Nell’11^ giornata del campionato di serie C l’Avellino blocca sul 2-2 la capolista Catanzaro, adesso con un solo punto di vantaggio sul Crotone dopo il successo allo Scida sul Picerno. Il ritorno di Raffaele sulla panchina del Potenza non sortisce gli effetti sperati: i padroni di casa conquistano solo un punto contro la Virtus Francavilla al Viviani grazie alla doppietta di Caturano restano in zona play-out con 10 punti. Di seguito il report sulle gare dell’11^ giornata a cura di Pippo Franzò.
LATINA – MONTEROSI TUSCIA 0 – 2
La gara perfetta, disputata dei ragazzi di Menechini, permette al Monterosi Tuscia di espugnare il Francioni di Latina con un convincente 2 a 0, e di raggiungere posizioni più alte in classifica. I due tecnici presentano le squadre in campo con lo stesso modulo, 3-5-2, con cambiamenti in difesa da parte del Latina, mentre per il Monterosi entrano Rossi e Costantino.
Partono decisamente bene gli ospiti realizzando subito il gol al 7’con Di Paolantonio che mette alle spalle di Cardinale direttamente dalla bandierina del corner. Il Latina è sorpreso del gol-beffa, e cerca di proporsi in avanti alla ricerca del pareggio. Al 30’ si registrano solo una sostituzione per parte: Andrea Esposito lascia il posto al difensore Cortinovis, ex Primavera dell’Inter, mentre Rossi sostituisce Di Livio. Al 37’ ancora il Tuscia si rende pericolo con un gran tiro di Parlati, il portiere con prontezza di riflessi devia in angolo. Succede poco fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa la gara rimane in equilibrio nel gioco e nelle azioni offensive da entrambe le squadre. Il Monterosi comunque tenta sempre la via del gol, e non rinuncia a ripartire. La gara sembra avviarsi verso la fine con gli ospiti che controllano bene i neroazzurri, e di rimessa cercano di sorprendere il Latina. Ci riescono all’82’ con Santarpia, che riprende una respinta corta su tiro di Cardinale, e mette in rete con un tap-in vincente. La seconda rete mette fine alle speranze dei ragazzi di Di Donato che non riescono a scardinare l’attenta difesa ospite. Alla fine, vince meritatamente il Monterosi Tuscia, mentre per il Latina si profila l’inizio una settimana difficile, dopo la doppia sconfitta in soli sette giorni.
TARANTO – GIUGLIANO 0 – 1
Il Taranto deve alzare bandiera bianca contro il Giugliano nei minuti finali con un gol dell’ex Rizzo.
La squadra di Capuano conferma sempre lo stesso modulo tattico , 3-5-1-1 ma deve fare a meno in difesa di Manetta perché squalificato, ed in avanti dell’infortunato Raicevic che molto probabilmente ne avrà per qualche mese. Inizia bene il Taranto che mantiene l’iniziativa del gioco, ma si scontra con l’attenta difesa dei campani, e non riescono a pungere in modo determinante. Al 34’ la squadra di Di Napoli ha una buona occasione per passare in vantaggio, ma il tiro a pelo d’erba di C. Poziello viene intercettato sulla linea di porta da Formiconi. Nessuna azione di rilievo dalle due squadre nei rimanenti 11’. Nella ripresa al 7’ Piovaccari tenta il tiro con un diagonale ma la palla va fuori. Capuano vuole vincere la partita ed inserisce in squadra La Monica per Labriola, e cambia modulo tattico. Nel Giugliano Caparano viene sostituito da Felippe. Al 67’ Gomez supera Mastromarco e tira in porta di potenza, ma la sfera va sopra la traversa. Gli ospiti cambiano ben tre giocatori, tutti ammoniti, per evitare qualche espulsione ed immettere forze fresche in squadra. Al 79’ entra Nocciolini al posto di Piovaccari. Il Taranto non riesce a pungere, ma gli avversari ci provano con l’ultimo entrato, che di testa impegna Vannucchi. Al 90’ il Giugliano segna il gol che vale tre punti importantissimi. Il gol nasce da un’apertura di Nocciolini per Rizzo che sfrutta il liscio di Evangelisti per infilare, con un preciso sinistro, il portiere Vannucchi. Alla fine, il gol dell’ex vale tre punti, e porta la sua squadra al quarto posto con diciassette punti. Al Taranto serve subito rialzarsi subito per non annullare gli sforzi compiuti nelle ultime gare.
