La Polisportiva Anzi in una nota annuncia che è pronta a ritirarsi dal campionato di 1^ categoria a causa dei ripetuti torti arbitrali e atteggiamenti razzisti nei confronti di alcuni calciatori di colore che fanno parte della propria squadra. Di seguito la nota integrale inviata dal presidente Michele Petruzzi.
È con grande delusione e preoccupazione che mi vedo costretto a comunicare, a nome della Polisportiva Anzi, che stiamo seriamente valutando la possibilità di ritirarci dal campionato in corso. La nostra squadra sta subendo, da ormai troppo tempo, una serie di torti arbitrali che non sono più da considerarsi semplici errori, ma un vero e proprio atteggiamento ostruttivo e, per certi versi, razzista da parte di alcuni membri della compagine arbitrale. È inaccettabile come, in più occasioni, i nostri giocatori, soprattutto quelli di colore, siano diventati bersaglio di decisioni arbitrali palesemente ingiuste, di atteggiamenti discriminatori e di una sistematica mancanza di protezione durante il gioco. Oltre alla continua istigazione che subiscono in campo, sono numerosi i cori e gli ululati che provengono al di fuori del rettangolo di gioco e, nonostante questo, nessun arbitro ha mai preso provvedimenti, pur segnalando ripetutamente questi atti direttamente ai giudici di gara.Non si tratta di episodi isolati o di normale errore umano, ma di una continua e premeditata penalizzazione che va ben oltre la semplice casualità. Le nostre denunce sono state ignorate, eppure gli episodi sono sotto gli occhi di tutti. Da oltre due anni, la Polisportiva Anzi è attivamente impegnata nella promozione dell’integrazione sociale e nella lotta contro ogni forma di discriminazione, in particolare quella legata al colore della pelle. Abbiamo lavorato duramente per costruire una squadra che non solo rappresenti il nostro territorio, ma anche i valori fondamentali dello sport: rispetto, uguaglianza e solidarietà. Eppure, oggi ci troviamo di fronte a un sistema che sembra fare tutto il possibile per ostacolarci, anche a livello istituzionale. In aggiunta a questo, siamo costretti a sottolineare una gravissima anomalia nel comportamento degli arbitri: prima di ogni gara, sembrano esaminare le classifiche e, di conseguenza, decidere di favorire le squadre più alte in classifica. Diventa pesante e ,per certi versi , frustante giocare partite con la costante sensazione che non vogliano farci uscire con l’intera posta in palio. La nostra squadra, che nonostante le difficoltà economiche e logistiche ha sempre dato il massimo sul campo, viene costantemente penalizzata. Non possiamo accettare che il nostro impegno sportivo, fisico ed economico venga svilito da decisioni che sembrano avere come unico obiettivo quello di “proteggere” i club di vertice, a discapito delle squadre che, come la nostra, fanno enormi sacrifici per competere ad alti livelli. La nostra squadra ha dimostrato di essere un esempio di impegno, rispetto e passione per lo sport. Abbiamo investito non solo risorse finanziarie, ma anche energie fisiche e morali per offrire ai nostri atleti un ambiente sano e competitivo. Tuttavia, se la situazione dovesse rimanere invariata e gli arbitri continuassero a mettere in discussione la nostra integrità, saremo costretti a prendere una decisione drastica. Non vogliamo più scendere in campo con la sensazione che il risultato sia già stato deciso prima di ogni partita, che la nostra dignità venga calpestata da un sistema che non vede i nostri sforzi, ma solo la posizione in classifica. Sono le società, come la Polisportiva Anzi, che finanziano gli arbitri che vengono ogni domenica; stessi arbitri che calpestano l nostra dignità. Non è questo lo sport che desideriamo. Se non verranno adottate misure concrete per porre fine a questo trattamento ingiusto, la Polisportiva Anzi non avrà altra scelta che ritirarsi dal campionato, condannando una volta per tutte l’atteggiamento di chi non solo non protegge l’integrità del gioco, ma si fa complice di comportamenti che vanno contro ogni principio di equità.