Basket, DnA, 33^ giornata
Bawer Matera-Torino 83-66
parziali del match: 15-14; 39-35; 61-52
Bawer Matera: Aprea 5, Cantagalli 13, Lagioia 14, Martone 2, Tardito 2; Grappasonni 17, Pilotti 9, Centrone n.e., Vico 20, Castoro. All. Ponticiello
Torino: Parente 5, Tassinari 21, Conti 2, Fontecchio 6, Portannese 12; Masper 12, Defant 5, Giusto 3, Cavallero n.e., Giadini n.e.. All. Faina
Arbitri: Rudellat di Nuoro e Attard di Priolo Gargallo (Sr)
Tiri liberi Matera 12/17 Torino 21/31.
Tiri da tre: Matera 10/17 Torino 5/14.
Tiri da due: Matera 20/36 Torino 15/34
Usciti per cinque falli: Fontecchio.
Spettatori: 1000 circa, con sei tifosi del Torino.
Note: le prime due azioni della partita non sono state giocate per una forma di protesta promossa dalla LNP contro la decisione della Fip di avviare una nuova riforma dei campionati.
Cantagalli per la Bawer e Parente per il Torino palleggiano in avvio di gara per 24 secondi rinunciando così a due azioni offensive. Le società di basket non condividono la divisione del futuro secondo campionato in Gold e Silver che di fatto conserverebbe due distinti campionati determinando nuovamente un grande numero di retrocessioni e la ingiustificata dequalificazione da nazionale a interregionale di DNC con un irragionevole allargamento a 12 gironi con uguali costi di gestione.
Sul piano sportivo la sfida ha segnato finalmente il riscatto della squadra guidata da Ponticiello contro un avversario sicuramente favorito per la qualità degli atleti a disposizione. Se avesse giocato con la stessa grinta almeno la metà delle altre gare disputate probabilmente la Bawer Matera non sarebbe in una precaria posizione di classifica ma lotterebbe per qualcosa in più di una semplice salvezza. Il problema è che non tutti hanno seguito l’esempio del capitano Grappasonni, punto di riferimento in campo e nello spogliatoio materano. Se Vico è tornato il giocatore che fa la differenza con 20 punti a partita, al capitano Grappasonni avrà fatto piacere uscire dal campo tra l’ovazione del pubblico materano. Buono anche il contributo di Lagioia (14) e Cantagalli (13) mentre Pilotti è passato dai 36 di Siena ai 9 punti contro Torino. Sicuramente al PalaSassi l’avversario era decisamente più forte ma è chiaro che il miglior Pilotti, se fosse stato meno discontinuo, avrebbe certamente garantito quel salto di qualità invocato per conquistare i play-off.
Quella contro Torino era l’ultima gara casalinga di regular season per la stagione in corso e l’allenatore della Bawer Ciccio Ponticiello era stato molto chiaro alla vigilia. Aveva chiesto ai ragazzi di dare il massimo per ritornare alla vittoria senza preoccuparsi della classifica, che indicava un quasi testa-coda per la sfida in programma al PalaSassi. In avvio di gara sono gli ospiti a fare la voce grossa con Masper: i suoi cinque punti vanificano il vantaggio di Vico. Poi arriva la prima tripla di Lagoia e Matera dà l’impressione di voler affrontare il quotato avversario con grande determinazione. Torino comunque è una squadra di altissimo livello e piazza un altro mini-break di 7-0 con tre punti di Masper e quattro di Fontecchio (5-12). Vico segna tre tiri su quattro dalla lunetta mentre Lagioia non fallisce i due liberi a disposizione (10-12). Torino prova un’altra fuga con Portannese ma la Bawer mette la freccia con la tripla di Pilotti e l’acuto di Grappasonni, che riuscirà a offrire un’altra prestazione super tanto da meritare l’uscita dal campo tra gli applausi del pubblico materano (15-14). Il secondo quarto si apre sotto il segno di Grappasonni e Portannese, autori rispettivamente di quattro e cinque punti. Punteggio sempre in bilico e Matera che prova la fuga dopo i liberi di Conte: a segno Vico e due volte Cantagalli ma sul 25-22 il Torino si affida ai suoi uomini più esperti per tornare a condurre il match. In evidenza Portannese, Giusto dalla lunetta e Tassinari: 25-28. Grappasonni si conferma un grande capitano e i suoi tre canestri sono quanto mai preziosi per restare in partita contro un grande Torino. I gialloblu si esaltano con Tassinari, Parente da tre e Masper dalla lunetta dopo il canestro di Vico. Ci pensa Cantagalli con una tripla a favorire un nuovo vantaggio materano (36-35) mentre Vico inventa un super canestro dalla distanza all’ultimo secondo: Matera avanti + 4 all’intervallo. Nella terza frazione sono le due bombe iniziali di Cantagalli a scavare il solco nel punteggio: Matera a più 10 dopo 1’20”. Masper non molla e infila due liberi dalla lunetta mentre Vico incrementa il bottino realizzando altri due canestri (49/37). Matera va in fuga con due triple, la prima di Pilotti e la seconda di Aprea, Torino deve accontentarsi di due liberi affidati a Parente. Dopo un black out di oltre tre minuti la Bawer Matera riprende a correre con Fontecchio e Aprea per un meritato +16. Quindi arriva il botta e risposta tra Aprea e Fontecchio e tra Giusto (un libero su due per lui) e