17 partite perse nelle ultime 20 gare, l’ultima in ordine di tempo contro gli Indiana Pacers. Una stagione infernale, come non accadeva da anni e il rientro sul parquet di Kobe Bryant posticipato a data da definire.
Non c’è pace per i Los Angeles Lakers di Mike D’Antoni, che dovranno aspettare il mese di marzo per rivedere in campo Kobe. La star gialloviola risente ancora dei postumi dell’infortunio al ginocchio sinistro patito il 18 dicembre scorso, quando contro i Memphis Grizzlies si è procurato la frattura del plateau tibiale del ginocchio sinistro, costringendolo ad uno stop prolungato dopo appena 6 gare, in cui ha viaggiato a 13,8 punti e 6,3 assist di media. Kobe dovrà rimanere fermo ai box per almeno altre tre settimane, periodo dopo il quale verrà effettuato un nuovo controllo dall’equipe medica dei Lakers. Proprio questo “Black Mamba” non è al momento la migliore opzione per quelli che amano scommettere online su questa web.
Bryant ha espresso tutta la sua frustrazione ai microfoni del Los Angeles Times: “Sono triste per questa notizia – ha dichiarato il 5 volte MVP -. Si tratta di un gonfiore interno, ma è un infortunio da cui non so cosa aspettarmi. Ed è dura, perché non so dire che sensazioni dovrei avere. Vorrei poter lanciare la cyclette dalla finestra e mettermi a correre, ma non è quello che mi dicono di fare”.
La ricaduta azzerra i dubbi sulla presenza di Kobe all’All Star Game: nonostante la richiesta dello stesso giocatore, Bryant era stato inserito dal voto popolare nel quintetto titolare della Western Conference. Ma anche gli esperti di basket non augurano le migliori quote scommesse di betfair per il talento di Bryant.
Mike D’Antoni ha preso con filosofia la nuova ricaduta della stella gialloviola: “A questo punto non ha senso che Kobe forzi il suo rientro. Giocherà quando sarà pronto”. Il coach spera però di recuperare altri importanti player dell’affollatissima infermeria dei Lakers: Jordan Farmar e Steve Blake hanno riperso ad allenarsi lunedì e dovrebbero tornare in campo settimana prossima, il playmaker Steve Nash riprenderà giovedì gli allenamenti e punta ad essere a disposizione martedì. Ancora una settimana di stop per Xavier Henry, mentre Pau Gasol contro Indiana ha ulteriormente aggravato un guaio all’inguine e potrebbe riposare venerdì contro Charlotte.
Gen 30
Non ci dimentichiamo che Kobe Bryant ha 36 anni… è vero che ci sono stati campioni che in America hanno superato soglie di età più alte ma lui ha già vinto 5 titoli NBA, 2 ori olimpici e stabilito una miriade di record individuali. Fossi in lui a questo punto, vista anche la stagione difficile dei Lakers, prenderei seriamente in considerazione l’ipotesi di giocare dall’altra parte dell’oceano, magari in Italia!!! Tanto in Europa potrebbe giocare anche con una gamba sola.