Nella 28^ giornata del campionato di serie C il Bari espugna il campo della Juve Stabia e tiene il passo dell’Avellino, che conquista una vittoria pesantissima al Ceravolo contro i padroni di casa del Catanzaro e difende il secondo posto con un punto di vantaggio sui galletti. Per la Ternana turno di riposo forzato a causa dei contagi da Coronavirus che hanno coinvolto la Cavese, gara rinviata a data da destinarsi. Sorride il Potenza, che vince per 2-1 la gara interna con la Turris. Di seguito il report sulle gare a cura di Pippo Franzò.
POTENZA – TURRIS 2 – 1 (giocata martedì)
Il Potenza ottiene una meritata vittoria sulla Turris per 2 a 1, e conquista tre punti importanti per la salvezza. Per la Turris, che non riesce ad uscire dalla crisi di risultati, questa sconfitta deve essere metabolizzata nel più breve tempo possibile, e ritornare a fare risultati per allontanarsi dalla zona a rischio play-out. Il Potenza poteva chiudere prima l’incontro ma i due pali presi dall’attaccante francese Allan Baclet ne hanno frenato il cammino nel primo tempo. Nella ripresa il Potenza ha chiuso la gara con le reti dell’esperto Baclet, e del giovanissimo Sandri. Solo nel finale di gara la Turris ha messo a segno la rete della bandiera con Romano. I corallini restano fermi a trentuno punti, mentre il Potenza va a ventiquattro punti.
Le reti: Al 36’ il Potenza passa in vantaggio, grazie ad un rigore assegnato dall’arbitro per fallo in area di D’Ignazio su Coccia. Dal dischetto tira Baclet che segna. La seconda rete, sempre per la squadra di Gallo, la mette a segno Mattia Sandri, centrocampista scuola Torino, dopo una triangolazione con Salvemini e Di Livio. La rete per la Turris la mette a segno a cinque minuti dalla fine regolamentare, il centrocampista Romano che su cross da calcio d’angolo colpisce bene di testa, e manda alle spalle di Marcone.
JUVE STABIA – BARI 0 – 2
Il Bari vince in casa della Juve Stabia e sfata un tabù che durava tanto quanto è la storia del Bari calcio. Partita per molto tratti equilibrata, anche se poteva cambiare direzione il risultato finale se il tiro di Vallocchia, dopo poco la mezzora, non si fosse stampato sul palo ma entrava in rete. I due gol del Bari portano la firma di Marras che con due prodezze personali chiude l’incontro che li ha visti sempre superiori nel gioco e nella determinazione rispetto all’antagonista gialloblù. Il tecnico del Bari è riuscito a rendere la difesa più compatta passando a quattro, e mettendo come unica punta il solo Cianci, che fa reparto da solo. Antenucci come suggeritore, mentre Marras a spaziare sulla tre quarti, riuscendo ad inventarsi gol ed ottime geometrie di gioco. Un Bari rigenerato che può ingaggiare alla pari la sfida con l’Avellino per il secondo posto. La squadra di Padalino pur non sfigurando con l’avversario come gioco non è riuscita a tenere il passo del Bari, squadra decisamente con un tasso tecnico superiore, come dimostrano le ultime gare sotto la guida tecnica di Carrera.
La partita: Parte bene il Bari che per quasi quindici minuti riesce ad avere il controllo palla. Al 14’ Antenucci prova il tiro in porta, tiro dal limite dell’area, e palla sull’esterno della rete. Al 31’ Vallocchia, dal limite dell’area lascia partire un forte tiro che Frattali non vede, la palla si stampa sul palo alla destra del portiere, la difesa biancorossa allontana. Nel finale il Bari alza il baricentro, e D’Ursi sciupa una buona occasione: Al 44’ sempre l’attaccante ex Catanzaro che serve in area Marras che da posizione decentrata mette in rete con un perfetto diagonale, nonostante il tentativo di respinta di Russo. Nella ripresa dopo appena due minuti il Bari va in gol sempre con Marras, dopo uno scambio veloce con Antenucci, che di piatto mette in rete. La reazione delle vespe è in un colpo di testa di Borrelli che costringe Frattali a superarsi per evitare il gol. Al 52’ gli ospiti potrebbe chiudere definitivamente la partita con un colpo di tacco di Cianci ma la palla va prima sulla traversa, e poi si perde sul fondo. Si gioca con il Bari che controlla il gioco degli avversari. Poi qualche sostituzione da entrambe le squadre non portano nessuna azione di rilievo fino al triplice fischio dell’arbitro Perenzoni.
