Nel turno infrasettimanale valido per la 9^ giornata del campionato di serie C il Catanzaro difende il primato solitario con il colpo esterno a Monopoli. Il Potenza conquista la prima vittoria in campionato a spese della Turris mentre il Picerno torna senza punti dalla trasferta di Latina. Di seguito il report di Pippo Franzò,
FIDELIS ANDRIA – MESSINA 3 – 0
Per il Messina allo stadio “Degli Ulivi” di Andria è notte fonda: perde 3 a 0, scende all’ultimo posto in classifica, e si profila, dopo un filotto di risultati negativi, una crisi in seno alla società che porterà probabilmente a cambiamenti importanti prima della gara di sabato in casa con il Latina. Il cammino della Fidelis Andria era iniziato non in modo migliore del Messina di Auteri in queste prime otto giornate. L’analisi dei numeri ottenuti dalle due squadre si snocciolano facilmente: si incontrano le due peggior difese del campionato con una media, per entrambe, di due gol incassati a partita. La squadra pugliese non ha mai vinto nelle otto gare disputate, mentre i giallorossi vantano una vittoria contro il Giugliano, e un pareggio in virtù dei quattro punti conquistati si trovano in classifica al penultimo posto, seguita all’ultimo posto con tre punti, dalla squadra di Cudini. Da questi numeri si può dedurre che la gara aveva già un sapore di spareggio.
Inizia la partita, e si mette subito in salita per i siciliani in quanto al 2” subiscono la rete di Paolini: l’azione parte da Bolsius che lavora bene un pallone sulla trequarti, passa in verticale per Arrigoni, con la difesa ospite in bambola, arriva il centrocampista Candellori che di sinistro spara in porta, Daga respinge sui piedi di Paolini che mette dentro a porta vuota. L’Andria partita con timore, si carica dal gol e al 5’ sfiora il raddoppio: l’ex Mantova Milillo colpisce bene di testa sugli sviluppi di una punizione per Dalmazzi che indirizza in porta, ma il tiro viene salvato sulla linea di porta. Allentano la pressione i padroni di casa, mentre il Messina fatica a costruire azioni offensive. Solo un’azione al 29’ con Baldi che da pochi passi da Zamarion colpisce il palo esterno. Al 39’ ammonito Paolini. Al 45’ si chiude il primo tempo con il Messina sotto di un gol, che fatica molto a proporsi negli ultimi sedici metri avversari. Nella ripresa entrano Napolitano e Curiale al posto di Fazzi e Catania per il Messina. Passano pochi minuti, e al 50’ la Fidelis raddoppia grazie sempre ad un pasticcio difensivo tra Fofanà e Fiorani che permettono all’attaccante olandese Bolsius di fare un’ottima giocata e battere l’estremo difensore giallorosso. Il Messina non riesce a reagire come dovrebbe, e soltanto dieci minuti dopo si registra un tiro di Iannone in semi girata, con parata di Zamarion. Il nervosismo aumenta tra i ragazzi di Auteri quando al 62’ Fofana si fa espellere per doppia ammonizione. Per quasi 30 minuti il Messina è costretto a giocare con un uomo in meno e con due gol da recuperare. Il tecnico pugliese togli gli autori delle due reti, Paolini e Bolsius, e cerca di controllare la gara anche in virtù dell’uomo in più. Per il Messina è sempre più difficile tenere campo e posizione con dieci uomini, e al 79’ per i biancazzurri arriva la terza rete da capitan Arrigoni con una bellissima rete alla destra di Daga. Partita definitivamente chiusa dopo i tre minuti di recupero oltre il novantesimo. I federiciani festeggiano la prima vittoria in campionato, e sfatano anche un tabù: le due squadre si sono incontrate quattro volte, e mai avevano vinto e ne segnato un gol, subendo tre sconfitte e un pareggio. Per il Messina il presidente Sciotto, il d.s. Pitino ed il mister Auteri occorrono, in questi momenti, tenere i nervi saldi, azzerare un po’ tutto, e ripartire con idee nuove, non solo a livello tecnico-tattico ma anche immettendo in squadra qualche giocatore nuovo con l’approvazione della proprietà, per cambiare il programma iniziale che era quello di mantenere la categoria, e che invece alla nona giornata è risultato non all’altezza. C’è un margine di tempo ampio, se c’è la volontà, si può ancora rimediare.
