Il Cmb Matera ha già deciso, anche se c’è stata solo un’indiscrezione da parte di SassiLive e non è arrivato il comunicato ufficiale. Non poteva attendere i tempi “biblici” degli enti pubblici anche perchè il campionato parte tra un mese e di conseguenza giocherà le gare interne della stagione 2021-2022 al PalaErcole Policoro. Troppo tardi per sperare in un miracolo nel giro di quattro settimane. Se i lavori cominceranno a breve il Cmb Matera potrebbe tornare a giocare nella tensostruttura di via dei Sanniti adeguata alle norme imposte dalla Divisione calcio a 5 da gennaio 2022. Ma si tratta solo di una ipotesi.
Solo oggi arriva la notizia che nella rimodulazione dei fondi ITI ora ci sono le risorse anche per la Tensostruttura di Matera per l’adeguamento necessario alla prima serie, sia per l’hockey che per il Calcio a 5, come si evince da una nota del consigliere regionale Luca Braia, che riportiamo di seguito.
Nella rimodulazione dei fondi ITI ora ci sono le risorse anche per la Tensostruttura di Matera per l’adeguamento necessario alla prima serie, sia per l’hockey che per il Calcio a 5. Recuperare immediatamente il ritardo e avviare i lavori.
“Siamo alla vigilia di una nuova stagione sportiva e ritengo che sia arrivato il momento per l’Amministrazione comunale, a un anno dal suo insediamento, di aprire seriamente il dibattito pubblico sul futuro dello sport in città, a partire dalla riqualificazione degli impianti cittadini vetusti e abbandonati o quelli nei parchi urbani anche in periferia, fino all’affidamento e alla gestione di quelli esistenti e di prossima disponibilità (dal campo del Paip a campo La Martella), coinvolgendo le associazioni sportive interessate e quelle di quartiere.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Occorre ora preparare subito – prosegue il Consigliere Braia – una scheda progetto a valere sui fondi PNRR per completare la grande incompiuta dello sport cittadino, rappresentata dal Parco di Serra Rifusa, come ha già fatto la città di Potenza. Un progetto fondamentale per quell’area abbandonata da 15 anni, decisivo per ri-animare un pezzo importante della nostra città, che oggi conta oltre 5000 famiglie residenti, e che coinvolge interamente i quartieri di Serra Rifusa e le lottizzazioni Arco, Aquarium, Giada.
Abbiamo pochi mesi per salvare 3,6 milioni di euro dei fondi Pisus 2000-2006 – spesi solo a metà e da rendicontare mentre la restante parte è ancora da spendere. A prescindere da questo, su cui Sindaco Bennardi e Assessore Sarli dovranno dare riscontro in merito alle azioni intraprese, bisogna preparare il futuro e realizzare la “cittadella dello sport”. Se ne parla ovunque, proprio in quest’area collocata a nord della città potrebbe avere la sua naturale realizzazione.
Ci auspichiamo che ciò accada al più presto. Intanto abbiamo promosso una serie di incontri e abbiamo lavorato per risolvere la prima emergenza, come richiesto dal presidente della società Opificio 4.0 CMB Calcio a 5, Rocco Auletta, non sarebbe stato concepibile portare la squadra a giocare fuori città per inadeguatezza della tensostruttura di Via dei Sanniti.
Con la disponibilità del Dipartimento Attività Produttive Regionale, nella Giunta di venerdì scorso l’Assessore Cupparo ha portato in approvazione la delibera che rimodula e destina 200.000 euro dei fondi ITI ancora non spesi, per l’adeguamento della tensostruttura alle prescrizioni della Federazione Nazionale Calcio a 5 e, quindi, consentire un uso più consono all’hockey su pista. Entrambe le squadre disputeranno, infatti, il campionato nazionale di Serie A1.
Rispetto alla data concordata del 3 agosto scorso, la scheda di rimodulazione dal comune di Matera è stata definita con 20 giorni di ritardo. Ora non ci sono scuse, sarà fondamentale recuperare il tempo perso, fare tutto con grande celerità ed efficienza, a partire dalla revisione degli impianti di condizionamento per finire alla installazione del doppio telo utile a evitare la condensa in presenza di pubblico, perché tutto non si riveli vano.
A valle delle risorse economiche, ora disponibili, va concordato un crono-programma lavori tra Amministrazione comunale, società sportive interessate e le rispettive federazioni nazionali per scongiurare l’ipotesi di veder limitare le proprie attività o addirittura veder emigrare le uniche società sportive che disputano campionati nazionali nella città dei Sassi.
Lo Sport è economia, aggregazione, socialità, promozione e quindi non può vivere nella continua emergenza, precarietà, improvvisazione. Nella Capitale della Cultura è doveroso che viva di progettazione, programmazione e organizzazione. Un cambio di passo, da parte dell’Amministrazione, è auspicabile se non imprescindibile.”