La Basilicata fra le prime regioni ad aver diminuito la mobilità interregionale
“Il Rapporto Ceis fotografa la situazione della sanità nelle regioni italiane inserendola nel coontesto demografico ed economico. Dalla analisi dei fattori economici e di efficienza la Basilicata appare come una regione virtuosa nel Sud Italia. Soprattutto se si considera che la riduzione delle Aziende sanitarie da 5 a 2, attualmente entrata nella fase operativa, porterà effetti positivi attraverso un’ulteriore razionalizzazione delle risorse e una maggiore efficienza degli investimenti”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, presentando il rapporto Ceis 2009.
“Dal rapporto emerge un quadro abbastanza positivo del sistema sanitario lucano. Ad esempio, la mobilità interregionale, pur vedendoci tra le regioni col saldo negativo, attesta la Basilicata tra le 3 che hanno diminuito maggiormente questa perdita econmica. Inoltre, una significativa percentuale del flusso in perdita ricade nelle regioni limitrofe, nei confronti delle quali la concorrenzialità della prestazione sanitaria lucana è già alta e, quindi, potenzialmente si può ragionevolmente pensare ad un trend in ulteriore diminuzione di tale flusso. Così come emerge che la Basilicata è fra le regioni che più di tutte hanno contratto i posti letto per acuti. Trend positivi si registrano anche sul fronte dell’assistenza domiciliare e sull’appropriatezza dei ricoveri. Particolarmente rilevante è il modello di gestione finanziaria che abbiamo organizzato. Un modello che ci consente di tenere sotto controllo la spesa con un feedback efficace. E’ evidente anche in questo rapporto – ha concluso Martorano – che il federalismo ci assegnerà ulteriori responsabilità non solo in termini di organizzazione, ma anche per quel che riguarda la reperibilità delle risorse. Dal nostro canto ci stiamo muovendo per costruire un modello sanitario efficiente e razionale”.
SANITA’, LA BASILICATA NEL RAPPORTO CEIS
Diminuisce la mobilità interregionale, migliorano i servizi ospedalieri
Analisi demografica
La Basilicata ha una popolazione di meno di 600000 abitanti. Il decremento è il secondo d’Italia e, pur se la percentuale di stranieri è tra le meno alte, rappresenta la regione in cui nel 2009 l’aumento percentuale di questi ultimi è al primo posto con oltre il 20%. Questa presenza “recente di stranieri” ne connota la peculiarità di non essere ancora motore di natalità (ed infatti l’età media degli stranieri in Basilicata è tra le più alte).
Vi è, quindi, un evidente trend di invecchiamento con velocità ben maggiore rispetto alla media nazionale, con conseguenze nell’immediato ma anche nelle strategie a medio e lungo termine che vanno adottate nel Piano Sanitario Regionale.
Il doppio fattore (emigrazione giovanile e ritorno degli anziani) comporta, nello stesso periodo in analisi, uno dei più alti incrementi relativi di anziani a carico dei familiari.
Mobilità Interregionale
La mobilità interregionale, pur vedendoci tra le regioni col saldo negativo, attesta la Basilicata tra le 3 che hanno diminuito maggiormente questa perdita economica. Inoltre, una significativa percentuale del flusso in perdita ricade nelle regioni limitrofe, nei confronti delle quali la concorrenzialità della prestazione sanitaria lucana è già alta e, quindi, potenzialmente si può ragionevolmente pensare ad un trend in ulteriore diminuzione di tale flusso, auspicabile datala perdita di oltre 31 milioni di euro l’anno.
Servizi ospedalieri
Posti letto acuti
Il valore di posti letto per mille abitanti è di 3.9 ma il dato interessante è che la Basilicata è la regione che più di tutte ha dato vita ad una contrazione percentuale (-5.1%) di questi posti letto nel biennio 2005-2007.
Posti letto degenza ordinaria
Anche in questo caso la Basilicata nel periodo 2005-2007 opera la più alta percentuale di contrazione di posti letto (-6.8%) a valle di un periodo complessivo che parte dal 2000 che porta tale contrazione percentuale oltre il 20%. Il numero di posti letto per degenza ordinaria ogni 1000 abitanti diventa di 3.3, tra i più bassi d’Italia.
Posti letto day hospital
Qui la Basilicata di assesta a 0.5 posti letto per 1000 abitanti e nonostante sua tra le 5 regioni con il più alto dato di questo tipo, il valore assoluto dello stesso rende l’idea della relativa incidenza sul sistema sanitario regionale nel suo complesso.
Posti letto day surgery
Il dato percentuale qui scende in valore assoluto allo 0.12 %, nella media nazionale o di poco inferiore, ma con dati assoluti davvero marginali.
Posti letto day a pagamento
Siamo di fronte a valori estremamente bassi, confermanti la pressoché inesistenza di strutture sanitarie private sul territorio.
Ricoveri
Riguardo i ricoveri, tra i numerosi dati che possono essere analizzati (totali per acuzie, peso medio per età, degenza media per età e moltissimi altri) 3 sono da sottolineare come significativi per il loro valore assoluto e per la significatività, essendo i restanti più o meno in linea coi valori medi nazionali.
