L’associazione tennistica Catene di Matera interviene sul dibattito in corso che riguarda gli impianti sportivi di via delle Nazioni Unite dedicati al tennis, impianti di proprietà comunale affidati in gestione al C.T. Matera. Di seguito la nota integrale.
Il dibattito coinvolge, pubblicamente e non, consiglieri comunali di varia estrazione politica, tecnici e dirigenti dell’Amministrazione, Associazioni sportive, amanti e praticanti di questo nobile sport iscritti o non iscritti che siano al circolo gestore. Giova infatti ricordare che, come da convenzione, tutti i cittadini di Matera possono liberamente frequentare e utilizzare detti impianti secondo condizioni e modalità che non sono nel libero arbitrio di alcuno ma ben fissate nella convenzione stessa.
Sembra che ora il dibattito sia giunto ad un punto cruciale grazie anche all’azione della Associazione tennistica “Catene” – di recente costituzione – affiliata al Centro Nazionale Sportivo “Libertas” – Ente autonomo di promozione e diffusione sportiva culturale turistica e ricreativa presente su tutto il territorio nazionale.
L’Associazione “Catene” è a carattere del tutto amatoriale ed intorno alla comune passione per il tennis coltiva ed intende sviluppare una serie di altre attività culturali e ricreative che coinvolgono famiglie e amici degli Associati.
Ciò premesso, e considerato che alcuni mesi or sono la Libertas ha segnalato alla Amministrazione comunale la grave situazione strutturale in cui versa l’impianto sportivo di via delle Nazioni Unite, ci inseriamo nel dibattito (che verte per l’appunto sulla inagibilità del fabbricato adibito a spogliatoio, docce ed altro, nonché sulla conformità alle norme vigenti degli impianti elettrici e idrico sanitari), semplicemente per plaudire alla assunzione di responsabilità con la quale il Comune di Matera, per il tramite dei suoi tecnici e della sua dirigente allo sport, ha voluto applicare la legge e chiudere gli spogliatoi a tutela della incolumità non solo di un ristretto numero di iscritti al C.T. Matera, ma dell’intera collettività materana essendo i campi da tennis utilizzabili da un platea indifferenziata di cittadini.
Su questo tema registriamo, stando alle dichiarazioni ufficiali, la convergenza sulle nostre posizioni del gestore pro tempore il quale sostiene di avere già nel 2008/2009 segnalato alla Amministrazione comunale le carenze strutturali che sono all’origine della ordinanza di chiusura del solo fabbricato, riversando in tal modo sulla stessa Amministrazione ed in via esclusiva ogni responsabilità.
A nostro avviso, tuttavia, poiché gli impianti elettrici non sono a norma e ciò riguarderebbe anche i campi di gioco, l’ordinanza di chiusura dovrebbe essere estesa all’intero complesso. Diversamente, resterebbero in piedi tutte le responsabilità del caso, che non sono solo pubbliche ma anche di chi è affidatario della gestione.
Quel che noi oggi auspichiamo è che tutta la problematica inerente la struttura dei campi da tennis venga affrontata nella sua interezza, anche se ciò dovesse comportarne la chiusura totale per un certo periodo, ovviamente il più breve possibile, come è avvenuto per la piscina comunale e per il campo scuola. Ulteriori ritardi non sono più comprensibili se non presupponendo l’esistenza di diversi e particolari motivi che impediscono alla Amministrazione di procedere nella direzione indicata.Nel frattempo chiediamo che si predisponga finalmente il bando per l’affidamento, anche a titolo oneroso, di una struttura rinnovata e messa a norma. Gli iscritti alla Associazione “Catene” ritengono infatti che in un momento così difficile e delicato per l’economia nazionale e materana in particolare, non sia pensabile proseguire nello sperpero di denaro pubblico finanziando con 24 mila euro all’anno una struttura che potrebbe tranquillamente essere gestita in assoluta autonomia, stante il consistente attivo, quantificabile in diverse decine di migliaia di euro, presentato dal gestore nell’ultima assemblea convocata per l’approvazione del bilancio 2012.
Ott 05
Vai con il fangoooo…..
