L’arbitro materano di basket, Nicola Conterosito, già selezionato per le finali nazionali under 15 disputate a Caserta, arbitrerà nella prossima stagione gare di basket di serie C Dilettanti (ex serie C1). La promozione premia la tenacia e la passione del giovane “fischietto” materano, che a soli 22 anni può sicuramente aspirare a traguardi ancora più prestigiosi.
Dplomato al liceo scientifico e attualmente iscritto alla facoltà di scienze biologiche a l’Aquila (con cinque esami da sostenere è vicinissimo al traguardo della laurea) Nicola Conterosito ha avuto il merito di conciliare lo studio con la sua grande passione, il basket. Uno sport che ha deciso di seguire da un punto di vista molto particolare, quello arbitrale. Tra partite da dirigere nel fine settimana, allenamenti e studio non è stato semplice per Nicola Conterosito raggiungere questo brillante risultato e così il giovane “fischietto” della città dei Sassi quando deve “staccare la spina” preferisce ascoltare la musica degli anni 70-80 in assoluto relax.
Michele Capolupo lo ha intervistato per SassiLive.it
Nicola, a che età hai cominciato ad arbitrare? Ho iniziato a 11 anni facendo il mini-arbitro e poi con tanti sacrifici ho continuato ad arbitrare diverse partite di serie D, campionato nel quale ho esordito all’età di 15 anni. Nelle ultime quattro stagioni ho diretto partite di serie C2.
Chi è il miglior arbitro italiano,quello che vorresti emulare? Personalmente ho avuto la fortuna di conoscere due dei migliori esponenti del nostro mondo arbitrale: Enrico Sabetta, che ho incontrato nelle gare delle finali under 15 e Luigi La Monica, che ho avuto il piacere di conoscere alla scuola arbitrale di Cesenatico lo scorso anno. Riuscire ad ottenere gli stessi risultati sarebbe fantastico non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. Basti pensare che Enrico Sabetta nell’ultima giornata dedicata alle finali ci ha ringraziato con una dedica speciale, un gesto di grande umiltà che ho apprezzato molto. Vivere questa esperienza a contatto con un grande arbitro come lui mi ha dato molto dal punto di vista umano e professionale.”
La gara più difficile che hai arbitrato quale è stata? “Ne potrei raccontare tantissime, ma la più bella esperienza mi è capitataa lo scorso anno a Nardò per il derby con il San Vito dei Normanni vinta dalla squadra ospite di un solo punto. A fine gara quando ho sentito il pubblico di casa che applaudiva anche gli arbitri e ho ricevuto assieme al mio collega i complimenti da dirigenti e giocatori della squadra locale nonostante l’amarezza per la sconfitta ho capito che avevamo svolto nel migliore dei modi il nostro compito”.
La promozione in serie C ti soddisfa o si può sperare nella massima serie? “la promozione in serie C è un punto di partenza,ovviamente ho festeggiato con gli amici e con il mio primo tifoso, mio fratello Antonio…però adesso come si dice “l’appetito vien mangiando”. Tocca a me dimostrare quanto valgo, l’età gioca a mio favore perchè posso sognare di raggiungere un giorno la serie A, però in Italia, come ho notato alle finali nazionali ci sono tanti ragazzi talentuosi e quindi per raggiungere questo grande traguardo devo lavorare tantissimo. Ho già iniziato ad allenarmi per arrivare ad inizio stagione in condizione ottimale, anche perchè da esordiente devo ben figurare e dimostare a chi mi ha permesso di fare questo salto di categoria che ha fatto la scelta giusta.
Ovviamente dedico questo mio piccolo successo a tutti coloro i quali hanno sempre creduto in me e mi riferisco a tutti i componeti del CIA e della FIP BASILICATA, del CIA e della FIP PUGLIA che in due anni di c2 mi hanno fatto sentire come a casa. Naturalmente dedico questa promozione ai miei familiari che mi hanno sempre sostenuto in questa mia avventura e a i miei inseparabili amici che non mi abbandonano mai e che hanno festeggiato con me questa promozione.
Inoltre questo mio piccolo successo lo dedico anche a quei poveri ragazzi che il 6 aprile del 2009 si trovavano nella casa dello studente a l’Aquila e che purtroppo non ci sono più a causa del terremoto. Ho vissuto anch’io in prima persona quel dramma ma rispetto a loro ho la fortuna di poter raccontare quel terribile momento e quindi mi sembra giusto ricordare quei ragazzi.
Nel tempo libero oltre al basket cosa fai? “Il tempo libero lo dedico allo shopping, alle serate in discoteca perchè mi piace troppo ballare, agli amici e ovviamente anche alle belle donne.
Sogno nel cassetto? Per coronare la mia carriera vorrei arbitrare in Eurolega per dirigere gare in palasport prestigiosi come quello di Atene o di Belgrado ma come dico sempre io comunque vada sarà un successo…
Intervista a cura di Michele Capolupo