Aveva già doppiato il mitico Capo Horn, uno dei punti più a sud dell’America Meridionale, sogno proibito per tanti naviganti, compiendo da solitario condottiero e con una piccola barca a vela di appena ventisei piedi (sette metri). Una vera e propria impresa senza precedenti compiuta dal giovane skipper pisticcese Rocco Sisto, anche in considerazione delle forti e gelide correnti che muovono violente ed improvvise ondate, a volte anomale, che sfiorano i 47 nodi, in quello che è considerato il cimitero delle navi e punto d’incontro tra il Pacifico e l’Atlantico. Doppiare Capo Horn, negli ambienti dei velisti, corrisponde all’equivalente della scalata dell’Everest per gli alpinisti. Farlo, poi, da solo e con una barca di dimensioni ridotte assume un significato ancora più particolare. Il sogno si era avverato. “Ancora una volta -scriveva Sisto nel suo diario di bordo- il mare mi ha insegnato qualcosa ed un senso di profondo appagamento cominciava a permearmi e ciò non era dovuto solo alla soddisfazione di avercela fatta”. Oggi, mari ed oceani non hanno più segreti per lui. Li ha solcati tutti a bordo delle sue imbarcazioni negli ultimi anni, vere e proprie imprese da tramandare ai posteri. Novello Ulisse è sempre alla ricerca di nuove dimensioni ed altre mete per soddisfare la sua sete di conoscere ed esplorare gli angoli più remoti della terra. In precedenza era anche riuscito a trasferire da Palermo a Montecarlo l’ultima nave di Adolf Hitler. Ora Sisto ha superato sé stesso e la storia, conseguendo forse l’impresa più sensazionale, poiché si è avverato il suo sogno più grande, quello di essere entrato nella prestigiosa rosa degli Skipper della “Clipper Round World Race”, una tra le regate più famose del mondo, e comunque la più importante per le barche monotipo, dal momento che si parte tutti con la stessa imbarcazione, le stesse vele, la stessa attrezzatura. E solo chi taglia il traguardo per primo è veramente considerato il più forte, quello che meglio di tutti è riuscito a sfruttare a proprio vantaggio la barca, gli uomini, la situazione meteorologica, il vento, il mare, le correnti. Per pervenire a questo importante risultato, Sisto ha superato brillantemente rigide selezioni articolate in quattro gruppi da 1200 concorrenti circa, e quindi una prima scrematura per titoli, ed inoltre questionari e test, fino a rimanere in 169 aspiranti (poco più di 40 per gruppo). E quindi una nuova selezione in mare tra Gosport e Portsmouth in Inghilterra, che ha ulteriormente ridotto il numero dei concorrenti in quaranta unità. Selezione definitiva, infine, per una rosa complessiva di trentadue nuovi skipper che si aggiungono ai sedici già in forza, 48 skipper per 12 barche, standard più alti del mondo, con Clipper 70, barche da regata transoceanica di 76 piedi (23 metri), disegnate da Tony Castro, dotate di un equipaggio composto da dodici persone che possono raggiungere i trenta nodi di velocità. La regata prevede il giro del mondo in otto tappe, quindici regate in tredici Paesi per un totale di circa 40 mila miglia nautiche: Inghilterra – Sud America, Sud America – Cape Town Sud Africa, Cape Town – Australia Ovest, Australia Ovest – Tasmania – Australia Est, Australia Est – Singapore – Qingdao Cina, Qingdao – Costa Ovest USA, Costa Ovest USA – Panama – Cozumel – New York.
Giuseppe Coniglio