L’associazione de cheee? Tennistica? ah ah ah ah
“RIDI PAGLIACCIO” (opera lirica di Ruggero Leoncavallo) e ricordati che il proverbio dice: Ride bene chi ride ultimo! Tu, ACAB, nel tuo delirio, parli di “macchina del fango” dimostrando di non aver letto, o meglio, di non aver capito, il testo del comunicato stampa di cui riprendo qualche passaggio che a te e ai tuoi amici può essere sfuggito.
…” la Libertas ha segnalato alla Amministrazione comunale la grave situazione strutturale in cui versa l’impianto sportivo di via delle Nazioni Unite, … inagibilità del fabbricato adibito a spogliatoio, docce ed altro, nonché la non conformità alle norme vigenti degli impianti elettrici e idrico sanitari. …. Su questo tema registriamo, stando alle dichiarazioni ufficiali, la convergenza sulle nostre posizioni del gestore pro tempore il quale sostiene di avere già nel 2008/2009 segnalato alla Amministrazione comunale le carenze strutturali che sono all’origine della ordinanza di chiusura del solo fabbricato, riversando in tal modo sulla stessa Amministrazione ed in via esclusiva ogni responsabilità”. Commento: come vedi l’attuale dirigenza già sapeva lo stato in cui versava la struttura tanto da chiedere al Comune di porre rimedio e i soci nulla sapevano di questo rischio che correvano frequentando i locali adibiti a spogliatoio e i campi della struttura coperta e di ciò mai è stato fatto cenno nelle varie assemblee. “Il socio non deve sapere!!!” Allora, ACAB, di chi è la colpa? Della Libertas che con la sua denuncia ha sollevato il coperchio o del gestore che si vantava di avere un attivo di bilancio di 50.000 euro e che non ha mai utilizzato un solo euro per salvaguardare l’incolumità del socio? E pensare che nella struttura coperta si organizzano ancora i corsi che vengono frequentati da numerosi bambini con il rischio che qualcuno rimanga fulminato!! Questo non è terrorismo, questa si chiama PREVENZIONE!!! Tu la chiami “macchina del fango”? Siete un manipolo di bugiardi a cominciare dal Presidente che, spavaldamente, ha dichiarato ai giornali due settimane fa, che la chiusura degli spogliatoi non aveva cambiato le abitudini dei soci che continuavano a giocare regolarmente…(i campi sono desolatamente vuoti!) e che “in questa settimana sarebbero stati riaperti”… ne sono già passate due di settimane e non è successo niente! E che dire del “complotto contro il Presidente” ordito da uno sparuto gruppo di soci fuoriusciti che stanno organizzando tutto questo? Veramente un bel film da fare invidia ai migliori registi di film di fantascienza! Complimenti!
Peccato…era un bel circolo!
Sono il papà di uno dei bambini che frequenta il corso di tennis e leggendo dei pericoli che ci sono nel frequentare i campi coperti ho deciso di fargli cambiare sport fino a quando non avranno messo a norma la struttura.
Michele fa bene a tutelare l’incolumità di suo figlio, però io le chiedo l’impianto elettrico dell’ edificio scolastico in cui frequenta suo figlio è a norma? Sono rispettate tutte le norme di sicurezza? Esiste un documento di valutazione dei rischi? Esiste un piano di emergenza? I bambini sono a conoscenza delle vie di fuga e delle norme di comportamento in caso di emergenza? Eppure suo figlio a scuola ci va tutti i giorni ! Pertanto se lo tenga in casa sotto una campana di vetro così starà più tranquillo!
Achab è il protagonista di un famoso romanzo di Herman Melville. Indovina che fine ha fatto?