CATANZARO – AVELLINO 0 – 1
L’Avellino vince a Catanzaro e porta a cinque le vittorie consecutive. La squadra di Braglia è stata brava a giocare con intelligenza, grazie anche ad una migliore disposizione in campo rispetto al Catanzaro, che ha giocato per contenere l’avversario, rinunciando sin dall’inizio ad un attaccante di peso come Evacuo. L’Avellino va in gol al 21’con Bernadotto da posizione molto defilata sulla fascia destra. Protesta dei padroni di casa per un fuori gioco che arbitro e guardalinee (piazzato perfettamente in linea con l’azione) non hanno visto. Gli ospiti sono riusciti a bloccare le fonti di gioco dei padroni di casa, con marcature su Carlini e Corapi. Il Catanzaro resta ancorato al quarto posto, mentre l’Avellino rimane sempre al secondo posto, tallonato da un rinato Bari sotto la guida del tecnico Carrera, ad un solo punto di distacco.
La partita: L’Avellino parte con un baricentro spostato in avanti nel tentativo di limitare le offensive dei padroni di casa. Infatti, il Catanzaro stenta ad uscire dalla propria metà campo. Al 12’una punizione battuta da Corapi trova la testa di Curiale ma la palla va alta sopra la traversa. L’Avellino con il possesso palla prova ad avanzare verso la porta di Di Gennaro, e al 21’ trova il gol di Bernadotto, contestato aspramente dai giallorossi per un fuori gioco non rilevato dall’arbitro. Si gioca con forza, e l’arbitro è costretto ad uscire qualche cartellino giallo a Scognamiglio e D’Angelo. Finisce il primo tempo con l’Avellino in vantaggio, e con un Catanzaro che non riesce a superare lo schema tattico a uomo attuato da Braglia. Nella ripresa al 53’ buona occasione per il Catanzaro con Curiale che tutto solo in area tira addosso al portiere, poi la difesa manda in angolo. Calabro tenta di rafforzare la prima linea mettendo in campo ben tre uomini, Risolo, Jefferson ed Evacuo, gli fanno posto in campo Curiale, Porcino e Corapi. Al 73’ tiro di Verna dal limite, para Pane. L’Avellino si chiude in difesa, e i padroni di casa non riescono a passare. Nel finale di recupero è l’Avellino a sfiorare il raddoppio. Si chiude l’incontro con gli irpini che riescono a mantenere la seconda posizione, mentre al Catanzaro non gli riesce di ripetere l’ottima prestazione di quattro giorni fa contro la Ternana.
CATANIA – PALERMO 0 – 1
Il Palermo nel derby al Cibali contro il Catania sfodera una prestazione maiuscola, e riesce a vincere nonostante sia in inferiorità numerica ( espulso Marconi ) per circa un’ora. In panchina Giacomo Filippi, che ha sostituito Boscaglia, esordisce con una vittoria importante sotto diversi aspetti: prima perché vince un derby, il più sentito in Sicilia, poi perché la squadra ha reagito in modo positivo alle ultime disavventure ed in ultimo perché la squadra ha dimostrato di esserci, e di poter dire la sua in questo finale di campionato. Il Catania ha cercato di giocare alla pari ma dopo un inizio gara su buoni livelli ha dovuto cedere al gioco del Palermo che, nonostante in dieci, ha trovato gioco e compattezza. Il gol è nato da una magia dell’argentino Santana che entra, e dopo pochi minuti va in gol, stop di petto, tiro da fuori area con la palla che si inarca, dall’alto in basso, e va a depositarsi in rete dalla parte opposta di Confente. Per il Catania un derby amaro poiché non sono stati attenti negli ultimi sedici metri, ed è mancata quel pizzico di fortuna che avrebbe sicuramente dato un’impronta diversa alla gara.
La partita: Si parte con il Palermo in avanti dal 1’ con il colpo di testa di Lucca, alto sopra la traversa. Al 5’ Punizione per gli etnei, tiro dalla distanza di Welbeck, e palla fuori. Al 6’ e all’ 11’ non riesce al Catania ripartire in contropiede poiché le azioni vengono fermate a centrocampo, oppure le conclusioni vanno fuori bersaglio. Al 21’il Palermo prende la traversa con un tiro da fuori area di Marconi. Qualche minuto più tardi ancora il Palermo pericoloso con Lucca che sfiora il palo destro di Confente nettamente in ritardo. Premono ancora i rosanero sull’acceleratore, e al 29’ Sarao sulla linea di porta allontana di testa la palla che stava per entrare in rete. Al 35’ espulso Marconi per doppia ammonizione. Palermo in 10 uomini. Al 36’ si fa vedere il Catania che sugli sviluppi di un corner Giosa in scivolata manda fuori di un soffio. Nel finale del primo tempo qualche azione da entrambe le parti non porta grossa preoccupazione ai portieri. Ad inizio ripresa il Catania prende un palo con Russotto che supera il suo diretto avversario e tira in porta ma il pallone si stampa sul palo. Al 50’ ancora il Catania in avanti sempre con il centrocampista ex Cavese che appoggia a Sarao ma Pelagotti in uscita manda in angolo. Al 55’ buona la punizione di Dall’Oglio che costringe il numero uno rosanero a respingere con i pugni. Al 60’ la rete capolavoro di Santana che porta in vantaggio il Palermo. Al 64’ Russotto tenta il tiro da fuori area ma trova Pelagotti preparato che devia in angolo. Il Catania si spinge in avanti alla ricerca del gol del pareggio che non arriva. All’83’ Russotti di testa scheggia la traversa su cross di Di Piazza. Il finale è di marca etnea ma la difesa palermitana fa buona guardia, e alla fine ottiene una vittoria importante, mentre per il Catania iniziano le critiche da parte dei tifosi che toccano da vicino il tecnico Raffaele e l’intera squadra.
