Nella 13^ giornata del campionato di serie C Crotone e Pescara tengono il passo della capolista Catanzaro. Turno positivo per le lucane: prima vittoria del Potenza con il tecnico Raffaele in panchina grazie al successo per 3-0 sul Latina e pareggio importante del Picerno a Cerignola, con la vittoria che sfuma solo nel terzo minuto di recupero. Di seguito il report sulle gare disputate a cura di Pippo Franzò
GELBISON – TURRIS 1 – 0
La Gelbison torna alla vittoria nel derby contro la Turris, dopo tre giornate. Nella prima parte della gara non si sono avute grosse emozioni, tali da essere menzionate nel taccuino. Nella seconda frazione di gioco i padroni di casa sono andati alla ricerca del gol, e dopo un paio di occasioni sprecati, al 59’ arriva la rete dell’attaccante napoletano De Sena, che servito da Uliano sulla fascia sinistra, tutto solo, batte l’estremo difensore corallino. La Turris tenta l’affondo per ristabilire il risultato, ma non riesce a superare D’Agostino fino alla fine dell’incontro. Tre punti importanti per la squadra di De Sanzo che la fanno decollare alle spalle delle big. Per la Turris un’altra sconfitta in trasferta.
Cronaca della partita: Al 3’ subito in avanti i padroni di casa con un colpo di testa di Citarella che finisce fuori. All’8’ buona occasione di Manzi su punizione di Ardizzone, ma l’arbitro vede un fuorigioco. La partita stenta a decollare, ma il gioco a centrocampo non trova sbocchi offensivi da entrambe le parti. Al 14’ punizione per la Turris per fallo su Leonetti, al limite dell’area; si incarica del tiro lo stesso attraccante barese, ma manda alta la palla sopra la traversa. Al 20’ ancora Leonetti che spreca da buona posizione. Al 29’ ancora la Turris potrebbe passare in vantaggio, ma ancora l’ex Matelica a sprecare da pochi passi, anche se era stato fermato da un off-side. Al 36’ Kyeremateng tenta un tiro dalla lunga distanza, palla fuori bersaglio. Al 42’ la Turris si fa vedere in avanti, e per poco non va a segno con Ardizzone. Al 45’ Nunziante spreca da ottima posizione. Dopo un minuto di recupero si chiudono le ostilità del primo tempo. Nella ripresa al 49’ la Gelbison ci prova a passare in vantaggio, ma il tiro di De Sena termina fuori. Pressano i ragazzi di De Sanzo, mentre la Turris senza idee non riesce a frenare i rossoblù. Al 54’ Loreto sfiora il gol; non riesce il suo tap-in vincente su respinta di Perina. Al 59’ arriva meritatamente la rete del vantaggio della Gelbison per opera di De Sena: l’azione parte da Uliano che supera Ardizzone e porge a De Sena, che in perfetta solitudine batte inesorabilmente Perina. Passa un solo minuto ed è ancora l’attaccante italo-ghanese che per poco un segna il 2 a 0. La reazione della Turris è troppo confusa, e non produce niente di buono. Al 77’ Gilli prova i riflessi di Perina che para. All’84’ cambiano alcuni giocatori entrambe le squadre, e la Turris si propone in campo con un modulo tattico più offensivo: 4-2-4 per cercare di superare la linea offensiva dei cilentani. Nulla da fare nonostante i quattro minuti di recupero.
MONOPOLI – FOGGIA 0 – 2
Il Foggia espugna il campo del Monopoli con un gol per tempo, e raggiunge il quinto posto in classifica. Un risultato ineccepibile vista la bella prestazione dei rossoneri che hanno quasi sempre dominato ed hanno retto bene agli attacchi del Monopoli. Per la formazione di Gallo è il sesto risultato utile consecutivo con quattordici punti conquistati nelle ultime sei gare.
