Certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano. E’ il caso del bomber Antonio Picci, protagonista del Matera guidato dal patron Saverio Columella che conquistò la serie C nel campionato di serie D 2013-2013 con 8 reti in 15 gare. Antonio Picci poi ha giocato anche in serie B con il Brescia, è diventato anche un idolo dei social per la sua esultanza dopo una rovesciata simile a quella di Ronaldo nella gara giocata con il Real Madrid a Torino contro la Juve, ma poi è stato anche coinvolto a Bitonto in una combine per la gara contro il Picerno disputata sul campo neutro di Rionero in Vulture, con i lucani in corsa per la promozione in serie B. Fu squalificato per 1 anno e 8 mesi ma Picci si è rialzato perchè il gol è nel suo dna.
Il barese Picci, classe 1985, non ha ancora voglia di appendere le scarpette al chiodo. Lo scorso anno ha disputato gli ultimi due mesi con il Martina, che poi ha vinto i play-off di Eccellenza e ha conquistato la serie D mentre nella scorsa stagione ha giocato con la Rosetana. Ora è pronto a vestire nuovamente la maglia biancoazzurra per rafforzare l’attacco spuntato del Matera Città dei Sassi. Picci è tornato e potrebbe già esordire con il Matera Città dei Sassi nel big-match contro il Rotonda che si giocherà sabato 3 novembre 2022 al XXI Settembre-Franco Salerno. Picci è tornato, adesso i tifosi biancoazzurri potrebbero gremire lo stadio per rivivere grandi emozioni con le sue prodezze e giocate da attaccante di razza.
Antonio Picci, cresciuto calcisticamente nel Bari, ha giocato con Rosetana (Eccellenza), Martina (Eccellenza), Bitonto (D), Omnia Bitonto (Eccellenza), due stagionio consecutive con il Gravina (D), Turris (D), Virtus Francavilla (D), Matelica (D), Fc Francavilla in Sinni (D), Matera (D), Barletta (C1), Brescia (B), Martina (D), Interreggio (D), Castel San Pietro Terme (D), Pomigliano (D), Castel san Pietro Terme (D), Brindisi (D), Vigor Lamezia (C2), Vittoria (C2), Pro Vasto (D).
Michele Capolupo
Nella foto Picci con il dirigente del Matera Città dei Sassi, Filippo Ragone