Con la gara a squadre veterani ai Campionati Italiani di Porto Santo Stefano, in provincia di Grosseto di sabato 16 giugno è calato il sipario sulla stagione agonistica 2017-2018 della A.S.D. Tennistavolo Pegasus. Si è chiusa infatti definitivamente un’annata di emozioni, sacrificio e impegno costante che neppure nell’ultimo appuntamento sono venute a mancare.
Unica formazione lucana in gara, la Pegasus, con il duo composto da Claudio Motolese e Giuseppe Fasano, è stata subito superata dalla forte compagine di Montichiari capitanata da Claudio Maccabiani, numero 435 dell’attuale ranking. Il 3-0 in favore della formazione lombarda non deve però trarre in inganno: gli uomini in rosso non hanno infatti assolutamente sfigurato, mettendo in mostra il meglio del loro repertorio assieme al giusto spirito battagliero dalla prima all’ultima pallina giocata. E’ stato proprio Motolese il più vicino al bersaglio grosso, perdendo per 3 set a 2 e sprecando alcuni match point nei confronti dello stesso Maccabiani.
Ai due portacolori materani va quindi un grosso ringraziamento per la splendida annata vissuta e per le emozioni regalate tra mille appuntamenti diversi, con l’augurio di riattaccare presto la spina per preparare al meglio il nuovo cammino da settembre in poi.
Lo staff della Pegasus rimasto a Matera, dal canto suo, è stato impegnato nell’ennesima attività di promozione del tennistavolo come disciplina a tutto tondo: su iniziativa del Delegato CIP (Comitato Italiano Paralimpico) per la Provincia di Matera, Gabriella Savino, è stato infatti organizzato il 14 giugno scorso il primo Open Day riservato all’abbattimento delle barriere fisiche e psichiche. Sono stati coinvolti nell’evento i ragazzi dell’Associazione Genitori H24 di Matera, Associazione Persone Down, assistiti INAIL disabili del lavoro e utenti dell’AIAS di Matera
Grazie al lavoro di Angelo D’Ercole, tecnico federale FITET, Franco De Leo, insegnante di scienze motorie e pongista di lunga data, nonché Pietro Giura Longo, tecnico di tennistavolo FISDIR, i futuri aspiranti pongisti hanno potuto sperimentare le più svariate attività connesse al tennistavolo, dall’esercizio fisico di base all’avviamento al gioco vero e proprio. Tutti i partecipanti hanno espresso grande interesse e soddisfazione per quanto svolto, oltre che grande emozione e divertimento. Perché quando il connubio è “ping pong + disabilità”, le barriere non esistono davvero: il tennistavolo è uno sport di tutti e per tutti.
Giu 18