VITERBESE – FOGGIA 1 -2
Il Foggia gioca una bella gara in quel di Viterbo, e vince contro i gialloblù per 2 a 1. Nel primo tempo non ci sono grosse emozioni, ma nella ripresa i satanelli riescono ad imprimere il loro gioco, arrivando alla vittoria con due gol di ottima fattura. Il gol foggiano arriva al 53’ per opera di Garattoni, dopo una giocata incredibile di Peralta, che con un sombrero cerca di superare Fumagalli, ma il numero uno ribatte il tiro, sulla ribattuta arriva Garattoni che segna. La reazione della Viterbese è immediata, e dopo appena cinque minuti arriva il pareggio: Il gol nasce dal neoentrato Pavlev che serve Mungo, il quale esegue una giocata di esterno su Marotta che, anticipa Nobile col sinistro, il suo tiro a giro mette si infila sotto la traversa. Al 78′ Fumagalli si supera nel neutralizzare il tiro di Ogunseye. Poco dopo Di Pasquale mette dentro da due passi a porta vuota, dopo che il portiere della Viterbese si era opposto alla grande su Vuthaj. Nel finale molto attive le due squadre: il Foggia, si difende e porta a casa tre punti importanti per allontanarsi dalla zona calda. La palma del migliore per squadra, spetta sicuramente ai due portiere, poiché nell’arco dell’incontro hanno sfoderato delle bellissime parate, evitando altri gol. I satanelli sono alla seconda vittoria consecutiva, e con Gallo sono davvero un altro Foggia. La Viterbese rimane sempre fuori dall’area play-off, anche se con un distacco di soli tre punti.
AUDACE CERIGNOLA – TURRIS 2 – 1
Alla Turris il cambio della panchina con Di Michele al posto di Padalino non ha portato quella ventata nuova, che i tifosi corallini attendevano, di gioco e di risultato. Il 2 a 1 per la squadra di Pazienza conferma che i pugliesi sono in ripresa, dopo due sconfitte consecutive. La Turris, con il nuovo tecnico, dovrà lavorare per raggiungere un soddisfacente gioco collettivo, infatti, l’undici campano ha avuto difficoltà nel gioco offensivo, e per quasi un tempo, se escludiamo il rigore assegnato e poi trasformato da Maniero, non è riuscita a superare la linea difensiva casalinga. Inizia la partita, e subito dopo mezzo minuto il Cerignola passa in vantaggio con Malcore. L’attaccante ex Pergolettese dal limite dell’area lascia partire una bordata di destro che sorprende Perina. Risponde subito la Turris con Leonetti che lascia partire una staffilata ma trova Saracco sulla traiettoria, e para. Al 17’ un traversone in area non trova pronto D’Andrea per il tap-in vincente. L’attaccante ex Salernitana si mette in evidenza dopo pochi minuti con un tiro che sfiora il palo. Al 31’ i padroni di casa potrebbero raddoppiare con Allegrini, che conclude fuori di poco sugli sviluppi di un corner. Al 35’ rigore assegnato alla Turris per fallo di mano in area di D’Andrea. Dal dischetto Maniero ristabilisce l’equilibrio in campo. Nei 15’ rimanenti, un’azione degna di nota con D’Andrea che cerca di superare il suo diretto avversario per trovarsi vis a vis con il portiere, ma non gli riesce. Nella ripresa la squadra di casa trova subito il vantaggio con Tascone che fredda il portiere, riportando la sua squadra in vantaggio con un perfetto tiro interno collo-piede. Al 62’ Neglia manda alto sopra la traversa. Al 71’ Achik prende il palo, poi l’attaccante marocchino ci riprova al 74’ ma il portiere si supera e neutralizza il tiro. All’80’ Acquadro per la Turris colpisce il palo. All’85’ ancora Achik pericoloso in contropiede. Finisce l’incontro con la vittoria del Cerignola che rientra nei play-off con quindici punti. La Turris resta all’undicesimo posto con quattrodici punti.