• Il primo è il già citato dato del saldo negativo della mobilità interregionale che, con un numero di 10000 casi l’anno quasi, produce perdite per oltre 31 milioni di euro.
E’ il caso di ribadire che una significativa percentuale del flusso in perdita ricade nelle regioni limitrofe, nei confronti delle quali la concorrenzialità della prestazione sanitaria lucana è già alta e, quindi, potenzialmente si può ragionevolmente pensare a dati in miglioramento nel prossimo futuro.
• Il secondo è il dato dell’indicato di in appropriatezza dei ricoveri in acuzie per l’anno 2006 che pone la Basilicata in un lusinghiero 11simo posto nazionale, prima di tutte le regioni meridionali e precedendo regioni quali Lombardia, Lazio e P.A Bolzano.
• Il terzo riguarda lo stesso studio del caso precedente ma relativamente ai ricoveri acuti ordinari che vede la Basilicata ad una percentuale di tale dato negativo sotto la media nazionale (5.78% contro il 6.17% dell’Italia) e ben al di sotto delle regioni meridionali, la cui media è bel al di sopra dell’8%.
Riabilitazione ospedaliera
Costo medio per ricovero ordinario riabilitativo
Tra tutti i dati riguardo i ricoveri ordinari riabilitativi, per la Basilicata le percentuali sono in linea con quelli nazionali. Va forse fatto notare che il costo medio per ricovero è del 108% confrontato al nazionale.
Ambulatori di primo livello
I centri di salute mentale col bacino d’utenza più grande d’Italia sono in Basilicata, con oltre 118000 abitanti di media per ognuno dei 5 presenti sul territorio regionale.
La media nazionale si attesta attorno a 45000 abitanti.
Assistenza socio-assistenziale e sanitaria
Assistenza domiciliare
Tra i dati relativi all’assistenza socio-assistenziale e/o sanitaria, il primo che risalta riguardo la Basilicata è il tentativo recente (2005-2006) di recuperare sul piano dell’erogazione dei voucher e degli assegni di cura domiciliare con un più 8%.
Sul dato socio-assistenziale rispetto alla spesa di prestazioni totali domiciliari i comuni della Basilicata sono al primo posto il Italia con quasi il 90%.
SANITA’, PRESENTATO IL RAPPORTO CEIS 2009
Uno studio per mettere a fuoco i punti di forza e di debolezza dell’economia sanitaria
La VII Edizione del Rapporto Sanità del CEIS – Fondazione Economia Tor Vergata, Università di Roma Tor Vergata, è il risultato di una partnership con aziende e associazioni sensibili alla crescita delle competenze nell’ambito del sistema sanitario.
I partner dell’iniziativa condividono con il CEIS – Fondazione Economia Tor Vergata la necessità di fornire agli operatori del settore e ai politici, elementi scientifici a supporto delle decisioni. Oltre al mondo politico, il rapporto è indirizzato al management aziendale, che può trarne informazioni per migliorare il livello di programmazione e organizzazione, in una logica di empowerment ed anche ai cittadini e le loro associazioni. Il Rapporto, ideato, progettato e realizzato in italiano e inglese, raccoglie il lavoro svolto dai ricercatori del CEIS, Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata e di altri esperti e studiosi del settore.
Il Rapporto nasce dal lavoro sviluppato da anni nel campo dell’economia sanitaria, della valutazione economica dei progetti sanitari, dal management dell’Aziende Sanitarie Pubbliche e Private, ricerca che alimenta anche una intensa attività di formazione post laurea e di assistenza tecnico-scientifica a Istituzioni ed Enti Pubblici e Privati.
L’obiettivo è quello di gettare luce su alcuni aspetti critici che riguardano la condizione nel nostro Paese. Questa condizione si presenta infatti peculiare dal punto di vista della sua collocazione economica tra pubblico e privato, della situazione economica complessiva italiana e della articolazione territoriale e amministrativa in cui la domanda e l’offerta di sanità si inseriscono. Si tratta di un supporto scientifico alle scelte di politica sanitaria effettuate dalle istituzioni pubbliche e private, incentrandosi su tematiche cruciali per il disegno di attuazione del federalismo fiscale in un quadro di mantenimento di un adeguato livello di solidarietà all’interno del sistema di tutela pubblica.
Lo studio del Ceis intitolato “Sanità e sviluppo economico” si articola in 13 capitoli. Dopo un quadro di riferimento demografico e socio-economico, il rapporto affronta il tema del sistema di finanziamento della sanità per poi passare alla spesa sanitaria e alla performance del sistema sanitario. Capitoli a parte sono dedicati ai servizi ospedalieri, all’assistenza intermedia, ai servizi ambulatoriali specialistici, a quelli di primo livello, ai servizi domiciliari. Due capitoli affrontano, invece, il tema dell’assistenza farmaceutica e dell’accessibilità ai farmaci oncologici. Gli ultimi tre capitolo sono dedicati, infine, alle performance dei network di interesse generale, alla strategia dell’aggregazione della domanda, all’impatto del sistema sanitario sull’economia.