Inizia la partita con il tecnico foggiano che deve rinunciare a Costa e Nicolao, e in avanti preferisce Peralta ad Ogunseye. La gara inizia con il Monopoli in avanti, ma viene fermato dall’arbitro per off-side. Stessa sorte per il Foggia dopo qualche minuto: Vuthaj viene “pescato” in fuori gioco. Al 14’ gli ospiti potrebbero passare in vantaggio, ma l’arbitro sorvola su un rigore, ai più apparso sacrosanto, su un intervento falloso del portiere del Monopoli sull’attaccante albanese, solo un cartellino giallo. Passa un minuto ed arriva il gol degli ospiti che porta la firma di Di Pasquale: punizione di Petermann, la sfera sbatte sulla barriera e finisce sui piedi del difensore che mette in rete. Ancora il Foggia in avanti che sfiora il raddoppio sempre con il centrocampista ex Cesena, che con un tiro forte dalla distanza centra il palo. Al 40’ Peralta tira un diagonale che va fuori di poco. Il Monopoli reagisce con Viteritti e Montini che in due occasioni vanno vicino al gol. Nella ripresa i biancoverdi accennano ad un forcing ma senza impensierire la difesa ospite. Viteritti prova a sfondare ma Nobile salva. Al 74’ Vettorel prova a sorprende il portiere con un pallonetto, palla sul fondo. Il Monopoli prova sfondare con Simeri. che dalla distanza cerca di sorprendere Nobile, ma è bravo a chiudere lo specchio della porta. All’81’ il Foggia va a segno con Vuthaj che di testa infila il portiere di casa. Il Monopoli si lancia in avanti per cercare di riaprire la partita con Simeri e Fella, ma un Nobile super riesce a troncare l’ambizione dei due giocatori. Dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine delle ostilità.
MONTEROSI TUSCIA – CATANZARO 0 – 1
Il Catanzaro nonostante una formazione rabbracciata, con cinque giocatori squalificati, riesce a vincere, anche se di stretta misura con un gol di Fazio, al rientro dopo cinque mesi. Inizia la partita con il gioco che si blocca a centrocampo. Al 20’ il primo tiro verso la porta è di Santarpia ma la palla termina alta. Al 23’ Vivarini è costretto a sostituire Cianci per infortunio con Bombagi. Al 27’ incursione di Sounas che procura un calcio d’angolo. Al 38’ Bombagi di testa impegna Alia. Al 46’ Curcio tenta ripetutamente due volte il tiro in porta, ma Alia si supera. Nella ripresa parte bene il Catanzaro ed al 54’ sblocca il risultato con Fazio che riprende di testa un’incornata di Scognamillo che supera Alia. La formazione calabrese controlla la gara senza affanno, anzi il tecnico da respiro ad alcuni giocatori sostituendoli. Il Monterosi Tuscia cerca di penetrare nell’attenta difesa ospite, senza mai riuscirvi. Nei minuti finali il risultato non cambia e il Catanzaro conquista tre punti importanti che gli permettono di restare in vetta alla classifica da solo.
POTENZA – LATINA 3 – 0
Il Potenza travolge il Latina con un rotondo e convincente 3 a 0. I gol sono arrivati al 12’ con Girasole che devia alle spalle di Cardinale. La seconda rete nei minuti di recupero del primo tempo con un autogol di Andrea Esposito che colpisce male la sfera e beffa il suo portiere Cardinale. Nella ripresa al 66’ il solito Caturano sigla lo 3 a 0 finale. La gara: Il Latina era privo di alcuni giocatori importanti, ma nonostante tutto aveva iniziato bene la partita con A. Esposito che di testa manda di poco sul fondo. Il Potenza al 12’ trova la prima rete con Girasole che sblocca il risultato. Su calcio piazzato l’ex Trapani è bravo ad anticipare di testa alcuni difensori avversari, e mettere in rete. La partita va avanti con un gioco molto spezzettato, e con falli continui da entrambe le squadre. Al 45’ un tiro di Ricciardi viene deviato in corner da Gasperini. Subito dopo il secondo gol del Potenza su autogol di Andrea Esposito che sbaglia il retropassaggio ingannando il portiere, con la palla che va in rete. Nella ripresa parte bene il Latina con una bella rovesciata Fabrizi che impegna Gasperini. Subito dopo ancora in evidenza l’estremo difensore del Potenza che sventa con una grande parata un colpo di testa di Giorgini. Al 66’ arriva la terza rete dei padroni di casa con Caturano con un’azione di eccellente fattura. Nel finale di gara il Latina cambia tre uomini, ma non ci sono più emozioni fino al triplice fischio finale del signor Giaccaglia di Jesi.
TARANTO – VITERBESE 2 – 1
Il Taranto ottiene una vittoria pesantissima dopo due sconfitte consecutive, proprio contro una diretta concorrente per la salvezza. Le reti per gli ionici sono di Antonini al 15’ e Diaby al 77’, mentre la rete del pareggio momentaneo per gli ospiti è siglata da Andreis al 68’.
