La bella vittoria di Rende contro Reggio Calabria (88-77) ha ufficialmente chiuso il precampionato della Bawer. Da sabato prossimo si fa sul serio con la trasferta inaugurale di Piacenza, verso la quale l’ultimo test disputato rappresenta sicuramente una fondamentale iniezione di fiducia e morale. Eppure il primo quarto, perso 24-13, non era stato dei migliori. “L’inizio è stato un po’ pesante anche a causa di un viaggio in pullman che ci ha resi scarichi e deconcentrati – conferma Daniele Bonessio – ma è bastato un timeout del coach per sistemare la situazione, tanto da fargli sottolineare già nell’intervallo la bella reazione mostrata”. Un deciso passo in avanti rispetto all’altalenante esito della due giorni di Agropoli di sette giorni prima. “Durante la settimana abbiamo messo a posto soprattutto la difesa – riprende l’ala romana – facendo più attenzione, ma soprattutto aumentando la nostra aggressività. Abbiamo smaltito meglio i carichi di lavoro, riuscendo a correre e giocare in velocità, quella che deve essere la nostra arma per tutta la stagione”. E per la quale, in effetti, non si può fare a meno della migliore forma fisica possibile, che sia funzionale al sistema di gioco prediletto di Giampaolo Di Lorenzo. Archiviato l’ultimo test, si entra ora nella settimana “tipo”, quella del canonico avvicinamento alla partita, in vista di un esordio per il quale il 26enne ex Jesi definisce tutto il roster “carico a palla”. E Bonessio è stimolato ulteriormente dalla voglia di completare – nel pieno della carriera – il definitivo processo di maturazione : “Fatta eccezione per l’ottima ultima stagione, c’è la forte motivazione di fare il salto di qualità – spiega il giocatore di scuola Eurobasket- e prendermi qualche piccola sana rivincita”. E per farlo Daniele ha scelto Matera, rifiutando offerte prestigiose e ricambiando la fiducia di un tecnico ed una società che – scegliendolo per primo – ne hanno fatto il vero centro del rinnovatissimo progetto biancazzurro. Bonessio davvero non vede l’ora di iniziare, né lo spaventa una squadra molto giovane e tanto simile alla sua Casalpusterlengo dello scorso anno arresasi solo in gara 5 di finale, e sulla quale, al contrario, ha scommesso fin da subito: “Non avevo dubbi inizialmente sull’immediata nascita di un gruppo fuori dal campo composto tutto da bravi ragazzi – conferma “Bonny”- Sul parquet ci vuole invece più tempo, specie per un organico tutto nuovo, la costruzione della squadra, è fondamentale, ma c’è grande predisposizione al lavoro da parte anche dei più giovani ed i miglioramenti si notano a vista d’occhio”. Ma nonostante la stagione ufficiale sia ormai alle porte, per Bonessio anche l’esordio di Piacenza rappresenterà ancora un rodaggio. “E magari a qualcuno i primi due quarti potrebbero servire per prendere contatto con questo campionato, come a Josh e Jordan per approcciare meglio alla carriera europea, alla quale si stanno già abituando“. E’ chiaro, allora, che toccherà ai più esperti indicare la strada da seguire, e già in passato, nonostante l’età ancora giovane, sono emerse le spiccate qualità morali ed umane del numero 17 materano, divenuto il capitano naturale della Bawer: “ Io, e Cacio abbiamo già affrontato questo tipo di partite ed in quest’ottica anche il recupero di Valerio (Circosta ndr) è fondamentale. L’ha già dimostrato anche nell’amichevole con Reggio e se la sua autonomia dovesse crescere ancora per la partita di sabato, sarebbe un grande beneficio. E’ un giocatore d’esperienza, che alleggerirebbe sicuramente la pressione difensiva sui nostri portatori di palla”. Conquistato dal fascino di una città che aveva già più volte visitato da avversario, il capitano biancazzurro ha solo un piccolo rammarico, per il quale è però già pronta la soluzione: “ Mi sarebbe piaciuta un’altra amichevole in casa, per prendere confidenza e familiarità col pubblico prima che iniziasse il campionato. Ma sono convinto che
deve partire tutta da noi e riuscendo a dimostrare impegno ed attaccamento alla maglia, trasmetteremo entusiasmo anche al pubblico, che ci sarà d’aiuto soprattutto nelle difficoltà che sicuramente incontreremo durante alcuni frangenti”. Servirà anche in partita la “grande disponibilità all’allenamento mostrata in settimana”, tanto che il preparatore Tonio Pietracito ha definito questo gruppo come “il migliore quanto ad attitudine al lavoro”.
LA SCHEDA- Chi è Daniele Bonessio: maglia n. 17; classe 1988; altezza 200 centimetri; ruolo Ala piccola. Detto “Lele”, è un’ala piccola di Roma, ha 26 anni e 2 metri di altezza. Ha tirato i primi canestri nell’Eurobasket della capitale, per poi completare le giovanili nella Virtus della stessa città. Ha disputato tutti gli europei giovanili in Nazionale, e le Universiadi nel 2009, giocando in Lega due a Imola, Jesi e Barcellona, oltre che nella vecchia B1 a Ostuni e Bari, e infine a Casalpusterlengo nello scorso campionato, in Silver.