Nella 29^ giornata del campionato di serie C il Potenza soffre ma batte il Taranto per 1-0 ed entra nel gruppo di squadre che si contendono il decimo posto play-off, il Picerno sogna il blitz a Viterbo ma i padroni di casa trovano il pareggio in pieno recupero. Di seguito il report sulle gare della 29^ giornata a cura di Pippo Franzò.
AVELLINO – VIRTUS FRANCAVILLA 0-1
La formazione di Calabro corsara al “Partenio-Lombardi” contro un Avellino che ha mostrato, nel corso della gara, di avere dei limiti nel reparto difensivo, e poche idee in avanti, pur avendo segnato due reti, ma annullate per fuorigioco, e un rigore sciupato da D’Angelo. Ecco il quadro desolante della squadra irpina di questa partita. La gara: Partono bene i biancoverdi che già al 5’ vanno in gol, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Auriletto. Al 17’ gli ospiti passano in vantaggio con Murilo che, sfruttando bene un passaggio di Patierno, buca Pane con un bel tiro al volo di destro. Sul gol ha grosse colpe la difesa che è intervenuta con ritardo prima su Patierno, e poi su Murilo. Al 33’ l’Avellino potrebbe pareggiare con un calcio di rigore assegnato dall’arbitro per un tocco con un braccio di un difensore in piena area su girata di Auriletto. Dal dischetto tira D’Angelo, ma Avella respinge, riprende ancora il centrocampista palermitano ma il suo tiro è alto sopra la traversa. Al 40’ ancora D’Angelo con una conclusione in porta, il suo tiro si trasforma in un passaggio a Tounkara, che non riesce a preoccupare Avella. Si arriva alla fine dei primi quarantacinque minuti con l’Avellino sotto di una rete. Nella ripresa Rastelli effettua tre cambi: manda in campo Ricciardi, Kanoute e Trotta al posto di Auriletto, Toungara e D’Angelo. Al 55’ Avella si esibisce in una spendita parata su tiro ravvicinato di Trotta. La partita sconfina oltre le regole per Konoute e Idda, che vengono alle mani, e l’arbitro li manda anzitempo negli spogliatoi. Al 70’ Russo manda di pochissimo a lato. Al 90’ Trotta mette in rete, ma ancora una volta l’arbitro annulla per un fallo su Caporale. Finale sfortunato per i ragazzi di Rastelli che al 95’ colgono la traversa con Marconi. Al triplice fischio di fine gara, contestazione da parte del pubblico irpino per De Vito e anche per il tecnico.
CROTONE – TURRIS 0-0
Al Crotone il cambio di panchina, Zauli per Lerda, non porta la tanta agognata vittoria che gli avrebbe permesso di stare almeno al passo del Catanzaro, che tra l’’altro ha vinto con una quaterna in casa della Juve Stabia. La Turris che era reduce di quattro sconfitte nelle ultime cinque gare è costretta a vincere per agguantare la salvezza diretta, distante sette lunghezze. Il risultato finale con rete inviolate da speranza alla squadra di Fontana per un obiettivo ancora raggiungibile, mentre per la formazione calabrese scemano le speranze, poco realistiche, di poter contrastare il cammino del Catanzaro, proiettato verso la serie B.
La gara inizia al 5’ con il solito Chiricò che tenta di sorprendere Fasolino, ma l’estremo difensore corallino neutralizza il tiro. Passano 30 secondi e un tiro di Tribuzzi non inquadra lo specchio della porta. Al 12’ bella azione del Crotone con una traversa di D’Ursi in acrobazia, ma l’eventuale gol sarebbe stato annullato per fuorigioco dall’arbitro. Al 23’ ancora sugli scudi Fasolino che sventa una minaccia di Petriccione, mandando in corner. Al 25’ a Leonetti non gli riesce la zampata vincente. Al 28’ D’Ursi manda fuori un ottimo assist di Chiricò. In chiusura di primo tempo il contropiede di Vitale viene fermato da Fasolino in uscita. Nella ripresa è sempre il Crotone che detta i ritmi della gara, e la Turris che cerca di bloccare le offensive ed affidarsi alle ripartenze. La pressione dei pitagorici non ha fortuna quando al 63’ su lancio di D’Errico, il tiro di Gomez si stampa sul palo. Al 73’ bel colpo di testa di Cuomo, ma la palla va fuori di poco. Poi ancora Fasolino sugli scudi, dopo pochi minuti, per un altro gol salvato su Chiricò, e un altro su Longo. Si chiude l’incontro a rete bianche.