AVELLINO – CATANZARO 2 – 2
Avvio scioccante per l’Avellino contro il Catanzaro. I calabresi in nove minuti conducono per due reti a zero, grazie a Sounas e Biasci. I ragazzi di Vivarini per tutto il primo tempo controllano partita e gioco, con l’Avellino in balia dell’avversario. La squadra irpina si sveglia nel secondo tempo, e dopi i cambi effettuati da Rastelli si vede un’altra squadra, incline al gioco ed incomincia a riaprire la partita con il gol di Gambale, e poi con Kanoute a conquistare con pieno merito il pareggio. Nel recupero finale Iemmolo potrebbe segnare il rigore assegnato dall’arbitro, ma l’estremo difensore avellinese salva il risultato.
Inizia la partita, e al 3’ il Catanzaro prende il palo con Biasci che supera il portiere in uscita, ma la palla si stampa sul palo. Passa solo un minuto e la squadra ospite passa in vantaggio con Sounas che con un bel tiro inganna Pane che resta immobile, con la palla diretta in rete. Il pallino del gioco è sempre del Catanzaro che al 9’ raddoppia con Biasci: palla a Sounas che tira in porta, respinge il portiere, si ripete la stessa scena, poi la palla finisce a Biasci che non ha difficoltà a mette in rete.
Sempre gli ospiti in avanti al 10’ con Verna che impegna in una respinta Pane. Al 31’ l’Avellino per la prima volta si affaccia nell’aria avversaria con Morano che servito da Franco prova con un diagonale, il tiro viene deviato in corner. Al 46’ l’arbitro fischia la fine del primo tempo.
Nella ripresa, Rastelli opera due cambi, vanno anzitempo negli spogliatoi Aya e Franco per far posto a Moretti e Matera. Al 54’ l’Avellino prende quota a va vicino al gol con Moretti che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, di testa sfiora il palo alla destra del portiere. Al 57’ ancora Avellino con Russo che conclude l’azione, sotto porta avversaria, con un tiro che va all’esterno della rete. Dopo vari tentativi i biancoverdi vanno in gol al 60’ Gambale che di testa mette alle spalle di Fulignate, su perfetto cross di Russo. L’Avellino sale in cattedra, e al 63’ potrebbe addirittura pareggiare se Gambale non fosse stato meno egoista, infatti, non passa la palla a due compagni completamente liberi, ma tira direttamente in porta, il portiere manda in angolo. Al 70’ Kanoute in spaccata manca di poco la porta, il passaggio era di Tito. All’81’ ancora l’attaccante senegalese in avanti, ma stavolta centra la porta, riportando l’Avellino in parità. Il gol nasce da un traversone di Tito, un difensore avversario tocca quel tanto per mandare la palla a Kanoute che manda la sfera in rete sul secondo palo. Delirio in tribuna tra i tifosi avellinesi.
MONOPOLI – MESSINA 2 – 0
Il Monopoli pur non disputando un’ottima gara riesce a superare il Messina di Gaetano Auteri con due gol, uno per tempo, che sono più che altro due disattenzioni difensive. La squadra siciliana conferma la loro tendenza negativa fuori dalle mura amiche. Con la sconfitta il Messina ritorna all’ultimo posto in classifica. Buon inizio invece, per il nuovo tecnico Pancaro del Monopoli.
Inizia la partita, e dopo 13’ il Monopoli si rende pericoloso con Montini con il suo colpo di testa che finisce di poco a lato. Un minuto dopo Lewandowski si supera parando un tiro da calcio d’angolo di Starita. Il Messina risponde con Mallamo che non riesce a concludere da ottima posizione, subito dopo Catania impegna il portiere. Al 26’ i padroni di casa passano in vantaggio con De Risio che mette in rete indisturbato di testa, su corner battuto da Viteritti. Nei minuti finali della prima parte della partita, il Messina tenta la via della rete, ma ne Catania e neppure Angileri riescono nell’intento.
