Olimpia Basket Matera come Penelope: disfa in casa quello che riesce a conquistare in trasferta. Nella seconda gara interna stagionale del campionato di serie B la squadra di Miriello al PalaSassi brilla solo nel primo quarto, poi si arrende sotto i colpi del Campli e resta a secco di vittorie davanti al pubblico amico. NoUn digiuno che dura da oltre otto mesi. L’ultimo successo risale al campionato di A2 della scorsa stagione quando la formazione di Ponticiello riuscirà a conquistare l’unica vittoria della sua gestione superando al fotofinish Trieste. Di seguito tabellino e fotogallery del match
Basket, serie B, 4^ giornata
Olimpia Basket Matera-Campli 83-96
parziali del match: 19-19, 38-43, 39-65
Olimpia Basket Matera: Cantagalli 20, Laudoni 23, Stano ne, Lestini 8, Ravazzani 2, Loperfido ne, Ba 2, Grande 16, Crotta 1. Zampolli 11. Coach Miriello.
Campli: Scortica ne, Norbedo 2, Petrucci 18, Serafini 11, Duranti 7, Salafia, Serroni 27, Riziero 6, Bottioni 8, Gatti 17. Coach Millina.
Arbitro: Bartolomeo di Cellino San Marco, Lillo di Brindisi.
Tiri liberi: Matera 18/29, Campli 17/21
tiri da due: Matera 16/30, Campli 14/33
tiri da tre: Matera 11/23, Campli 17/32
Matera brillante solo nel primo quarto, quando riesce a condurre il match fino al 14-10. Poi Campli mette la freccia e chiude la prima frazione sul 19 pari. La svolta arriva nel secondo parziale quando i laziali piazzano un devastante 10-0 che manda in crisi i padroni di casa: 19-29. Matera lotta ma riesce a solo a dimezzare lo svantaggio che manda le due squadre all’intervallo lungo. Nella terza frazione Laudoni suona la carica e Matera si ritrova a -1 dagli ospiti sul 54-55, poi Zampolli sbaglia prima il canestro del possibile sorpasso al 7′ e dopo il nuovo affondo vincente di Bottioni si assiste al festival degli errori in attacco con Matera che fallisce tre occasioni (due con Zampolli e una con il tiro da tre di Cantagalli) e Campli che punisce dopo aver mancato altre due opportunità con la bomba di Gatti e il nuovo canestro di Petrucci: 55-62. Il fallo antisportivo può rimettere in carreggiata Matera ma Zampolli segna solo due canestri su tre e poi i padroni di casa non trovano i punti necessari per la rimonta. Le due bombe di Serrani, intervallate dal canestro di Zampolli danno il via libera al successo di Campli, che fa registrare anche il massimo vantaggio di 16 punti sul 77-93 e sull’80-96. Finale 83-96.
La cronaca completa del match
L’Olimpia Matera non riesce a superare il tabù PalaSassi. Dopo un inizio incoraggiante, nel secondo e terzo quarto gli ospiti del Campli hanno preso fiducia e messo il naso davanti nel punteggio, senza mollare più un colpo. Dall’altra parte, ogni tentativo di rimonta arrivava al massimo al -2, per poi svanire sotto i colpi di uno scatenato Serroni e di un Gatti in giornata di grazia dall’arco. A poco sono serviti i 22 di Laudoni e l’ottima prestazione di capitan Cantagalli, che partendo dalla panchina è riuscito a mettere a referto ben 20 punti.
Miriello si affida a Grande, Zampolli, Laudoni, Lestini e Ravazzani, mentre dall’altra parte Millina sceglie Bottioni, Serafini, Salafia, Petrucci e Durante. L’inizio è equilibrato. I primi canestri arrivano dalla lunetta, ed a realizzarli è Laudoni. Poi la gara scivola sul filo della parità sino al 12-8 dell’Olimpia, che viene rintuzzata quasi immediatamente. Il fallo antisportivo di Lestini al 8’26” spacca in due la gara. Campli cambia marcia e sfrutta i liberi con possesso per il primo vantaggio (14-16), e nel successivo scambio, una tripla di Gatti porta avanti gli ospiti (16-19). Ma, nel finale di primo quarto è Lestini a impattare dall’angolo (19-19). Olimpia che pian piano cala il suo ritmo e Campli ne approfitta scappando via. E’ Gatti il vero protagonista, con triple al momento giusto, ma tutti i rossi sono protagonisti da Riziero a Serroni. Dall’altra parte è il solo Grande a provare pick and roll e ad andare regolarmente a canestro. Al 12’40” il -10 dell’Olimpia. Scossa che viene percepita dai ragazzi di Miriello, che tornano sotto sino al -2 (29-31) con Cantagalli. Altro strappo di Campli con la tripla di Gatti sul 34-41, ma nel finale ci pensa Laudoni ad addolcire la pillola, chiudendo il secondo quarto sul -5 (38-43).
