La magnifica cornice del Gran Palais non regala il tris d’oro in una sola giornata allo sport italiano: dopo i trionfi nel pomeriggio di Giovanni De Gennaro nella canoa e di Alice Bellandi nel judo, nella serata parigina il quartetto azzurro del fioretto femminile deve ‘accontentarsi’ dell’argento.
Troppo forti gli Usa, al primo successo a squadre, che anche nella finale, vinta 45-39, hanno dimostrato di essere in questo momento le migliori al mondo.
Del resto, già nella prova individuale le americane avevano centrato una doppietta storica con l’oro a Lee Kieffer e l’argento a Lauren Scruggs, mentre la migliore italiana era stata Alice Volpi, solo quarta. La spedizione a cinque cerchi del fioretto femminile italiano, partita con il chiaro obiettivo di centrare l’oro, si chiude quindi con solo questo argento, che solo in parte ripaga dalla cocente delusione della prova individuale.
Al termine dei nove assalti, davanti alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in tuta dell’Italia e con tifo costante (“è andata bene cosi’…”, le sue parole a chi la accompagnava in uscita dal Grand Palais), lacrime amare per Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo. Arrivate nella capitale francese come squadra numero uno del ranking mondiale, le azzurre non sono riuscite a riportare il fioretto italiano sul gradino più alto del podio a cinque cerchi: all’Italia l’oro a squadre manca dal 2012. Ma almeno è stato fatto un passo in alto rispetto al bronzo di Tokyo ed è stata scritta un’altra pagina della storia del fioretto femminile a squadre, consecutivamente sul podio olimpico da Seul 1988.
A proposito della potentina Palumbo, riserva del quartetto ma scelta dal ct Stefano Cerioni al posto di Martina Favaretto per la settima frazione della finalissima contro le americane, comunque una soddisfazione in più: quella di aver regalato alla Basilicata la prima, storica medaglia olimpica. E forse non a caso, sul podio, il suo è stato il sorriso più largo delle italiane.
l quartetto azzurro aveva cominciato bene l’avventura nella prova a squadre. Il 45 a 14 contro l’Egitto, avversario storicamente inferiore, era stato il miglior modo di far dimenticare le amarezze della prova individuale. Molto più complicata la semifinale con il Giappone, vinta 45-39. E poi la finale, con le americane che hanno imposto la loro forza fin dai primi assalti. Errigo, Volpi, Favaretto e Palumbo ci hanno provato in tutte le maniere ma questa volta, a differenza della spada femminile, per l’Italia il Gran Palais è diventato d’oro.
Il sindaco Vincenzo Telesca e l’assessore allo sport Gerardo Nardiello esprimono “gioia e orgoglio per la straordinaria performance della nostra concittadina Francesca Palumbo, che ha conquistato la medaglia d’argento nel fioretto alle Olimpiadi di Francia. Un traguardo che non solo celebra il talento e la determinazione di Francesca, ma rappresenta anche una vittoria per tutta la città di Potenza, che si conferma come una vera e propria ‘Città dello sport’.”.
Il sindaco Vincenzo Telesca ha dichiarato: “Siamo immensamente orgogliosi di Francesca Palumbo, un’atleta che ha saputo portare in alto il nome di Potenza nel mondo. La sua medaglia d’argento è un esempio di dedizione e passione, e ci ricorda che con impegno e sacrificio si possono raggiungere traguardi straordinari. Francesca è un modello per le nuove generazioni.”
L’assessore allo sport Gerardo Nardiello ha aggiunto: “La vittoria di Francesca è un momento storico per la nostra comunità. È un segno che Potenza è un terreno fertile per il talento sportivo e che le nostre politiche a sostegno dello sport stanno dando i loro frutti. Ci impegneremo a supportare sempre di più i nostri giovani atleti affinché possano seguire le orme di Francesca e raggiungere i loro sogni. D’altro canto Francesca è la nostra ambasciatrice della città dei giovani e non poteva dare esempio migliore”.
I due hanno più concluso: “Ci congratuliamo di cuore con Francesca Palumbo e la ringraziamo per aver reso orgogliosa la nostra città. Potenza continuerà a sostenere e promuovere lo sport e i giovani come fondamenta per la crescita e il benessere della comunità”.
L’assessora alle pari opportunità Angela Lavalle esprime la sua profonda soddisfazione per il brillante risultato ottenuto dalla concittadina Francesca Palumbo, che ha conquistato la medaglia d’argento nel fioretto alle Olimpiadi di Francia. Questo straordinario traguardo è motivo di grande orgoglio per tutta la comunità di Potenza.
Angela Lavalle ha dichiarato: “Condivido appieno le parole dell’assessore allo sport Gerardo Nardiello e del sindaco Vincenzo Telesca. La vittoria di Francesca Palumbo non è solo un successo personale, ma rappresenta un simbolo di eccellenza e di impegno per tutta la nostra città. Francesca è un esempio di come le donne possano raggiungere grandi risultati in ogni campo, incluso quello sportivo.”
Ha aggiunto: “Lavoreremo all’unisono per favorire la crescita dello sport in città, con un occhio attento alle pari opportunità. Come assessora con delega alle pari opportunità, mi impegnerò affinché ogni giovane, indipendentemente dal genere, possa avere le stesse possibilità di emergere e di realizzare i propri sogni. Il successo di Francesca ci ispira a continuare a promuovere l’uguaglianza e l’inclusione in tutte le nostre iniziative.”
Inoltre, Angela Lavalle ha sottolineato un aspetto particolarmente toccante del successo di Francesca Palumbo: “Per me, questo traguardo ha un valore ancora più speciale, considerate le nostre comuni origini di Palazzo San Gervasio. Vedere una figlia della nostra terra raggiungere tali vette mi riempie di un orgoglio indescrivibile. Francesca incarna i valori e la determinazione della nostra comunità, e il suo successo risuona profondamente nei cuori di tutti noi.”
In conclusone, l’assessora ha dichiarato: “Complimenti di cuore a Francesca Palumbo per lo straordinario successo, la ringraziamo per aver reso orgogliosa la nostra città. Potenza continuerà a sostenere e promuovere lo sport come valore fondamentale per la crescita e il benessere della comunità, garantendo pari opportunità per tutti”.