GIUGLIANO – PESCARA 1 – 1
Per il Giugliano continua il momento magico dentro casa (nonostante giochi al Partenio di Avellino), infatti, continua a macinare punti, anche contro il forte Pescara che riesce a domarlo, e alla fine si dividono un punto per uno. La gara è stata maschia, forte e fisica. La squadra di Colombo nel primo quarto d’ora subisce il gol e resta in dieci per l’espulsione di Milani per fallo su Piovaccari che provoca il rigore a favore dei campani. Dal dischetto batte Rizzo che spiazza il portiere. Il tecnico degli adriatici prova a sopperire l’emergenza numerica in campo, spostando nel reparto difensivo Mora con proiezioni offensive. Al 21’ proprio da una discesa di Mora che mette in area per Aloi con un gran destro destro, in modo fulmineo colloca la palla all’incrocio dei pali, riportando subito la gara in perfetto equilibrio nel punteggio. Il Pescara pur con un uomo in meno si fa vedere dalle parti di Sassi ma la difesa gialloblù si difende bene. Prima della chiusura del primo tempo gli ospiti hanno l’occasione per portasi in vantaggio, ma la l’azione sfuma. Nella ripresa il Pescara cerca di portarsi in avanti ed il tecnico cerca di dare più equilibrio a centrocampo inserendo Gyabuaa e Kraja al posto di Aloi e Desogus. Il Giugliano innesca alcune azioni offensive, e solo la bravura di Sommariva evita il gol. I biancoazzurri sostituiscono uno spento Lescano con Vergani. Nel finale di partita ci provano gli ospiti per ribaltare il risultato ma il Giugliano si difende bene. Alla fine, la gara finisce con la divisione della posta in palio. I ragazzi di Colombo hanno conquistato un punto che vale oro visto il valore dimostrato dalla squadra allenata da Di Napoli. Sarà difficile per tutti fare punti contro la squadra campana.
JUVE STABIA – FOGGIA 1 – 1
Finisce in parità tra Juve Stabia e Foggia. I rossoneri di Gallo giocano la palla meglio delle vespe nella prima parte di gara ma non concretizzano per imprecisione, e perché restano in inferiorità numerica per l’espulsione di Vuthaj. Nella ripresa la squadra di Colucci è votata all’attacco, e all’81’ va in gol con Santos. Il tecnico pugliese azzecca i cambi, e a pochi minuti dalla fine il Foggia segna con l’attaccante italo-nigeriano Ogunseye, su perfetto assist di Costa.
Il Foggia esce dal “ Menti “ con un punto ma profuma di bel gioco ed ha il sapore delle vittoria. Gallo si ritenere soddisfatto per aver imbrigliato in casa le Vespe che hanno, anche loro, disputato un’ottima gara. La cronaca nel primo tempo annota un gran gioco del Foggia ma senza mai impegnare severamente Barosi. Le vespe provano a fare la partita ma non riescono a concludere per la ferma opposizione a centrocampo degli ospiti. Il Foggia meritava il vantaggio con un tap-in sotto porta di Frigerio, ma è arrivato il salvataggio sulla linea di porta. Poi ancora Foggia con Vuthaj che tira dopo essersi liberato di alcuni difensori, la palla sfiora il palo. Poi il giocatore greco-albanese Vuthaj si fa espellere per somma di ammonizioni. Da segnalare ancora la traversa presa da Malomo, su una delle tante palle messe in area da Costa. Alla fine, arriva il pareggio, piu’ che meritato del Foggia, che ha fatto vedere delle ottime trame di gioco. Le vespe, pur macinando gioco non sono riuscite a piegare un Foggia che si è dimostrato in ottima ripresa.
GELBISON – MONTEROSI TUSCIA 0 – 1
Vince la compagine ospite con una rete su rigore messa a segno al 16’ da Carlini. Si ferma la Gelbison di De Sanzo dopo quattro vittorie consecutive. Il Monterosi con la conquista dei tre punti arriva a quota dodici ed è in piena zona play-off. Il Monterosi Tuscia nonostante le molte assenze, ha giocato una gara attenta in difesa, e pungente in avanti con Carlini, il vero trascinatore della squadra laziale. La partita inizia con un controllo del gioco a centrocampo da parte delle due squadre, uno studio che dura poco più di 13’, visto che un minuto dopo la squadra di Menechini usufruisce di un rigore per un tocco di mano di Grilli su tiro di Parlati. Dagli undici metri tira Carlini che spiazza il portiere della Gelbison. La partita viene gestita in parte nel primo tempo dagli ospiti che sciupano diverse occasioni per il raddoppio con Carlini, Giordani, e Santarpia che concludono male nel finalizzare a rete. Al 39’ la Gelbison si fa vedere in avanti con De Sena ma il suo diagonale finisce fuori. Nella ripresa l’ex tecnico dell’Acireale effettua diversi cambi per cercare di ottenere il pari, presentatosi con tre uomini in avanti, ma alla fine il Tuscia riesce a portare a casa l’intera posta in palio.