GELBISON – GIUGLIANO 1-1-
Il derby campano tra Gelbison e Giugliano finisce in parità. Entrambe le squadre restano, con un buon margine di punti, fuori dalla zona playout, ma una vittoria della Gelbison, che è due punti sotto il Giugliano, li avrebbe sicuramente proiettato in una zona più tranquilla della classica.
La gara inizia subito con la partenza in avanti dei padroni di casa che mettono la difesa ospite in ambasce. Il Giugliano risponde con un traversone di Felippe senza esito. Al 5’la Gelbison potrebbe andare in vantaggio, ma il tiro di De Sena, sotto porta, viene allontanato da Zullo sulla linea. La gara va avanti con un equilibrio tattico a centrocampo, poi al 17’ Eyango, ben servito da Di Dio, tira di prima intenzione, ma la sfera è fuori dallo specchio della porta. Al 23’ ancora il centrocampista francese che, si impossessa di una respinta della difesa avversaria, e tira prontamente in porta, ma la palla va ancora fuori. Al 28’ Felippe su palla da fermo, impegna Anatrella. Al 34’ i rossoblù pericolosi in avanti. Al 39’ la Gelbison reclama un rigore per un presunto contrasto aereo tra Gilli e Scognamiglio, ma l’arbitro segnala un fallo a favore del Giugliano. Su ribaltamento di fronte va a segno il Giugliano: Anatrella sbaglia favorendo Iglio che subito da a Poziello in piena area che insacca sotto la traversa. Si chiude il primo tempo con gli ospiti in vantaggio. Nella ripresa la Gelbison si spinge in avanti alla ricerca del pareggio, mentre gli ospiti cercano di chiudere i varchi alle incursioni avversarie. Al 53’ cartellino giallo per Sorrentino già diffidato: salterà la prossima gara. Al 60’ Loreto va vicinissimo al gol del pareggio, il suo stacco di testa su cross di Nunziata, sfiora il palo. All’ 81’ arriva la rete dell’1 a 1: su un traversone di Gilli, prova la girata in porta Faella, ma diventa un preciso passaggio per De Sena che manda in rete. Finisce la gara con un pareggio, e rimanda alle prossime gare la salvezza diretta per entrambe le formazioni.
JUVE STABIA – CATANZARO 1-4
Il Catanzaro non si lascia intimorire dalle dichiarazioni da parte del nuovo tecnico del Crotone, che non ritiene ancora chiuso il discorso promozione nonostante un grosso margine di vantaggio della formazione di Vivarini, segnando un poker di reti in casa della Juve Stabia. Gara chiusa dopo appena venti minuti con doppietta di Iemmello e rete di Biasci, nella ripresa chiude il solito Vandeputte, sul finire dell’incontro segna la rete della bandiera Scaccabarozzi. Le reti: al 4’ segna Iemmello che approfitta di una scivolata di Altobelli per bucare, con un perfetto diagonale, Barosi. Al 9’ ancora in rete l’attaccante ex Frosinone per una doppietta personale: bella giocata di Vandeputte che sullo stretto crossa verso il secondo palo dove pesca la punta che colpisce da due passi nella porta sguarnita. Al 20’ Biasci chiude praticamente l’incontro con la terza rete: Sounas lancia Biasci che entra in area e calcia a botta sicura, il portiere pur deviando di poco il tiro non riesce a far cambiare direzione alla palla che si deposita alle sue spalle. Nella ripresa al 73’ il belga Vandeputte fa poker: bello scambio con Brignola,e il belga che in posizione migliore riceve dal compagno che mette in rete con un bel destro. All’87’ arriva la rete della Juve Stabia con Scaccabarozzi direttamente su punizione che scavalca Fulignati un po’ fuori dai pali.
