Caro Marcello,
fra pochi giorni iniziano i mondiali di Calcio. Alla vigilia di ogni mondiale mando la moglie in vacanza alle Bahamas per un mese. Compro casse di birra e mi preparo a trepidare davanti alla TV con gli amici applicando la regola del rutto libero. Per la prima volta nella mia vita, mi ritrovo a vivere invece la vigilia dell’evento già ferito mortalmente nell’entusiasmo. Per la prima volta un CT non solo non convoca per i mondiali l’ossatura della squadra che ha vinto lo scudetto –questo anche per colpa della legione straniera assoldata dalla vincente Inter di Mourinho-; ma perché hai dato la chiara percezione di aver convocato non i migliori ma i più raccomandati! Come spiegare la convocazione degli Juventini protagonisti di un campionato assolutamente inguardabile ? Un Cannavaro che ormai non può più fare falli con le mani impegnate come sono a reggere le stampelle! Con un Camoranesi che ha visto il campionato solo dalla televisione di casa sua. Che dire poi della convocazione di Zambrotta a lunghi tratti messo in panchina dall’ottimo Leonardo e degnamente sostituito nel Milan dall’inesauribile Antonini. Gattuso poi che ci azzecca dopo non aver giocato per infortunio l’intera stagione. Perché poi hai ignorato un giocatore come Ambrosini che quest’anno da solo a centrocampo sembrava Hulk quando sulle sue spalle reggeva l’intero Milan. Visto che prediligi la muscolarità alla classe, avresti dovuto come minimo convocarlo. E’ che dire di Pazzini –bravo ci mancherebbe altro- ma convocato escludendo il giocatore che gli mette in bocca i goal. Si parlo dell’immenso Cassano! Come si permette una nazionale di estromettere non il suo migliore giocatore ma uno fra i 5 migliori giocatori al mondo! Cassano, insieme a Baggio e, soprattutto Rivera è stato il miglior giocatore del dopoguerra che l’Italia ha avuto. E’ come se Valcareggi e Fabbri avessero convocato Pierino Prati e non Gianni Rivera che gli pennellava sui piedi palloni da poggiare delicatamente nella rete avversaria! Si badi bene le difficoltà di Cassano sono state anche di Rivera e di Baggio. Valcareggi si era messo in testa che il mondiale del 70 poteva vincerlo senza Rivera. Una vera idiozia! Ma c’era di fronte il grande Brasile! Si giustifica così quell’umiliante sconfitta. La gente non ricorda bene ma nel 70 l’Italia in quella finale fino al 22’ del II tempo teneva botta al Brasile sull’1-1 prima di essere ferita mortalmente dalle serpentine di Jairzinho. Il superbo e splendido Rivera fu fatto entrare solo a 6 ‘ dalla fine a babbo ormai morto. L’ossatura dell’Italia era costruita sugli straordinari giocatori delle due squadre milanesi e cagliaritana che avevano dominato la scena nazionale ed internazionale negli anni 60. L’Italia era reduce dalla vittoria agli Europei. Insomma uno squadrone senza rivali. Riva non era poi tanto lontano da Pelè, Boninsegna valeva Jairzinho, Domenghini Tostao; mentre Gerson non valeva Mazzola e Rivelino non era nemmeno l’unghia di Rivera ! Per non parlare della ormai leggendaria difesa: Albertosi, Burnich, Cera, Rosato, Facchetti….assolutamente impenetrabile e capace anche di offendere. Maldini nel 1998 e Trapattoni nel 2002 invece sacrificarono il genio di Baggio sull’altare di chissà quale quadratura atletica, preferendo in verità il raccomandatissimo Pinturicchio (perché della Juve!)…si bravino ma molto lontano dal divin codino! Baggio, per intenderci, nel mondiale del 94 aveva tenuto a galla l’Italia di Sacchi con le sue ubriacanti serpentine facendole sfiorare la vittoria finale. Nulla da eccepire invece sulla squadra messa in campo nel’82 da Bearzot. Il ruvido e serio Enzo convocò veramente i migliori e li assortì così bene da battere 3-2 in una partita memorabile il miglior Brasile di sempre guidato da Tele Santana (fu quella la vera finale!). Insomma in Italia al genio calcistico è stata sempre resa la vita dura però il delitto che hai purtroppo già consumato è imperdonabile e non ha eguali. Il genio non si lascia languire e marcire a casa davanti ad un televisore! Noi guardiamo lo sport ed il calcio perché sappiamo che lì almeno vince il migliore. Il più bravo e capace trionfa. Siamo confidenti che un allenatore od un gruppo di giocatori faranno scelte ed imbastiranno strategie per cercare di vincere. Un nazionale di calcio che invece esclude a priori i migliori per motivazioni che non hanno nulla a che fare con lo “Sport”, finisce per diventare invece una triste metafora della vita di tutti i giorni. Una vita segnata dalla decadenza nella quale sempre più il bene è sopraffatto dal male, la mediocrità e l’ignoranza hanno in appannaggio il potere per reprimere la genialità e la bellezza; la prossimità al potente è credenziale più efficace dell’eccellenza e la competenza. Cara Nazionale e caro Marcello, se mi dovete intristire replicando nella metafora dello sport gli stessi meccanismi che nella vita reale mi procurano depressione, allora non meritate il mio sincero ed appassionato supporto. Vorrà dire che lo indirizzerò alle geniali squadre Sud-Americane che invece non si vergognano dei loro tanti grandi campioni e li mettono gioiosamente in campo o .. all’Inghilterra saldamente ed autorevolmente governata da un italiano d’acciaio nel quale abbiamo l’orgoglio di riconoscerci. Beh Devo lasciarti…il Taxi è arrivato. Mia moglie sta partendo per le vacanze!
Francesco Vespe
E no, credo che tu sia troppo ingeneroso verso che ci ha dato il piacere di un mondiale vinto con una squadra scelta con gli stessi criteri di oggi e tra le critiche massicce come oggi. Tu vuoi escludere i vari Cannavaro, Zambrotta Camoranesi (salvi Pirlo da buon milanista), ma quale squadra campione del mondo non ha convocato almeno 10 reduci del precedente trionfo? Ti risulta che sia mai accaduto? Ci fossero poi i campioni di una volta in circolazione potrei capirlo, ma tu da bravo milanista non fai che proporci Antonini e Ambrosini…Su Cassano potrei capirti, ma anche la nazionale è fatta di uomini con i loro limiti caratteriali, per cui delle due una: o Lippi o Cassano. Io francamente preferisco Lippi..
andiano piano con i paragoni!!!!!!
accostare Cassano a Baggio è una grande eresia!!!!! vogliamo paragonare la classe, il talento da vero campione quale è stato roby, la sua professionalità e serietà sempre e comunque, con un ragazzo che saprà anche giocare a pallone e sicuramente x quello che sta facendo meritava il mondiale ma che nel recente passato ha dato un immagine negativa al calcio italiano? sti paragoni sono inguardabili!!! fino adesso nessuno meglio di Baggio come giocatore italiano!!!!! fallo nascere adesso un rivera che mo solo alla Play- Station 3 avrebbe fatto carriera in un calcio che adesso ti obbliga a sviluppare moltissimo la parte atletica e il fisico, ho visto le partite di rivera: grande tecnica e inventiva ma corsa e fisicità sotto lo zero assoluto. Baggio ha dimostrato il suo valore anche nel calcio moderno profondamente cambiato rispetto al suo inizio di carriera
Ma questo Vespe si occupa di tutto:
politica, economia, sport, musica e spettacolo . . .
Sig. Vespe mi insegna a cucinare i bucatini all’amatriciana?