L’ala Antrops commenta così la sofferta vittoria casalinga ottenuta nella prima gara ufficiale contro la matricola Formia: “La partita non era per niente bella e non mi sono divertito nemmeno io. Abbiamo fatto fatica a giocare insieme. Formia non è una squadra facile, è poco organizzata, corrono tanto, possono tirare tutti. Qui si può inciampare e bisogna stare attenti. Contro le squadre buone è sempre più facile giocare perche sono più organizzate, contro squadre come Formia dobbiamo stare molto attenti. Per fortuna abbiamo portato a casa i due punti. Contro una difesa caotica era difficile giocare. Non giocavano sull’uomo ma sulla linea di passaggio che ti mette in difficoltà perchè ti fa giocare in modo diverso rispetto a come ti sei preparato.
A che punto è questa Olimpia? “Sicuramente deve ancora crescere fisicamente ma sopratutto tecnicamente e tatticamente. Rispetto agli allenamenti in partita abbiamo fatto fatica a trovarci uno con l’altro. Sicuramente in allenamento ci troviamo molto meglio, qui quando c’è un avversario bisogna stare molto più attenti, per fortuna portiamo due punti a casa”.
Coach Origlio rivive il film della prima uscita ufficiale. “Sapevamo che dovevamo rompere il ghiaccio. Lo scenario era nuovo per tutti, anche per i vecchietti dell’anno scorso. Sappiamo che siamo in fase embrionale, contava vincere nella prima partita della stagione. Nel precampionato avevamo fatto solo amichevoli non ufficiali e non era facile prendere il ritmo con il gioco, con la confidenza, con i falli, con la rotazione giusta della panchina ma sono contento perchè dovevamo cominciare con il piede giusto, due punti in classifica, dovevamo essere pragmatici, lo siamo stati soffrendo, per carità e questo ci servirà per il futuro”.
Una vittoria importante sul piano caratteriale, squadra che ha giocato più di spada che di fioretto, nei primi due quarti troppe palle perse, cosa è successo? “Il merito va ai nostri avversari che sono riusciti a imbrigliarci un po’ nell’attacco. La partita non ha mai preso un ritmo che noi volevamo e c’è stato un ritmo molto controllato, causa da molta zona fatta dai nostri avversari, siamo stati costretti a giocare sempre sui 14 metri del campo, nella loro metacampo difensiva, non abbiamo potuto avere il ritmo molto alto che noi vogliamo e questo ci ha impedito di correre e di avere soluzioni diverse. Le palle perse ci stanno perchè fa parte dell’emozione, della bravura dei nostri avversari ma ci sono anche i nostri nove recuperi che bilanciano la cattiva e la buona sorte, come sono buoni i 13 rimbalzi in attacco che ci hanno dato ulteriori possessi per giocare ancora in attacco. I numeri sono importanti ma vanno valutati in una certa ottica, c’è sicuramente da migliorare e da lavorare ma lo sapevamo prima della palla a due ma siamo contenti perchè vincere è cominciare con il piede giusto in un un anno nuovo, siamo in un palazzetto e abbiamo bisogno del sostegno di tutti per avere un po’ di confidenza in più tutti. Quando giochi la prima partita conta più vincere che il bel gioco. Per migliorare i nostri meccanismi difensivi avremo tempo ed è normale che dobbiamo lavorare. Ci prendiamo questi primi due punti anche non siamo mai andati in affanno se non nel primo quarto come scarto e l’abbiamo sempre controllata. Poi abbiamo avuto l’ultimo break che ci ha fatto gestire non dico in serenità il finale ma con molta più attenzione, evitando qualche sbavatura in più. Bravi i ragazzi a rimanere sempre dentro la partita, questo va riconosciuto, perchè in questi momenti non è assolutamente tenere concentrazione ed equilibro per le scelte finali”.
Michele Capolupo
Nella foto Antrops (foto www.SassiLive.it)