Nel terzo quarto l’Olimpia entra in campo determinata a reagire, ma coach Millina ha preparato davvero bene l’incontro ed i vari tentativi vengono respinti con grande intensità. La tripla di Zampolli (43-47) trova immediatamente la sua risposta nel tiro dall’arco di Gatti (43-50). Lo scatto arriva nel finale. Laudoni con tre punti consecutivi e Ravazzani portano a contatto l’Olimpia (54-55). Bottioni, Gatti e Riziero respingono l’attacco (55-62). Poi è lo stesso Bottioni ad avere uno scatto d’ira dopo la sua quinta infrazione, alla quale si aggiunge un fallo tecnico al 29’18”. Dai tre liberi Zampolli ne realizza due, ma l’Olimpia non sfrutta il possesso successivo, Serroni punisce dalla distanza (57-65). Ad inizio ultimo quarto Serrani prende per mano la sua squadra e la porta verso il +10 (61-71). Non cambia musica in campo, l’Olimpia non riesce a darsi lo slancio vincente, ma torna a farsi sentire con capitan Cantagalli, che realizza due triple consecutive, dopo quella di Grande (73-77). Poi, entrano in scena i direttori di gara. Fallo assurdo fischiato contro Ravazzani, che stava rialzandosi per ripartire dopo una palla conquistata. Da quel fallo, un fallo sotto canestro di Grande diventa anche antisportivo. L’olimpia perde la testa, Campli ne approfitta e scappa, tra tiri liberi e possessi in più offerti sino al massimo vantaggio di +18 (73-91). Il finale è già scritto, si va spesso in lunetta e la gara si chiude con la vittoria del Campli per 83-96. Un protagonismo esagerato dei direttori di gara, che non hanno permesso un finale di partita adeguato alle attese, considerando anche ciò che si era visto sul parquet sino a quel momento. Finisce con il Campli in festa, il PalaSassi imbufalito e l’Olimpia costretta ad arrendersi per la seconda volta consecutiva in casa.
Le interviste a coach Miriello e Laudoni dell’Olimpia Basket Matera
L’Olimpia Matera non riesce a trovare la prima vittoria interna. Anche il secondo tentativo, contro il Campli, non finisce bene. La squadra lotta, dimostra le sue qualità, ma ha ancora diversi problemi quando deve dare la svolta alla partita. Difesa e determinazione sono sotto accusa.
“Siamo arrivati sempre a contatto, recuperando tanti punti e poi sbraghiamo – ha commentato a fine gara Stefano Laudoni –. Dobbiamo fare un po’ di difesa, perché se non difendiamo non andiamo da nessuna parte in questo sport. Senza dubbio è una fase fondamentale del gioco e ad oggi, non riusciamo a difendere in maniera adeguata. Poi sembra che vengono tutti qui a farci canestro in faccia con facilità, e noi dobbiamo essere più bravi ad evitarlo, dobbiamo dare di più. Infine, gli arbitri, che in questa occasione ci hanno messo del loro – ha continuato l’ala biancazzurra, tra i migliori in campo con i suoi 22 punti –. Ma la nostra squadra deve mangiare gli avversari, non possiamo permetterci queste prestazioni. Di positivo, in questo momento, possiamo prendere i 4 punti conquistati in trasferta, ma bisogna lavorare, lavorare, lavorare”.
Anche il tecnico dell’Olimpia, Roberto Miriello, è visibilmente contrariato per la prestazione dei suoi ragazzi. Una squadra che ha potenzialità che spesso restano inespresse. La sua analisi inizia dal momento che ha cambiato il match: “Il momento decisivo? Non è stato a fine terzo quarto, quando pure sul meno due abbiamo sciupato almeno 4 occasioni, ma è stato su quello sfondo fischiato a Laudoni, che ha poi portato ad una serie di decisioni poco chiare come il fallo di Ravazzani, l’antisportivo a Grande, il tecnico a Cantagalli”. Un’analisi che non evita il rimorso per una squadra che potrebbe ottenere molto di più dal campo. “Ma ciò che è più evidente, è che in questo momento serve più unità d’intenti – ha ripreso Miriello –. Ci disuniamo facilmente e cerchiamo di risolvere la partita con troppe giocate personali, invece di essere in campo l’uno per l’altro e poi compattarsi in difesa. Serve il massimo da tutti, perché oggi facciamo tanti cambi per gente che non sta giocando bene. Invece io vorrei cambiare gente sfinita che ha dato tutto, per poi ottenere il massimo anche da chi subentra, caricato dalle prestazioni dei compagni. E poi, dobbiamo essere più aggressivi, una nota stonata che torna – ha concluso l’allenatore dell’Olimpia Matera –. Questi sono campionati dove si vincono le partite con il 70 per cento di grinta e il 30 per cento di tecnica. In questo momento l’aggressività è ciò che ci manca maggiormente”.
La fotogallery del match (foto www.SassiLive.it, Rocco Carone e Roberto Linzalone)