Con la tappa Metaponto-Taranto-Castellaneta si è concluso il Raid della Magna Grecia, promossa dall’Assonautica Basilicata e realizzata dai circoli velici dell’arco ionico appulo-lucano compreso tra Novasiri e Taranto.
Una originale formula di campeggio nautico e regate amatoriali che appaga soprattutto la voglia intima, anche al di là dell’agonismo sportivo, di sentirsi liberi di andare per mare come gli antichi navigatori, pur veleggiando con mezzi alla portata di tutti e con lo spirito del campeggiatore spartano e nomade.
L’apprezzamento nei confronti di questo modo di vivere il mare è dimostrato dal fatto che la manifestazione è giunta alla dodicesima edizione e gli equipaggi partecipanti sono sempre più numerosi.
Gli equipaggi sono stati accolti il giorno precedente la partenza dai rappresentanti delle amministrazioni locali presso il porto degli Argonauti
Quella di quest’anno in particolare ha visto partecipare molti equipaggi provenienti anche da fuori zona attratti da questa magica formula raid, ed è stata un’edizione condizionata dal forte vento che ha spirato in questi giorni. Vento del nord, vento di “tramontana”, per gli addetti ai lavori, che soffia forte e a raffiche che hanno superato anche i trenta nodi di intensità durante un groppo temporalesco abbattutosi sui regatanti.
I tre giorni di raid hanno dunque messo a dura prova i partecipanti che sono arrivati al traguardo finale.
Decine di spettacolari scuffie (capovolgimenti) sia di barche che di catamarani hanno caratterizzato l’edizione di quest’anno, che non hanno comunque comportato danni rilevanti sia alle persone che alle imbarcazioni.
In particolare durante il secondo giorno di regata a causa un groppo temporalesco i mezzi di assistenza su indicazione del comitato di regata hanno fatto “spiaggiare” tutti gli equipaggi, cosa resa facilmente possibile grazie alle spiagge sabbiose caratteristiche della nostra costa, che dunque ben si presta a questo tipo di regate costiere.
Non tutti gli equipaggi sono riusciti a terminare la regata, ma tutti erano presenti alla premiazione finale contenti e soddisfatti per una tre giorni memorabile fatta di sole, mare, vento e vela, il fantastico gioco di imbrigliare il vento con le mani; fatta inoltre di serate in compagnia a discutere delle avventure vissute, delle tattiche e strategie di regata utilizzate, ma anche di momenti di animazione culturale. A Policoro, infatti il regatante dott. Giuseppe Bianco, astrofilo e dirigente del Centro di Geodesia Spaziale di Matera, ha saputo intrattenere gli equipaggi illustrando numerosi aspetti della volta celeste con l’ausilio di un potentissimo puntatore laser.
A Metaponto i volontari del gruppo tutela ambiente della Lega Navale Italiana hanno illustrato ai regatanti l’importanza della duna sabbiosa e delle specie vegetazionali che la caratterizzano, animando un interessantissimo dibattito,
Sport, turismo e cultura, questi dunque gli ingredienti del Raid della Magna Grecia che ambisce a divenire un evento classico dell’offerta turistica appulo-lucana.
L’ambito trofeo Raid è stato conquistato per la seconda volta consecutiva dall’equipaggio proveniente da Barletta composto dai fratelli Paolillo che regatavano con un velocissimo catamarano classe Tornado.
Tra le derive si è invece imposto l’imbattibile equipaggio che vedeva al timone l’inossidabile Sodo con a prua il forte prodiere Pignatelli, seguito dal giovanissimo e promettente equipaggio Vacca-Mastrangelo targato Lega Navale Matera-Castellaneta
I regatanti sono stati premiati dall’assessore al turismo del Comune di Castellaneta Giuseppe Angelillo. Prima di lasciare il campo base della Lega Navale Italiana inoltre gli equipaggi sono stati salutati dal Vicesindaco del Comune di Castellaneta ed assessore allo sport Alfredo Cellamare.
Visto il successo della manifestazione, seppur ardua e complessa, da domani già si penserà all’edizione del 2013.