La gara entra nel vivo dopo 7’ con un’azione degna di nota, con il difensore Manetta che respinge il tiro di Polidori, recupera Andreis che davanti alla porta colpisce la traversa. Dal gol mancato della Viterbese si passa dal gol mancato al gol subito. Il Taranto al 15’ passa in vantaggio con Antonini che di testa, su punizione battuta da Labriola, batte Fumagalli. Sulle ali dell’entusiasmo il Taranto macina gioco, e cerca la seconda rete con Guida che al 33’ che dalla distanza prova a sorprende Fumagalli, tiro parato. Al 40’ la Viterbese potrebbe pareggiare se di mezzo non ci si fosse messa la traversa su tiro di Volpicelli che viene deviato dalla barriera per poi scheggiare la parte superiore del palo. Con quest’azione finisce la prima parte della gara. Nella ripresa la Viterbese cerca di proiettarsi in avanti alla ricerca del pareggio, che arriva al 68’ con Andreis che batte Loliva, dopo un tiro di Rodio sul secondo palo. Il Taranto mai domo, inizia a costruire gioco sulla trequarti, fino ad arrivare al 77’ con il gol del 2 a 1 realizzato da Diaby. L’azione si snoda da Mastromonaco che mette dentro per Diaby che in mezza girata buca Fumagalli. La Viterbese tenta la via del gol con disperazione, e all’82’ da fuori area Rodio spara in porta, ma Loliva manda in corner. In pieno recupero i gialloblù sfiorano il pareggio con il colpo di testa di Polidori ma la palla va fuori di un soffio. Al sesto minuto di recupero l’arbitro dice stop all’incontro. Il Taranto ottiene tre punti pesantissimi.
PESCARA – MESSINA 1 – 0
Il Pescara vince sul Messina con il minimo scarto, dopo una gara non certo trascendentale, ma alla fine con un gol del giovane Vergani porta a casa tre punti d’oro che gli permettono di stare con il fiato sul collo alla capolista Catanzaro. Il tecnico Colombo sceglie il turnover ma la manovra degli abruzzesi ne risente in fase di gioco. Comunque, il gol arriva dal giovane Vergani scuola Inter al 32’ che procura alla fine tre punti importanti per stare sulla scia dei giallorossi calabresi. Il Messina ha reso dura la vita ai biancoazzurri, ma alla fine ha dovuto cedere i tre punti alla squadra che ha provato con convinzione la via del gol.
La gara inizia tra Pescara e Messina, guidata dell’ex Gaetano Auteri, con il modulo tattico a specchio. Al 10’ subito emozioni per il Pescara che fallisce una doppia occasione da rete. Cuppone si propone in uno slalom che supera diversi avversari per poi lasciare partire un potente tiro che viene respinto con difficoltà dall’estremo difensore ospite, la palla arriva a Desogus che tira alto, rinunciando allo stop e tirare con calma in porta, visto che il portiere non era tra i pali. Al 14’ tiro cross di Desogus con palla di poco fuori. Al 32’ arriva il gol del Pescara con il giovane Vergani che tocca la sfera, su assist di Cancellotti, mandando in rete. Al 38’ esce Camilleri per infortunio ed entra Trasciani. Al 41’ Lewandowsky blocca un tiro di Kraja. Dopo due minuti di extra-time finisce il primo tempo con i padroni di casa in vantaggio. Inizia il secondo tempo con Mora in campo al posto di Gyabuaa che era ammonito. Al 54’ scambio Vergani-Cuppone, ma il tiro finisce nelle braccia del portiere messinese. Al 60’ il Messina prova con un tiro da fuori area di Catania, para Plizzari. Al 63’ il Pescara sciupa il raddoppio con Kraya che da posizione favorevole manda fuori di pochissimo. Al 65’ ancora azione da rete per il Pescara con Cuppone, che tira forte su Lewandowsky, il portiere non trattiene e la palla rotola verso la porta, un difensore spazza l’area. Al 68’ il Messina ci prova con Balde che supera Crescenzi e tira in corsa con Plizzari che blocca in due tempi. Al 78’ Kolaj tira una staffilata in porta, Lewandowsky riesce a bloccare la palla sulla linea. Dopo quattro minuti dopo i tempi regolamentari finisce la partita. Vince il Pescara contro un Messina duro a morire. Il Pescara continua la sua marcia di inseguimento in vetta alla classifica, mentre il Messina da domani dovrà pensare alla prossima gara contro il Potenza.