LATINA – MESSINA 0-2
Il Messina inizia a prenderci gusto, e gioca con disinvoltura anche in trasferta, vincendo a Latina con un secco 2 a 0. Un successo, quello ottenuto dai ragazzi di Ezio Raciti, fondamentale in chiave salvezza diretta. La gara inizia con il Latina che parte in avanti, ma non provoca nessun serio pericolo per i giallorossi. Un rasoterra di Ragusa da posizione defilata non inganna Tonti che para. Poco dopo Belloni fallisce una buona occasione calciando, da centro area, alto. Al 27’ il Messina passa in vantaggio con una bella azione tutta di prima: da Kragl a Perez che lancia in verticale Marino che tira in porta da posizione angolata, mettendo alle spalle di Tonti. Al 37’ la girata di Belloni si perde sul fondo. Nei minuti di recupero il tiro di Marino va alto sopra la traversa.
Nella ripresa, passano pochi minuti, ed è sempre il Messina ad essere insidioso con Ragusa che con un tiro mancino sfiora la seconda rete. Il Latina si va vedere dalle parti di Fumagalli con un tiro dalla lunga distanza di Peschetola, ma non sorprende il portiere giallorosso. Al 69’ il raddoppio del Messina con Trasciani che di testa in tuffo segna, sfruttando la perfetta punizione battuta da Kragl. Nel finale di gara sagra delle occasioni sprecate, per il Latina con Ganz che riesce ad aggirare il portiere in uscita ma conclude sul fondo, e per il Messina con Konate che divora la terza rete. Al triplice fischio dell’arbitro, esultanza dei giocatori siciliani per essere riusciti a scavalcare in classifica F. Andria, Viterbese e Turris, e posizionarsi al quartultimo posto con ventinove punti.
VITERBESE – AZ PICERNO 1-1
Il Picerno beffa la Viterbese che li riprende nei minuti di recupero finali con un rigore trasformato da Ceccarelli. La Viterbese dopo tre vittorie consecutive: Monopoli, Catanzaro e Avellino deve accontentarsi di un inaspettato pareggio del Picerno che li raggiunge al 92’ su rigore. I ragazzi di Lopez vanno a quota 25 punti e continuano a credere nella salvezza. Il Picerno con questo pareggio consolida l’ottima posizione in classifica con quarantatré punti ed un sesto posto insperato ad avvio di campionato. Inizia la partita con poche azioni da rete da parte della Viterbese, mentre il Picerno più offensivo con Golfo e Kouda. Al 17’ Marotta ci prova con un colpo di testa, ma la palla va fuori. Passano due minuti, e Ricci dagli sviluppi di un corner, colpisce alto. Il Picerno si presenta sotto porta della Viterbese con Ceccarelli che spara alto su punizione. Nella ripresa la prima azione pericolosa è di marca gialloblù con Devetak che mette una palla invitante in area, libera con affanno la difesa ospite. Il portiere casalingo Bisogno deve intervenire, nello spazio di pochi minuti, ben due volte per salvare la rete, prima su Esposito e poi su Santarcangelo. Al 62’ arriva la rete della Viterbese con il nuovo entrato Polidori che in piena area, ben servito da Barillà, fulmina Albertazzi. Al 75’ la Viterbese potrebbe chiudere la gara se non fosse che Mungo sciupa un’ottima occasione a due passi dalla porta. In pieno recupero arriva il pareggio del Picerno: in piena area di rigore Mbaye atterra D’Angelo, e l’arbitro indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri tira Ceccarelli che segna, e si lascia andare ad un’esultanza esagerata, tanto che l’arbitro lo espelle.
