Un problema alla schiena lo aveva tenuto fuori dai giochi nel big match con Palestrina. Domenica scorsa, nella trasferta di Formia, il “pistolero” Gints Antrops è tornato, e lo ha fatto a modo suo, a suon di canestri; i suoi 28 punti messi a referto, salutati anche dalla Lega con una simpatica immagine, hanno steso la squadra laziale e contribuito notevolmente alla conquista della decima vittoria consecutiva dell’Olimpia Basket Matera, confermando altresì l’importanza dell’esperta ala di origini lettoni nell’economia del gioco materano.
“L’assenza con Palestrina non mi ha particolarmente pesato, anche se oggettivamente è molto più difficile stare un panchina che in campo, le emozioni si fanno sentire e in quell’occasione ho sudato e sofferto solo ad incitare i compagni – ricorda Antrops -. Sono contento di esser tornato a far punti in questo modo, ma i punti arrivano anche da chi mi mette in condizione, e la squadra mi cerca tanto e io finalizzo: complimenti ai compagni, i meriti sono di tutti”,
Inutile negare che si tratti di un gran momento per il gruppo biancazzurro, che ha trovato un grande affiatamento in campo e fuori. “Durante la prima fase non eravamo ancora consapevoli di quello che siamo e di dove possiamo arrivare, cercavamo gli automatismi in campo e dovevamo capire i ruoli. La squadra aveva bisogno di assestarsi, ma pian piano, grazie anche ai risultati, siamo migliorati e abbiamo sistemato le cose ognuna al proprio posto. Siamo bel gruppo – ammette il tiratore trentasettenne -, ci divertiamo tanto tra di noi, pur facendo poca vita sociale. Qualche volta, nei momenti liberi, usciamo per qualche serata di karaoke o per qualche aperitivo, anche per liberare la testa e non pensare troppo alla partita; meglio svagarsi un po’ se si è in buona compagnia, e noi insieme stiamo bene. Da parte mia, essendo più “grandicello”, preferisco la tranquillità, sto bene a casa, pur essendo vicino al centro e non disdegnando di fare qualche bella passeggiata per la città e nei Sassi”, aggiunge Antrops, che torna a parlare del campionato e delle rivali.
“Ora che abbiamo conosciuto tutte le squadre sono più tranquillo, conosciamo pregi e difetti delle più forti e meno forti, penso che sarà più un problema di chi vuole batterci che nostro. Ora siamo secondi ad una vittoria dal primo posto – sottolinea l’ala biancazzurra -, vogliamo continuare su questa strada, restando un tutt’uno con società e tifosi e mantenendo sempre un atteggiamento serio, mettendoci come facciamo dall’inizio ogni giorno il massimo”.
Ora per l’Olimpia c’è il Corato, mentre nel primo weekend di marzo sarà final eight di Coppa Italia. Vietato rilassarsi. “Dalla gara di andata a Corato è cambiato tanto, personalmente allora non ho dato una mano, disputando una brutta prestazione in termini realizzativi. Loro attraversano un momento difficile e cercano a tutti i costi una vittoria, noi non possiamo e dobbiamo rilassarci. La Coppa? È un bel traguardo, prestigioso, il campionato si fa ogni anno, arrivare in coppa non è detto, e noi siamo tra le migliori otto della prima fase. Ci siamo arrivati e faremo il nostro, ma ora non dobbiamo pensarci e mettere pressione, dobbiamo prenderla come una cosa bella e positiva, poi quando saremo lì ci divertiremo”.
Gen 15