Sul sintetico del Casone i “cinghiali” della Murgia hanno superato l’Artas Brindisi con un netto 26-10.
Il primo tempo, come ormai pare consuetudine, parte con la squadra di casa in svantaggio di 0-3 dopo una punizione segnata dai brindisini. La Murgia non riesce a schierarsi in campo come si deve sin dal primo momento, con raggruppamenti confusi che non producono palloni puliti per i veloci ¾.
E’ la mischia ordinata l’arma in più di questo primo tempo; i padroni di casa, infatti, guadagnano 2 punizioni nell’arco di pochi minuti, entrambe trasformate da Disanto. Sul 6 a 3 la pressione dei murgiani si fa più intensa e gli avversari ripiegano su falli ripetuti, che indispettiscono l’ottimo Betto, costretto ad ammonire un giocatore ospite. In superiorità numerica, e da una punizione giocata rapidamente al largo, l’ovale passa dalle mani di tutti i ¾ sino ad arrivare all’ala Loiudice, che schiaccia all’angolino. Disanto trasforma da posizione impossibile (100% al piede e 16 punti finali per lui).
Neanche il tempo di godersi la meta che lo scaltro numero 14 ospite approfitta di uno sciagurato in-avanti del mediano Catanese per siglare il 13 a 8; 13 a 10 dopo la successiva trasformazione.
Brutto colpo per i cinghiali, che vanno al riposo un po’ scossi dalla meta subìta in malo modo. Mister Iacobellis effettua 3 cambi e rimescola un po’ gli animi; la grinta e il ritmo aumentano sensibilmente e la Murgia si schiera stabilmente a ridosso dei 22 avversari. Touche per gli uomini di casa che con una maul ben organizzata guadagnano ben 20 metri, ma non basta per superare la fatidica linea.
Troppi falli, sia da una parte che dall’altra, con l’arbitro costretto a spezzettare il gioco e ad ammonire un altro giocatore dell’Artas, oltre al murgiano Sergio. L’indisciplina degli ospiti consente a Disanto di piazzare altri due calci di punizione, così a pochi minuti dal termine il risultato è al sicuro sul 19 a 10.
L’occasione buona si presenta a 2 minuti dalla fine, con una touche in attacco per la Murgia. Palla su D’Agostino, secondo saltatore, poi cassaforte e si va in spinta: è lesto Bagiolini a staccarsi e a schiacciare in meta dopo aver rotto due placcaggi.
Il 26 a 10 finale è il giusto risultato per ciò che si è visto in campo: Murgia che ha avuto sempre il pallino del gioco ma che non ha saputo mettere a frutto il lavoro delle ultime settimane; l’Artas si è affidata quasi sempre al piede dei suoi mediani per allontanare la pressione e cercare di impensierire il triangolo allargato avversario. Questo il pensiero di mister Iacobellis a fine partita: “troppa confusione sui punti di incontro e ancora troppi falli concessi agli avversari. Dobbiamo migliorare la pulizia sui raggruppamenti per consentire ai ¾ di esprimersi al meglio. L’importante era tornare a vincere, considerati anche gli atleti infortunati o non in perfette condizioni.”
L’appuntamento è domenica 23 Novembre sempre al Casone contro la matricola San Severo Rugby Meridiana.