LATINA – AZ PICERNO 1 – 0
Il Latina si affida al giovane centrocampista palermitano Mattia Di Mino, 18 anni, per battere l’AZ Picerno al “Francioni“di Latina. La squadra laziale continua così la sua marcia positiva con cinque risultati utili, quattro vittorie ed un pareggio, volando a diciassette punti, e piazzandosi alle spalle delle big del campionato. Partita non facile da giocare e gestire, visto che ad inizio partita, dopo quasi un minuto, il Picerno usufruiva di un calcio di rigore per fallo di Andrea Esposito. Dagli undici metri tira Emanuele Esposito del Picerno, ma il suo tiro è vanificato dal portiere Cardinale. Si mette ancora in mostra il numero uno neroazzurro al 6’ poiché respinge di piede un tiro insidioso di Kouda. Al 18’ Fabrizi colpisce di testa su punizione in area di Bordin, il numero uno ospite mette in angolo. Sul finire del primo tempo il giovane Di Mino impegna il portiere ospite che è bravo ad evitare la rete. Nella ripresa parte bene il Latina, e al 56’ arriva il gol: bella azione di Lorenzo Di Livio che dalla fascia destra da un assist a Di Mino che con un bel colpo di testa manda alle spalle di Albertazzi. Dopo il gol il Latina cerca di contenere l’avversario e controllare il gioco con volate offensive che mettono in difficoltà l’attenta difesa ospite. Nel finale di gara il Picerno resta in dieci uomini per l’espulsione di Albadoro. Dopo quattro minuti di recupero il signor Milone chiude le ostilità. Per il Picerno la classifica si fa preoccupante, visto che resta al penultimo posto assieme alla Fidelis Andria, vittoriosa sul Messina, con soli sei punti.
AUDACE CERIGNOLA – TARANTO 0 – 0
Pareggio a rete bianche tra Audace Cerignola e Taranto. Gli ionici di Capuano scendono in campo con il modulo tattico 3-5-2 con Guida e La Monica in attacco. Il Cerignola di Pazienza va in campo con il modulo a specchio.
La gara: Al 4’ tiro cross di D’Ausilio e palla sul fondo. All’ 8’ ammonito Blondett del Cerignola per fallo su Guida. Al 13’ il Taranto rischia un autogol da Romano: l’azione parte da D’Ausilio per Malcore, la sfera viene deviata da Chapi Romano e termina sulla Traversa. Ancora il Cerignola in avanti al 17’ con Ruggiero che tira da fuori area, un giocatore avversario devia sul fondo. Al 24’ sempre D’Ausilio in avanti con un bel cross, ma Manetta spazza via. Al 36’ conclusione dalla distanza di Ruggiero, palla di poco a lato. Al 41’ Vannucchi vede il colpo di testa di Ruggiero finire fuori. Al 46’ brivido per il Cerignola: punizione di Romano insidiosa, palla deviata in angolo. Nella ripresa nei primi minuti il Taranto cambia due giocatori. Il Cerignola pressa il Taranto nella propria metà campo, ma resistono bene i ragazzi di Capuano. Al 70’ ancora due buone chance per i giocatori di Pazienza. Tra il 72’ e l’80’ una girandola di sostituzioni da parte delle due squadre. All’84’ si salva il Cerignola su un cross in area velenoso di Mastromonaco, e un minuto dopo è il centrocampista ionico che su tiro di Neglia devia la palla e salva la propria porta. L’arbitro concede quattro minuti di recupero, ma la gara si chiude con lo zero a zero iniziale.
CROTONE – VIRTUS FRANCAVILLA 3 – 0
Il Crotone metabolizza in fretta la sconfitta di Foggia, e si prende la rivincita in casa contro la Virtus Francavilla con un netto 3 a 0. Il Francavilla continua la sua scia negativa, e la prossima gara dovrà incontrare un avversario ostico come l’Avellino. Eppure, la compagine di Calabro ha tenuto bene il campo per buona parte dell’incontro, ma poi ha ceduto nel finale sotto il tambureggiante assedio dei pitagorici. La prima rete per i padroni di casa arriva al 74’ con Cuomo, mentre una doppietta di Gomez viene siglata al 79’ e all’86’. Nella prima parte dell’incontro i padroni di casa hanno creato tanto ma senza riuscire a concretizzare per merito della difesa avversaria che si difendeva bene. Nella ripresa, grazie anche all’inserimento di Gomez, il Crotone vince e convince, visto che nel giro di quindici minuti mette a segno tre reti di ottima fattura. I rossoblù riprendono il secondo posto, sempre alle spalle del Catanzaro, ma scavalcano il Pescara che ha pareggiato con la Gelbison.
MONOPOLI – CATANZARO 0 – 1
Il Catanzaro segna e gestisce con ordine ed acume tattica la partita contro un avversario che nell’ultimo periodo non ottiene buoni risultati, ponendo ai suoi tifosi qualche interrogativo.