Martone. Fontecchio e l’ex Defant accorciano il distacco a dieci punti mentre Tardati si trasforma in croce e delizia per i suoi compagni. Prima mette dentro un canestro importante, poi si becca il tecnico a 2’62”. Dalla lunetta va Defant, bravo ad infilare tre canestri su quattro a disposizione: 61-52. L’ultima frazione fa salire le quotazioni della Bawer al borsino della salvezza almeno fino a metà dell’ultimo quarto. A mettere in difficoltà il Torino è Fontecchio con un tecnico rimediato dopo 1’35” secondi. Matera continua a colpire con la tripla di Lagioia e l’azione da 2+1 di Pilotti. Torino non ha alcuna intenzione di mollare ma dopo i due liberi di Portannese e la tripla di Tassinari incassa il ritorno prepotente di Vico: 70-57. Tassinari diventa l’arma in più della squadra ospite e le sue triple intervallate da un libero riportano clamorosamente in partita il Torino (70-64). Matera respinge la minaccia con una tripla di Lagioia e poi sale in cattedra il professore Grappasonni, anima e cuore di una Bawer finalmente rigenerata dopo un’altra cocente delusione. Grappa segna due punti in penetrazione e quattro liberi mentre Vico e Grappasonni fanno registrare il massimo vantaggio nel match sul 83-64. Tassinari prova in chiusura a rendere meno amaro il punteggio finale ma il destino è ormai segnato. La Bawer vince e ritrova fiducia nei propri mezzi in vista dell’ultima trasferta per la stagione in corso contro Trieste.
Michele Capolupo
Sala stampa
La Bawer Matera con un’altra ottima prestazione, al cospetto di un Torino certamente tra le migliori compagini del torneo, spiana la strada verso la salvezza diretta ed attende i verdetti degli altri campi.
Sicuramente, come il coach biancazzurro ripete più volte, la Bawer farà il suo dovere sino alla fine, ed andrà a Trieste per chiudere al meglio il campionato, ma poter già pensare alla salvezza da questa sera non sarebbe una cattiva idea dopo il match vinto 82-66 contro Torino e una prestazione sugli scudi da parte di tutta la squadra, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e dell’abnegazione in campo.
IL POST-PARTITA CON COACH PONTICIELLO – “Siamo riusciti a ripetere la buona prestazione offensiva di Recanati, con un impatto difensivo decisamente migliore. Eravamo opposti ad una grande squadra, che ha dimostrato anche a Matera di giocare una buona pallacanestro. Probabilmente, ha avuto ancora una volta veridicità l’idea che noi giochiamo meglio con le squadre tecniche. Al di là dei 2 punti, fondamentali, c’è da sottolineare la bontà della nostra prestazione”.
LA CHIAVE TATTICA DELL’INCONTRO – “L’inizio è stato teso. Si notava con facilità, ma abbiamo avuto il merito di giocarlo in ogni caso in maniera molto raziocinante, senza farci prendere troppo dalla tensione che c’era. A fine primo quarto siamo passati in vantaggio e non abbiamo più lasciato le redini dell’incontro sino al termine della sfida. Bene la difesa, che ha tolto a Torino tutte le soluzioni, mentre in attacco abbiamo avuto un ottimo possesso palla e grande alternanza nelle scelte. La chiave tattica dell’incontro è stata senza dubbio l’equilibrio tra impatto difensivo e gioco interno-esterno in attacco. Abbiamo giocato in modo bilanciato e questa è stata la chiave di volta. Direi che nel complesso la prestazione è stata di altissimo profilo, sono paradossalmente più contento della prestazione, che non dei due punti, e per l’importanza dei due punti questo la dice lunga sulla mia idea di come abbiamo giocato la gara”.
UNO PENSIERO ALL’ULTIMO IMPEGNO – “Vogliamo portare ancora motivazione e la nostra pallacanestro nell’ultima trasferta, perché anche se non di continuo, è stata la nostra tara stagionale. A tratti, infatti, questa pallacanestro è stata di altissimo profilo. Preferisco non fare calcoli, sono sulla bocca di tutti. Le nostre tre avversarie nella corsa alla salvezza diretta si chiamano Anagni, Bari e San Severo, però non vogliamo guardare le cose in questa prospettiva, bisogna guardare al dipendere solo da se stessi. Vincendo, considerando comunque la difficoltà dell’impegno, non avremmo bisogno di guardare i risultati altrui. In ogni caso, ci portiamo in dote un fattore di rinforzo mentale in più, la squadra che ha vinto con quasi tutte le migliori (solamente Omegna ha vinto il match contro di noi tra le capolista e anche all’overtime). Senza esagerare, perché sappiamo quanto sia difficile, possiamo andare a vincere anche a Trieste e chiudere immediatamente ogni discorso. In queste settimane, infatti, proveremo a restare nella normalità, riprenderemo martedì fino a venerdì, poi break pasquale e di nuovo settimana regolare. Le chiavi della nostra stagione sono nelle nostre mani nella misura in cui riusciamo a mantenere l’attenzione sul lavoro. Sono queste le prerogative degli ottimi tre anni che ho passato a Matera e non voglio cambiarle in questo importante finale di stagione”.
La fotogallery del match (foto www.sassilive.it)