La squadra di Andrisani stecca nel derby casalingo contro il Policoro e la squadra jonica consolida la preziosa posizione play-off grazie al prezioso successo ottenuto a Matera con un convincente 3-1. Di seguito tabellino e commento del match.
Domar Takler Matera-Avis Borussia Policoro 1-3
Domar Takler Matera: Taibi, Massa, Dulcis, Bavaresco, Nurchi, Bonelli, Crapulli, Melodia, Gattarelli, Duzao, vivilecchia, Jeferson. All. Andrisani.
Policoro: Bragaglia, Zancanaro, Sampaio, Scandolara, Calderolli, Laviola, Lillo, Fantecele, Greco, Scarcia, Serpa. All. Bommino.
Arbitri: Minichini di Ercolano e Beneduce di Nola.
Cronometrista: Vitolo di Castellammare di Stabia
Reti: pt 14’10” Serpa, 17’47” Fantacele, st 2’8” Zancanaro, 18’2” Jeferson
Ammoniti: Bragaglia e Scarcia per il Policoro, Bavaresco e Nurchi per il Matera.
La Domar Takler Matera si arrende all’esperienza e alla cattiveria agonistica dell’Avis Borussia Policoro, che riesce ad uscire con una vittoria importantissima dalla Tensostruttura anche grazie ad un finale dove il protagonista assoluto è stato Eduardo Bragaglia, il portiere brasiliano dei policoresi. Tre punti che permettono alla squadra di Angelo Bommino di allontanare la minaccia dei materani di Damiano Andrisani, conquistando un pass quasi definitivo per la partecipazione ai play off. Un posto che era in ballo nell’importante derby tutto lucano, con un’occasione che la Domar Takler Matera si era costruita, sino a questo momento, con un girone di ritorno importante e fatto di tanti punti conquistati anche in campi difficilissimo come quello della capolista Futsal Isola.
Inizio poco spumeggiante, con le due squadre che non si fanno del male, ma provano in ogni momento a colpire. Ci pensa Taibi a togliere le castagne dal fuoco ai bianconeri materani in un paio di occasioni. Il possesso palla dell’Avis non porta grandi frutti. La Domar Takler non reagisce, ma difende bene gli spazi. Pronti via e Calderolli fa tremare la traversa della porta difesa da Taibi, la palla però dopo aver colpito la parte bassa del legno, torna in campo e l’azione sfuma. Una lunga fase di stanca trascina la gara. Poi al 14’10” però, la prima distrazione è fatale per i ragazzi di Andrisani, che perdono di vista Serpa in mezzo al campo e, direttamente da un rilancio di Bragaglia, il giovane pivot brasiliano riesce a toccare di punta, anticipando l’uscita di Taibi per il gol che porta avanti il Policoro. La reazione dei padroni di casa porta ad un paio di conclusioni di Bavaresco e Dulcis, ma in entrambi i casi Bragaglia è pronto e reattivo. Così, la squadra di Bommino resiste senza grossi affanni sino alla prima sirena.
Nella ripresa la partenza della Domar Takler Matera è aggressiva. La squadra di Damiano Andrisani è costretta a ricucire lo strappo firmato da Serpa nel primo tempo. Ma, su un’azione non concretizzata, riparte Zancanaro, che serve Calderolli a destra, il tocco ad evitare l’uscita di Taibi favorisce ancora il centrale brasiliano, che prima si vede contrastare, poi però con decisione rispedisce in rete, al 2’08” la palla dello 0-2 in favore del Policoro. Bommino a questo punto sceglie di gestire, senza correre grossi rischi, ed abbassa molto la sua squadra, in attesa dell’offensiva dei padroni di casa. La scelta premia la difesa ospite, che riesce a tenere inviolata la propria porta, anche grazie ad un attento e sempre reattivo Bragaglia. Nel finale si rianima la gara. A sette minuti dal termine Andrisani sceglie di giocare la carta di Bavaresco come portiere di movimento. Ma, dopo alcune buone occasioni sciupate, oppure respinte dal solito Bragaglia, Nurchi al 17’47” perde palla e permette a Fantecele di lanciarsi in solitaria verso la porta vuota e di poggiare a rete lo 0-3 che chiude virtualmente l’incontro. L’offensiva della Domar Takler Matera però, non si ferma e al 18’02” l’assist di Massa viene tramutato in oro da Jeferson (che realizza il suo primo gol in maglia bianconera). Nel finale altri due miracoli di Bragaglia chiudono definitivamente la porta ai materani. Festeggia il Policoro.
La fotogallery del derby Matera-Policoro (foto Francesco Nicoletti)