Per la sesta giornata del campionato di serie A femminile di calcio a 5 l’Evvai.com Ita Salandra è di scena sul campo del Vittoria. E in attesa di un’altra prestazione convincente della squadra guidata dal tecnico Willy Lapuente facciamo il punto in casa Ita con il portiere e capitano Angelica Di Biase.
Terzo campionato consecutivo l’Ita, il primo da capitano. Da salandrese doc, cosa si prova a difendere la porta della squadra di calcio del proprio paese in serie A femminile di calcio a 5?
Il ruolo del portiere impone sempre una grande responsabilità, ma quando ti trovi a difendere la porta della squadra deel proprio paese che milita nella massima serie le responsabilità aumentano. Un portiere non deve prendere gol e quindi in campo deve cercare di dare sempre il massimo, ma nel mio caso c’è quel pizzico di adrenalina e di cuore in più che ti lega alla maglia. Da piccola speravo di giocare nella massima serie, forse lontano da qui, probabilmente in una delle grandi città italiane, immaginavo di poter giocare a Milano, a Torino ma non avrei mai pensato di raggiungere questo traguardo con la squadra del mio piccolo paese. Invece
mi ritrovo per il terzo anno consecutivo in serie A a difendere la porta dell’Ita Salandra e devo dire che per me questa esperienza è un piccolo sogno che si è realizzato.
Come giudichi il gruppo allestito per questa nuova stagione? Ogni anno cerchiamo di
portare in alto il nome di questo paese di soli 3000 “anime”. Quest’anno con l’innesto di qualche nuova giocatrice e le lezioni del mister spagnolo Lapuente credo che faremo tanto gruppo. Cuore e tecnica ci sono, poi molto dipende dalla testa di tutte le giocatrici. Se c’è quella, potremmo puntare in alto! Con il mister stiamo lavorando molto, ogni giorno ci insegna qualcosa di nuovo. Credo che se continuiamo a lavorare così l’Ita Salandra farà parlare molto di se a livello nazionale.
Hai un portiere di riferimento nel mondo del calcio a 5 femminile o anche nel calcio maschile?
In ambito maschile uno dei migliori portieri che abbia visto è Stefano Mammarella, lui è davvero capace di fare i miracoli! E chissà se un giorno riuscirò a emulare le gesta di portieri del calibro di Laion de Freitas, che non solo sanno parare ma sanno pure attaccare e segnare nella porta avversaria.
Con l’impegno sul campo del Vittoria arriva la prima trasferta in Sicilia. Come avete preparato la partita sulla carta abbordabile? “Ogni gara va preparata sempre con masisma concentrazione perchè solo giocando con umiltà si possono vincere le partite. Il Vittoria naviga nella zona bassa della classifica ma proprio perchè si troverà di fronte la vice capolista cercherà di affrontare la sfida al massimo delle sue possibilità. Noi dobbiamo essere brave a chiudere subito la gara per dimostrare ancora una volta la nostra forza e tenere il passo di chi sta guidando in questo momento la classifica.
Michele Capolupo