AVELLINO – GIUGLIANO 0 – 1
L’Avellino giocava in casa senza pubblico, dopo i disordini tra opposte tifoserie della gara di Foggia, e perdono in casa contro il Giugliano. Al Partenio-Lombardi, basta il gol di Gladestony per dare agli avversari la vittoria nel derby. Si tratta della prima sconfitta casalinga per i biancoverdi, la sesta del campionato. L’Avellino ha avuto più di un’occasione da gol per sbloccare l’incontro. Il portiere del Giugliano, si è opposto alla grande sui tiri di Rizzo, Russo e Cardinale. Prima sconfitta del tecnico Rastelli sulla panchina dei lupi.
La gara inizia con le due squadre che si studiano, senza tentare particolari affondi. Al 14’ Gladestony tenta il tiro da oltre venticinque metri, Pane è attento e para in due tempi. Al 16’ calcio di punizione di Russo, deviazione in porta di Ceccarelli ma Sassi para. Al 38’ al terzo tiro consecutivo dalla bandierina di Tito, stacca Geretto, palla in presa alta senza problemi per Sassi. Al 40’ ancora l’Avellino in avanti con Ceccarelli che in area cerca il tiro in diagonale vincente, ma ancora una volta il portiere ospite si allunga e blocca la palla. Al 44’ ammonito De Rosa, al 47’ si chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa al 52’ Ceccarelli tira con poca convinzione, il portiere para. L’Avellino prova ad imbastire trame di gioco, ma non riesce a chiudere. Al 57’ Rastelli effettua il doppio cambio, escono Franco e Cesarini ed entrano Mocovschi e Matera. Al 60’ ancora una deviazione miracolosa di Sassi su tiro potente di Rizzo. Al 67’ il Giugliano va in gol alla prima opportunità da rete. Oyewale soffia la palla a Rizzo che la mette in area per Gladestony che di piatto batte Pane. La reazione dell’Avellino al 70’ prova con Russo, ma ancora una volta Sassi si supera e salva la rete dalla capitolazione. Al 79’ mister Rastelli si fa ammonire, e all’80’ Felippe manda la palla sopra la traversa. Ancora cambi per l’Avellino, poi i quattro minuti di recupero, e al 91’ la punizione di Murano arriva tra le braccia del portiere senza problemi. Finisce la gara con la vittoria a sorpresa del Giugliano, mentre per l’Avellino una gara stregata che costringe i ragazzi di Rastelli a restare ancora nella zona a rischio della classifica.
CROTONE – FIDELIS ANDRIA 2 –
La Fidelis Andria pur giocando bene torna a casa con una sconfitta, subendo il ritorno del Crotone nel secondo tempo. La prima parte della gara è senza dubbio giocata meglio dagli ospiti, e nella ripresa sfiorano il gol in due occasioni in cui l’ex Dini si supera.
Parte ben il Crotone che già al 4’ sfiora il vantaggio con Chiricò che calcia dal limite dell’area con il pallone a lato di poco. Al primo vero affondo è la squadra ospite a sbloccare il risultato al 13’ con Bolsius che superato un avversario tira da fuori area, la sfera prende una traiettoria diversa grazie ad una deviazione, e finisce in rete. Secondo gol consecutivo dell’attaccante olandese. Al 15’ ancora l’attaccante tira dalla distanza, Vandelli blocca. Al 28’ ancora vicino al gol i padroni di casa, poi al 32’ è la Fidelis Andria a rendersi pericolosa su punizione di Pavone, fuori di poco. Al 39’ Petriccione tira di prima intenzione, ma Vandelli respinge. Al 42’ una punizione di Chiricò viene bloccata dal portiere. Nella ripresa sbaglio colossale di Biolsius che sciupa l’opportunità della doppietta facendosi respingere un tiro da Dini da pochi passi dalla porta. Occasione per il Crotone al 52’ con Tumminello che non riesce a deviare la in porta da pochi passi. Al 58’ il Crotone va in gol con Pannitteri che colpisce a porta vuota ed è il pareggio. La Fidelis sfiora nuovamente il vantaggio al 70’ con Orfei che solo davanti a Dini si fa murare il tiro da pochi passi. Passano quattro minuti e i calabresi completano la rimonta con un rigore assegnato per un fallo subito in area. Dal dischetto tira Gomez e segna nonostante il portiere intuisca la traiettoria. All’88’ i rossoblù potrebbero portare a tre le reti, ma Petriccione si fa respingere il tiro da distanza ravvicinata da Vandelli. Il Crotone controlla con affanno le sfuriate finali della Fidelis, ma alla fine porta in porto una vittoria importante, e resta al terzo posto in classifica, mentre la Fidelis Andria rimane all’ultimo posto in classifica.