Ahhhhh catene ? State facendo di tutto per chiudere il circolo, un manipolo di persone avete detto bene “amatoriali” che con il tennis non condividete nulla se non qualche ora a settimana calpestando in maniera maldestra quei tanto vituperati campi di gioco appartenenti alla collettività e che invece state con un’azione al quanto chiara mettendo in discussione il loro utilizzo, inventandovi una storia che non sta ne in cielo e ne in terra, della non agibilità. Se così fosse bisogna che il comune passasse al setaccio tutte le strutture pubbliche della città con indagini simili perizie e controperizie, inanellando una guerra senza frontiera e senza soluzione. Soprattutto in questo periodo in cui le risorse pubbliche sono limitate chiedete di adeguare le strutture cosa inaudita, in quanto non esiste una reale carenza di impianto e di struttura. Il tennis a matera e’ più economico di molte altre realtà cittadine e di almeno 3 volte meno, non oso immaginare cosa accadrebbe a matera se questa gestione attenta a mantenere la struttura usufruibile a tutti, diventasse un club di soci esclusivo, sarebbe la morte di uno sport che in altre parti e’ esclusivo e che grazie all’attuale gestione e’ popolare!!
scusa misterics,
ma “se questa gestione è così attenta a mantenere la struttura usufruibile a tutti,…” perché, pur essendo una associazione senza fini di lucro, e avendo obbligo (almeno morale) di avere un bilancio resa zero (cioè: spendo per i soci e per la collettività tutto quello che mi entra dal comune – 24000 euro\anno – e introiti da soci e prenotazioni – da fitto annuo della struttura a s o c i e t à p r i v a t e per corsi p r i v a t i di tennis), alla fine dichiara un utile di bilancio di circa 5 0 0 0 0 E U R O … non sarebbe stato meglio utilizzare questo UTILE invece di renderlo inUTILE
Proprio cosi associazione tennistica, infatti abbiamo pure le polo.
La storia è sempre la stessa: quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba!
Con il mazzo di ‘carte’ come simbolo al posto della racchetta! Ahhhh
“RIDI PAGLIACCIO” (sempre di Leoncavallo)…
…..a me però piacciono le liquirizie,
anche se le polo hanno un buco al centro.. questo mi ricorda qualcosa, non ricordo cosa…
Cari “incatenati” (dall’invidia), vista la “grave situazione strutturale” dell’impianto tennistico… Perché prima e tuttora vi accedete, vi giocate e vi intrattenete in quegli spazi cosiddetti “pericolosi”?… Come al vostro solito siete i numeri 1 ad auto-smentirvi in maniera ridicola. E’ fin troppo chiaro che le vostre azioni sono volte a meschini fini personali e non nell’interesse dell’intera Collettività.
Certo che state rosicando di brutto! E come al solito non affrontate le questioni! Meno male che c’è chi si legge le carte! Prevedo un futuro non troppo roseo per voi. Ci vediamo quando esce il bando.
gentile scatenato (dall’altruismo)
la parte considerata inagibile (spogliatoi ndr) è al momento inagibile, credo per tutti, per cui nessuno può intrattenervisi, e comunque…
non capisco quale possa essere il fine meschino e personale (credo che siano ben altre figure professionali-professionistiche ad avere interessi non meschini, ma molto personali-economici, a cui fa comodo avere strutture pubbliche agibiliaprescidere purché ci si possa far soldi privati)
E’ possibile che non si capisca che il fine è soprattutto quello di cercare di stimolare l’Amministrazione Comunale a fare finalmente un bando PUBBLICO onesto a cui tutti possano liberamente partecipare proponendo la migliore offerta per la COLLETTIVITA’, limitando o meglio inibendo l’utilizzo di strutture pubbliche a fini privati con appoggio di (pseudo)politici compiacenti (vedi quello che succede in TUTTI gli impianti sportivi pubblici della nostra città). Forse questo sì che è un obiettivo utopistico in questa città che ormai ha utilizzato il criterio della spartizione politica anche per i nostri condomini, ma almeno possiamo dire che ci abbiamo provato….oppure secondo te è meglio continuare con una gestione, da tempo in prorogazio…condotta da una persona che con il tennis e soprattutto con l’amore per la collettività è lontano anni luce e che è riuscita a far litigare persone amiche da trent’anni ?????
senza invidia e senza rancore ma con spirito costruttivo
miki
Ho difficoltà a cogliere lo spirito costruttivo, sopratutto sotto l’aspetto privatistico-professionalistico o collettivistico-altruistico.
….ribadisco, mha…
Come in tutte le diatribe tra i due litiganti il terzo gode! Ma non chiedetemi chi è….non velo dirò mai! Ma c’è vi garantisco che c’è!!