CASERTANA – FRANCAVILLA 4 – 0
La Casertana strapazza il Francavilla con quattro reti, e con i tre punti conquistati entra di fatto nella griglia dei play-off. La squadra pugliese, che alterna prestazioni poco sufficiente, con i suoi trenta punti rischia di farsi trascinare nella zona retrocessione. La Casertana chiude la pratica con il Francavilla nei primi quarantacinque minuti, realizzando tutte e quattro le reti. Il mattatore della giornata in casa dei falchetti è stato l’attaccante pugliese Luigi Cuppone che ha realizzato tre gol. La quarta rete è arrivata su rigore trasformato da Turchetta. Si riscatta ampiamente la formazione guidata da Guidi, dopo due sconfitte consecutive.
I gol: al 9’ Cuppone in gol in quanto riesce ad arrivare prima del portiere sulla palla, su passaggio di tacco di Matese, per l’ 1 a 0. Al 30’ raddoppio sempre per l’ex attaccante del Monopoli che aggancia un passaggio di Rosso al limite dell’area, tiro a giro e palla in rete. La terza rete arriva su rigore al 40’ per fallo su Turchetta, che tira dagli undici metri, e porta a tre le marcature. La quarta rete a due minuti dalla fine del primo tempo porta sempre la firma di Cuppone, che sfrutta l’errore di un giocatore del Francavilla, e si presenta solo davanti a Costa che lo trafiggi per il 4 a 0 finale.
FOGGIA – VIBONESE 0 – 0
Un pareggio che sta stretto al Foggia che impatta allo Zaccaria contro la Vibonese. Nella prima parte della gara i ragazzi di Marchionni hanno giocato contratti, e non sono riusciti ad impensierire seriamente il portiere ospite. Nella ripresa il Foggia ha giocato quasi sempre nella metà campo della Vibonese ma non è riuscita a scardinare l’attenta difesa ospite. Un palo colpito da Curcio nella ripresa direttamente su punizione. Nel finale espulso Dell’Agnello. La Vibonese riesce a strappare un punto prezioso che serve, anche se momentaneamente, ad uscire dalla zona play-out. Il Foggia non ha dato una risposta positiva ai propri tifosi ma nel complesso i rossoneri hanno dimostrato che sono sulla strada giusta per ritornare a disputare un campionato su buoni livelli come nel girone di andata. Per Fumagalli e compagni l’obiettivo principale rimane sempre la salvezza.
MONOPOLI – BISCEGLIE 1 – 1
Il derby pugliese tra Monopoli e Bisceglie si chiude con un pareggio. La gara è stata giocata in modo aperto da entrambe le squadre nella prima parte ma avara di reti, nonostante qualche azione importante. Nella ripresa la musica non cambia, si gioca bene ma le conclusioni entro lo specchio della porta sono poche. Al 71’ Cittadino segna per gli ospiti: Cross di Bassano, Rocco appoggia subito a Musso che colpisce il palo con il portiere fuori causa, sulla ribattuta riprende il tiro Cittadino e mette la palla in rete. Il Monopoli alza il baricentro per cercare di riportare la partita in parità. Al 78’ un tiro impossibile da centrocampo da Soleri, trova la facile parata di Satalino che blocca senza problemi. Passano 10 minuti, e arriva il pareggio del Monopoli per opera di De Paoli, entrato da poco. Dalla distanza lancia lungo Guibre, palla deviata da Bassano che arriva tra i piedi di De Paoli in piena area, ferma la palla e batte Spurio per l’ 1 a 1. Il Monopoli cerca l’affondo per il gol della vittoria ma non arriva. Per come si sono messe le cose in campo Scienza alla fine si accontenta del pareggio.
PAGANESE – VITERBESE 1 – 1
Un pareggio con un gol per parte accontenta di più la Viterbese che da continuità ai risultati ottenuti nelle ultime gare, portandosi a trentatré punti, ad un passo dei play-off. La Paganese non riesce a risalire dalle ultime posizioni, e resta sempre più impantanata nella zona play-out.
I gol tutti nella prima parte della gara. All’8’ va a segno la Paganese per un rigore plateale assegnato dall’arbitro ai danni di Guadagni, steso in piena area dal portiere Daga. Dagli undici metri tira l’attaccante senegalese Abou Diop, e mette in rete spiazzando il portiere gialloblù. La Paganese al 36’ prende un palo con Sbampato, e al 38’ arriva il pareggio della Viterbese con Basea che tira in porta ma un difensore devia il pallone spiazzando Baicocco per l’ 1 a 1, che alla fine resterà il risultato finale.
Ternana – Cavese rinviata
Ha riposato il Teramo