Nella ripresa il Messina sfiora il pareggio sempre con Catania, la cui conclusione termina fuori per una questione di centimetri. Anche Balde qualche minuto dopo sfiora il palo. Poi una girata al volo di Piccinni va fuori di poco. I siciliani nella parte finale vanno in avanti alla ricerca del gol del pareggio, ma rischiano in contropiede. In pieno recupero il Messina incassa il secondo gol con Fella che approfitta di un impreciso rinvio del portiere.
GELBISON – FIDELIS ANDRIA 0 – 0
La Fidelis Andria conquista un punto prezioso a Pagani contro la Gelbison, raggiunge quota sette punti, agganciando all’ultimo posto Messina e AZ Picerno. Il tecnico pugliese Cudini manda in campo la squadra con il modulo tattico 3-5-2 e con molti cambiamenti in formazione. Il primo tempo per oltre venti minuti giocano a studiarsi, senza che nessuno delle due squadre cerchi l’affondo per il gol. Quasi nulle le occasioni da rete, e partita priva di emozioni. Si chiude la prima frazione di gioco all’insegna di non farsi del male, in attesa di un secondo tempo migliore sotto l’aspetto del gioco. La Gelbison è in classifica in una posizione invidiabile, e non ha l’assillo di dover vincere a tutti i costi, mentre all’Andria un punto in campo esterno le farebbe comodo per far muove la classifica non proprio confortante. Nella ripresa le due squadre entrano con un piglio differente, pronti a giocare per il gol. Ci prova subito la Fidelis al 48’ con un colpo di testa di Fabriani, ma il tiro va a lato. Al 50’ Urso con un tiro potente prova i riflessi del portiere D’Agostino che manda in corner. Al 52’ la Gelbison ha una buona occasione da rete, ma Fornito in semirovesciata trova Vandelli attento, e blocca il tiro. Nei tempi supplementari De Sena, su passaggio di Kyeremateng, si trova solo davanti al portiere Vandelli che salva il risultato, bloccando l’azione pericolosa. Dopo cinque minuti, termina la partita. Un punto buono senza forzare per la Gelbison che incrementa già l’ottima classifica, mente per la Fidelis Andria un punto che la porta nell’ultimo posto in classifica ma assieme ad altre due squadre. Il margine di tempo per risollevarsi è abbastanza ampio, pertanto c’è modo di correggere alcune carenze tecnico-tattiche da qui alla fine del campionato.
CROTONE – AZ PICERNO 1 – 0
Il Crotone batte per 1 a 0 il Picerno ed è il terzo successo consecutivo, ad un solo punto dal Catanzaro, visto che ad Avellino ha pareggiato.
Inizia la gara con il Crotone subito in avanti con il tiro di Tribuzzi, ma la palla va fuori. Un’altra occasione per i calabresi con Gomez, che ricevuto da Tribuzzi, tira fuori. Risponde il Picerno che conclude con Esposito, palla sull’esterno della rete. Punizione calciata da Pitarresi con palla fuori dallo specchio della porta. L’attaccante del Crotone Chirico’ cerca qualche assolo in avanti, ma la punta del Crotone viene quasi sempre raddoppiata, e manca il tiro in porta. Il gol arriva su rigore per fallo in area all’attaccante del Crotone per opera di Pitarresi. Dagli undici metri si presenta Gomez che realizza e porta in vantaggio la sua squadra. Risponde subito il Picerno con un tiro di Diop respinto, poi ancora con Kouda ma il suo tiro finisce fuori. Molti traversoni in area del Crotone vengono neutralizzati dal portiere. Si affievoliscono le emozioni, e si giunge al 45’ senza che cambi qualcosa dal rigore di Chirico’.
Nella ripresa l’offensiva del Crotone viene affidata al solito Chirico’ che cerca di dialogare con il compagno Kargbo ma le chiusure tempestive della difesa ospite, bloccano ogni velleità avversaria. Il Crotone gioca in dieci uomini per l’espulsione di Cuomo.