FIDELIS ANDRIA – FOGGIA 0-1
Il derby pugliese tra la Fidelis Andria e Foggia è giocato con stati d’animo diversi. Alla Fidelis serve solo vincere per provare a scongiurare la retrocessione diretta, e tentare tutto nei playoff. Il Foggia, dopo una settimana travagliata a livello tecnico-societario, diventata orfana all’improvviso del tecnico Gallo, lo ha sostituito con Somma, desideroso di riscatto dopo qualche anno di assenza sulla panchina. Vince il Foggia allo stadio Degli Ulivi con. Il minimo scarto, ma regalando emozioni e occasioni da rete durante la gara. Inizia la partita con la Fidelis in avanti con Ekuban che impensierisce più volte l’attenta difesa foggiana. Dall’altra parte Schenetti e Ogunseye non sono di meno, ma l’occasione per passare in vantaggio la crea Di Noia con una gran conclusione al 18’. Si gioca con ribaltamenti di fronte per le due squadre, ma poche volte si entra nell’area per concludere. Al 30’ la Fidelis si spinge in avanti con Pastorini che si libera bene sotto porta ed impegna severamente Thiaw. Nella ripresa partono a spron battuto gli ospiti, rendendosi pericolosi al 50’ con un velenoso diagonale di Schenetti. Passano dieci minuti ed ecco che arriva la rete dei satanelli: Ogunseye in area di rigore è abbastanza lesto a correggere in rete un tiro di un compagno da fuori area. L’Andria protesta per un presunto fuorigioco nell’azione, ma l’arbitro convalida la rete. La reazione dell’Andria è immediata con Pastorini al 63’ che trova pronto l’intervento di Thiaw che poi replica ancora su un tap-in di Costa Ferreira. Si chiude la gara con la vittoria del Foggia su una Fidelis Andria che adesso ha un futuro ancora più nebuloso, mentre il Foggia, nonostante la crisi tecnica, riesce a vincere e mantenere il quarto posto in classifica ed avvicinandosi sempre più al terzo posto.
AUDACE CERIGNOLA – PESCARA 1-0
Il Pescara perde con il Cerignola ed è in caduta libera. La permanenza di Colombo sulla panchina del Pescara era legata alla vittoria contro il Cerignola poiché Zeman ha già dato la sua disponibilità al ds Delli Carri a sedere sulla panchina biancoazzurra. Dopo la sconfitta in terra pugliese, sembra incontrovertibile un ritorno del tecnico boemo per una terza avventura al Pescara.
La partita: Si parte subito con il Pescara al 3’ che subisce un rigore per un fallo di Sommariva in piena area ai danni di Achik. Dal dischetto Malcore calcia di destro centralmente, para il portiere ospite. Scampato il pericolo, subito una ripartenza del Pescara innescata da Mora con un tiro dalla distanza, la palla sorvola la traversa. Spingono ancora gli ospiti in avanti ma le conclusioni non sono precise, e il portiere ha la meglio. Al 14’ Trezza scivola mentre cerca di intervenire sulla palla che va fuori. Al 21’ ancora Mora che crossa in area del Cerignola, la minaccia viene allontanata dai difensori. Al 23’ passa in vantaggio il Cerignola con Capomaggio. Punizione di Achik in area con l’argentino che anticipa tutti di testa e mette la palla in rete sotto la traversa. Pressa il Cerignola, caricati dal gol, e al 29’ ottimo intervento di Sommariva sul sinistro ravvicinato di Russo, poi allontana la difesa. Al 35’ ancora i padroni di casa in evidenza. con un colpo di testa di Malcore, la difesa rinvia. Si arriva alla fine della prima parte dell’incontro con un minuto di recupero, e con i ragazzi di Pazienza in vantaggio. Nella ripresa il Pescara prova a trovare la via della rete, ma le conclusioni sono imprecise, mentre il Cerignola resta sempre in partita. Alle folate offensive degli ospiti, i gialloblù rispondono in contropiede con azione pungenti. All’81’ un rinvio errato di Sommariva riporta la palla a centro area dove arriva Achik in velocità, l’azione viene fermata dall’arbitro per gioco pericoloso su un avversario. Il Pescara si butta in avanti per il gol del pareggio, ma il Cerignola si salva anche con un po’ di fortuna. Al 94’ si chiudono le ostilità con la vittoria del Cerignola, e l’ennesima sconfitta del Pescara che adesso rischia seriamente il quarto posto, visto l’incalzare del Foggia. In settimana ci dovrebbero essere novità in casa biancoazzurra per quando riguarda la guida tecnica.
