Settima vittoria consecutiva per l’Olimpia Basket Matera. Il quintetto di coach Agostino Origlio continua il suo periodo positivo e viola anche il parquet di Scauri dopo l’ennesima prestazione di autorità e sostanza. In terra pontina è finita 67-77, al termine di una gara comandata sin dalle prime battute, ma che ha visto i padroni di casa lottare e restare in partita fino alla fine. “E’ stata una vittoria sofferta, come mi aspettavo alla vigilia – è il commento di coach Origlio -, perché giocare determinate partite non è mai così facile e sopratutto scontato. Ma dopo il primo quarto, dove abbiamo saputo giocare insieme in entrambi i lati del campo, dimostrando con i fatti la nostra superiorità tecnica, per qualità ed esperienza, abbiamo commesso degli errori gravi, che mai un singolo giocatore ed una squadra devono mai commettere. Escluso il primo quarto, non mi è piaciuto l’atteggiamento nell’affrontare il secondo quarto. Poco è cambiato nella terza frazione, in cui, nonostante qualche segnale di ritrovare la strada giusta, non siamo riusciti ad essere cinici in attacco ed efficaci in difesa. Nell’ultimo quarto la maggiore esperienza e l’affidabilità di qualche individualità ci hanno permesso di chiudere la contesa. Complimenti però ai nostri avversari, che hanno saputo interpretare la partita una volta con le spalle al muro. Dei miei ragazzi ho apprezzato la voglia di vincere, ma non posso essere pienamente soddisfatto, perché abbiamo fatto dei passi indietro rispetto alla qualità e l’attenzione da mettere in campo. Che ci serva da esperienza nel sapere giocare determinate partite”.
Una vittoria pesante, la settima consecutiva, che consente di mantenere la terza piazza classifica, e che deve rappresentare un ulteriore step nella crescita del gruppo. “Al di là degli alti e bassi che possono esserci all’interno di una partita, la mentalità, la capacità della giocata giusta e soprattutto il modo di saper interpretare queste partite deve essere di gran lunga migliore. La prossima partita (ad Avellino domenica prossima, ndr.) cade a fagiolo, perché rappresenta in poco tempo un esame importante per trarre ulteriori spunti sulla crescita di qualche singola individualità e naturalmente della squadra”.