Il Picerno tenta la via della rete ma in una azione offensiva che poteva concludersi con in rete, trova l’esperto giocatore Mogos che salva il risultato. Tre punti importanti per il Crotone, in vista del derby di domenica prossima al Ceravolo. Una vittoria potrebbe significare per il Crotone il comando da solo in vetta alla classifica.
JUVE STABIA – PESCARA 1- 2
Il Pescara espugna il Menti di Castellammare di Stabia, e recupera due punti sul Catanzaro che ha impattato al Partenio di Avellino. Partono bene i padroni di casa mettendo al 4’ la rete del vantaggio con Maselli che con una triangolazione di destro spara in porta e buca Plizzari. Continua così ancora per 10’ minuti la squadra di Colucci, dopo si sveglia il Pescara e sono dolori per le vespe. Kolaj si vede parare un tiro da Barosi, Milani prima sbaglia da due passi, poi si fa perdonare al 24’ con un bellissimo lancio per Cuppone, che regala un assist delizioso a Lescano che mette in rete. Il Pescara raggiunto il pareggio cerca il gol per ribaltare il risultato ed avvicinare la testa della classifica. Gyabuaa sbaglia clamorosamente sotto porta, e poi nell’azione seguente nell’ultimo passaggio. Nei minuti di recupero della prima frazione di gioco, la Juve Stabia si fa minacciosa, Mignarelli con un tiro potente al volo spaventa Plizzari che manda in corner. Sugli sviluppi del corner Vimercati prende la parte alta della traversa. Finiscono i primi 45’.
Nella ripresa parte ancora bene lo Stabia che ha due buone chances con Cuppone e Lescano. Poi Colombo effettua alcuni cambi per dare nuova forza fisica alla squadra con Kraja e Aloi. La seconda rete, quella dei tre punti, arriva dalla collaborazione del sempre presente Mora per Milani che a sua volta Cuppone di petto mette in rete. Verso la fine Silipo viene graziato dall’arbitro per un fallo da rosso su Milani, solo cartellino giallo. Gestisce bene il Pescara i minuti finali, e porta a casa tre punti d’oro.
POTENZA – VIRTUS FRANCAVILLA 2 – 2
La Virtus Francavilla non riesce a portare a casa una vittoria che alla fine ci poteva stare per quello che ha fatto vedere in campo. La squadra di Calabro veniva da una sconfitta interna contro l’Avellino, pertanto aveva bisogno di punti, e dimostrare che anche in trasferta può raccogliere punti con un gioco ottimizzato alla ricerca del gioco e del gol. Ad aprire le marcature è stato il Potenza al 5’ con Caturano con un colpo di testa vincente. Al 13’ il Potenza sfiora il raddoppio con Di Grazia con un tiro a giro, palla di poco alta sopra la traversa. Al 25’ la Virtus potrebbe pareggiare, dopo una serpentina di Cisco che tira di precisione, il suo tiro trova un Gasperini attento e reattivo. Poi c’è la rimonta della squadra pugliese, con il primo gol ottenuto su rigore, e trasformato da Patierno al 30’, concesso per un braccio in area di Leggittimo su tiro di Pierno. Al 32’ corner di Maiorino, insacca di testa Murilo, mettendo alle spalle del portiere. Nella ripresa la Virtus cerca la terza rete per chiudere l’incontro ma il Potenza riesce a contenere bene gli avversari. Al 50’ punizione alta di Emmausso. Al 60’ Talia manca l’appuntamento con un gol facile. Al 62’ Maiorino sfiora il raddoppio. Al 74’ arriva la rete del pareggio per opera di Caturano che trova la doppietta personale. All’85’ Villa trova la rete del 3 a 2 ma il gioco era stato interrotto pochi istanti prima che la palla finisse in rete. Finisce la gara con due reti per parte. Sicuramente i biancoazzurri meritavano di più, visto che hanno dominato per lunghi tratti la gara, e con numerose occasioni da rete create. Il Potenza ottiene il pareggio perché ci ha creduto, lottando fino alla fine.