MONOPOLI – MONTEROSI TUSCIA 3-2
Il Monterosi Tuscia perde anche a Monopoli, e la situazione per quando riguarda i playout si fa sempre più difficile. La zona salvezza si allontana sempre più, visto che il Messina ritorna in Sicilia vittorioso sul Latina, chiudendo la giornata totalmente negativa per i biancorossi. Il Monopoli chiude l’incontro con un 3 a 2, con gol ed emozioni per le cinque reti. Gli ospiti vanno sotto di due reti, e non riescono più a recuperare lo svantaggio. Le reti sono siglate da Fella, Manzari e Mulè, mentre per il Monterosi vanno a segno Di Palantonio su rigore e Tonin.
Le reti dell’incontro: all’8’ va in rete Fella con un forte tiro da trenta metri. Al 20’ la seconda rete ad opera di Manzari che con un’azione personale conclude a rete con un sinistro perfetto. Al 26’ un rigore a favore del Monopoli per un fallo in area di Parlati su Giannotti. Dagli undici metri tira Starita a cucchiaio, Forte intuisce e blocca senza problemi. Al 35’ rigore anche per il Monterosi per fallo di Pinto su Piroli. Tira dal dischetto Paolantonio che accorcia le distanze, 2 a 1. Nella ripresa al 49’ il Monopoli trova la terza rete con Mulè che, sfruttando a dovere un lancio di Pinto, buca il portiere. Al 79’ il Monterosi riapre segna la il secondo gol con di Tonin, bravo a ribattere in rete una respinta del portiere. La gara finisce con la vittoria dei pugliesi per 3 a 2.
POTENZA – TARANTO 1-0
Al Potenza basta il gol di Caturano messo a segno al 58’ per mandare il Taranto al tappeto. Nel finale insorge la ira del Taranto che segnano, con una punizione di Lescano, con la palla che prende la traversa e ritorna in campo, oltrepassando la linea di porta per i ragazzi di Capuano, ma il gol viene convalidato dall’arbitro.
La gara inizia con il Potenza in avanti con il solito Caturano al 6’ che da posizione defilata prova a sorprende Vannucchi, ma il portiere para. Al 20’ ancora l’attaccante lucano di testa, ma il tiro è fuori. Al 34’ ancora di testa Caturano manda fuori.
Nella ripresa al 52’ Di Grazia calcia alto sopra la traversa. Al 55’ il Taranto va in gol con Bifulco, ma il gol è annullato dall’arbitro per un fallo con il braccio del numero 14 nel portarsi la palla avanti. Al 58’ arriva la rete del Potenza con Caturano, che da veterano consumato è lesto, dopo alcuni rimballi, di testa a mettere alle spalle di Vannucchi sotto porta. All’82’ si fa espellere, lasciando la squadra in dieci. All’84’ Labriola su punizione colpisce la traversa con la palla che torna in campo. La sensazione per i giocatori del Taranto è che la palla abbia oltrepassato la linea bianca, ma non per l’arbitro che fa continuare il gioco. Alla fine, vince il Potenza, conquistando tre punti importanti per allontanarsi dalla zona a rischio. Il Taranto recrimina per il gol di Labriola non segnalato dall’assistente all’arbitro.