JUVE STABIA – VIRTUS FRANCAVILLA 2 – 0
La Juve Stabia con una doppietta di D’Agostino nel primo tempo stende la Virtus Francavilla di Calabro. Nel finale del primo tempo gli ospiti restano in dieci per l’espulsione di Maiorino.
La partita inizia con le vespe in avanti con Pandolfi che dopo una sgroppata, entra in area ma non inquadra la porta e manda fuori. Al 12’ il Francavilla si propone in avanti con Maiorino, ma il portiere blocca la sfera. Al 17’ i padroni di casa passano in vantaggio con un bellissimo colpo di tacco di D’Agostino su passaggio di Pandolfi. Al 25’ il giocatore autore del gol, scuola Napoli, serve Santos in ottima posizione, il suo tiro è alto. Al 35’ ancora una buona occasione per segnare la seconda rete, viene sciupata da Pandolfi, servito ad hoc in area da D’Agostino, che si fa ipnotizzare dal portiere Avella che allontana il pericolo. Passano tre minuti ed è sempre Pandolfi a rendersi pericoloso ma il suo tiro finisce sull’esterno della rete. Al 40’ arriva la doppietta di D’Agostino che dalla trequarti controlla il pallone e di destro mette nell’angolo destro della porta. Al 43’ si vede la Virtus in avanti con il difensore Idda che in area avversaria non inquadra lo specchio della porta, e manda fuori di pochissimo. Nella ripresa al 60’ Santos prova a sorprendere il portiere dalla distanza, palla a lato di un soffio. Al 67’ ripartono i pugliesi con Patierno che colpisce debolmente di testa da distanza ravvicinata, la palla prende la traversa. Al 73’ traversa per il Francavilla direttamente su punizione. Al 79’ tira Patierno ma la palla va sul fondo. Si va avanti con le vespe che controllano la gara, e il Francavilla che non riesce a spingere. Dopo quattro minuti di recupero si chiude la partita con il successo convincente della Juve Stabia, mentre per la Virtus Francavilla settima partita senza vittoria, fermi in classifica a tredici punti.
AUDACE CERIGNOLA – AZ PICERNO 1 – 1
Finisce 1 a 1 tra il Cerignola ed il Picerno. Segna per primo il Picerno con Esposito al 26’, poi nei titoli di coda riesce ad afferrare il pareggio il Cerignola con il fantasista Achik. Un vero peccato per il Picerno farsi sfuggire nei minuti di recupero la vittoria che sembrava a portata di mano. Per il Cerignola un punto che da’ continuità in attesa tra sette giorni di disputare il derby, molto sentito, contro il Foggia. Il Picerno sin dalle prime battute ha provato a mettere in difficoltà i padroni di casa. Modulo tattico 4-3-3- per il Cerignola, che rispetto alle ultime uscite modifica qualcosa. Il Picerno si presenta con il 4-3-2-1.
Inizia la partita, e dopo una fase di studio, è del Cerignola il primo tiro in porta. Al 18’ duetto tra Achik e Malcore che smarca D’Ausilio, tira a giro, devia Ferrani in corner. Al 24’ ancora il Cerignola che ci prova con Malcore ma il tiro è debole, il portiere respinge di piede. Al suo primo affondo in area avversaria il Picerno passa in vantaggio: azione manovrata con palla che finisce ad Esposito che beffa Sarocco con un’autentica prodezza. La risposta del Cerignola sta tutta nel colpo di testa di Blondett che termina di poco a lato. Sul finire del primo tempo gli ospiti trovano sulla loro strada un Sarocco super che evita, con un doppio intervento miracoloso il secondo gol. Nella ripresa Longo si cautela in difesa e passa al 5-3-2. La gara va avanti con episodi isolati che non portano al gol. Il Picerno cerca di imbrigliare la manovra degli ofantini, ma al 91’ il Picerno ha l’occasione per chiudere la partita, il tiro di D’Angelo sfiora il palo. La legge del calcio è inesorabile: dal gol mancato al gol subito. Al 93’ cross di Blondett in area, con palla che arriva ad Achik che con un diagonale millimetrico batte Crespi. Alla fine, un punto preso per i capelli da parte del Cerignola che muove la classifica.