Terminata la stagione agonistica dell’Ita Salandra, Mister Sergiano fa il punto sulla stagione esaltante vissuta sulla panchina della formazione lucana nel massimo campionato di calcia a 5 femminile. Mister, he campionato è stato per l’Ita?
Un campionato strepitoso. Fatto di tanti sacrifici ripagati però da grandi numeri e da grandi risultati. La mia squadra è stata una macchina vincente caduta solo tre volte in campionato. Abbiamo girato il sud Italia portando a casa tanti punti in classifica a suon di goal.
Al traguardo Coppa Italia alcuni hanno pensato che l’Ita fosse tra le migliori otto d’Italia a causa di un girone agevole.
È vero. Le solite chiacchiere da bar. Qualificarci anche tra le migliori otto in Final scudetto ha testimoniato che invece la mia squadra era di caratura. Alle chiacchiere noi abbiamo risposto con i fatti. L’uscita di scena con due risultati molto contenuti (2-1 e 3-1) con la migliore squadra d’Italia testimonia il nostro valore sportivo. Peccato che invece in Coppa Italia c’erano squadre che neanche meritavano di starci. Per fortuna l’ha vinta la squadra che ha meritato di più sul campo. Mi auguro che avvenga questo anche nelle finali Scudetto.
Il secondo anno in Basilicata. Che calcio a 5 si vive in questa regione?
In Basilicata si vive un calcio a cinque difficile fatto di chilometri e sacrifici. Le giocatrici lucane di caratura serie A sono poche e le atlete bisogna prenderle da fuori regione, conciliare le distanze non è semplice. Conciliare lavoro, università, impegni familiari in uno sport agonistico ancora tanto dilettantistico è in questa regione un’impresa. Ma è anche vero che qui è tutto amplificato positivamente e sopratutto le vittorie. Qui il calcio a 5 equivale a una grande impresa, grandi gesta sportive che resteranno per sempre.
Rinnovi il tuo contratto con l’Ita?
Ho a breve un incontro con il sindaco e i componenti societari. Sono un mister che cerca la vittoria. Chiederò ancora di più per allestire una rosa più forte di quest’anno e altri miglioramenti qualitativi in termini di organizzazione. Se mi accontentano firmo subito. Salandra è nel mio cuore e so che adesso dopo due stagioni vuole vincere.
Che squadre ti piacerebbe allenare e che realtà sportive stimi del campionato italiano?
Se non rinnovassi con l’Ita accetterei una piazza dove ci sono grandi ambizioni e un bel progetto. Trovo molto affascinanti le piazze venete. Il Veneto è una regione matura per le vittorie. Anche la Toscana non mi dispiacerebbe come anche il centro Italia. Vorrei un presidente ambizioso come me.
Mister Sergiano che squadra ideale allestirebbe nel futuro terzo campionato nazionale?
Con l’Ita ho testato che si può raggiungere un grande risultato anche spendendo poco. Son contraria ai grandi ingaggi dalle grandi aspettative spesso anche deluse. Credo nel gruppo, nelle forti motivazioni che un mister deve dare e in un roster fatto di una giusta miscela di giocatrici. Giovani di valore senza grandi pretese se non la crescita, due top player una straniera e una italiana, qualche esperta da traino dentro e fuori dal campo e due ottimi portieri. Il segreto è il lavoro. Almeno quattro sedute a settimana, anche individuali e un progetto vincente. I progetti semplici sono i migliori.
Allora mister aspettiamo la nuova squadra targata Sergiano?
Ultima curiosità. Se dovessi andar via porteresti con te le forti giocatrici che hai valorizzato in questi due anni?
Certo. Sono orgogliosa di aver già ricevuto interessamenti per il mio ruolo, significa che ho lavorato bene. Se cambiassi squadra proverei a portare con me qualche giocatrice che ho visto crescere e diventare fortissima. È un patrimonio importante il roster dell’Ita.