La gara inizia con una fase di studio prolungata delle due squadre. Verso il quarto d’ora prima il Monopoli, poi il Catanzaro hanno delle occasioni per aprire la partita, ma entrambe finiscono senza esito positivo. Il Catanzaro si fa preferire per la manovra corale abbastanza fluida che porta quasi sempre alla conclusione in porta. Al 27’ la prima vera occasione è di marca giallorossa con Sounas che confeziona un traversone sotto porta non sfruttato dai suoi compagni. Al 37’ il tiro di Ghion sbatte sull’esterno della rete. Il Monopoli cerca di ripartire in avanti, ma a cinque minuti dalla fine del primo tempo, il solito Vandeputte si confeziona un bellissimo gol: parte da destra, si accentra e lascia partire il suo mancino che si spegne nell’angolino basso dove Nocchi non arriva.
Nella ripresa Vivarini effettua dei cambi che servono più che altro per gestire al meglio, dal punto di vista fisico, la partita, mai messa in discussione nonostante un solo gol di scarto. Il pallino del gioco è quasi sempre della squadra calabrese. L’unica occasione che mette i brividi agli ospiti arriva per i biancoverdi nei minuti di recupero con Pinto che tira a botta sicura, ma Martinelli respinge sulla linea. Si chiude l’incontro con un altro successo per i ragazzi di Vivarini, che gli permette di restare in vetta solitari.
POTENZA – TURRIS 2 – 1
Vince il Potenza contro la Turris per 2 a 1 con gol di Di Grazia e Emmausso, nel primo tempo, mentre nella ripresa per la Turris accorcia le distanze Leonetti. L’inizio gara porta subito in vantaggio il Potenza con Di Grazia che raccoglie l’invito di Del Pinto, e supera Perina con un perfetto diagonale. Il Potenza si spinge in avanti per il secondo gol, mentre la Turris cerca di riordinare il reparto difensivo, dopo un avvio non proprio promettente. Al 17’ i padroni di casa ci provano ancora con Gyamfi, ma Perina è attento. Risponde la Turris con Ercolano ma la difesa del Potenza risponde bene. Al 36’ il portiere ospite si supera con una strepitosa parata su Di Grazia. Prima che termina il primo tempo il Potenza raddoppia con Emmausso che da gioco fermo riesce a bucare ancora Perina con un tiro all’incrocio.
Nella ripresa il tecnico della Turris si gioca tre cambi contemporaneamente, infatti, entrano Giannone, Haoudi e Finardi. Proprio dal marocchino Haoudi parte un violento tiro da dentro l’area che sfiora il bersaglio. Al 61’ Acquadro ci prova dalla distanza, palla fuori. Al 74’ Santaniello passa a Leonetti che trafigge il portiere locale. Nel finale di gara il Potenza sfiora la terza rete, ma alla squadra di Siviglia va bene lo stesso. Alla fine esulta il Potenza per avere conquistato tre punti preziosi che portano la squadra al quattordicesimo posto con nove punti.
VITERBESE – AVELLINO 2 – 0
La Viterbese vince con il classico dei punteggi sull’Avellino. Con un gol per tempo rimanda a casa la squadra campana con più problemi, di classifica e di gioco, prima della gara. Il cambio di panchina, Biancolino al posto di Taurino, non ha portato nessun cambiamento positivo alla squadra. La gara inizia a scaldarsi dopo il 16’ del primo tempo a favore dell’Avellino, che nella circostanza ha la sfortuna di prendere l’incrocio dei pali su tiro cross di Rizzo, la palla ritorna in campo sui piedi di Trotta che tira di controbalzo e la palla fa fuori. Al 23’ va a segno la Viterbese con Volpicelli: Nesta dalla destra mette verso il centro una palla che è preda del numero sette laziale che spinge in rete, con Marcone che con lo sguardo accompagna la palla in rete. La reazione dell’Avellino sta in un tiro che va distante dalla porta. Al 40’ l’Avellino con Dall’Oglio spreca una buona occasione per segnare. Nella ripresa il neotecnico biancoverde cerca di scuotere la squadra, e cambia alcuni giocatori e cambia il modulo tattico con a trazione anteriore. Passa dal 3-5-2 al 4-2-4 ma la Viterbese riesce a controllare bene, anzi al 51’ i padroni di casa vanno vicino al raddoppio con Rodio che manda sopra la traversa di poco. Al 56’ l’Avellino con Dell’Oglio tira una staffilata, ma il portiere manda in angolo. Al 67’ un’occasione sprecata per l’Avellino sempre da Dell’Oglio che di testa non imprime la giusta forza ed è facile preda di Fumagalli. Al 74’ arriva puntuale la seconda rete per la Viterbese: bella azione veloce a tre con Mungo, Volpicelli ed infine a Polidori, la quale tira con violenza verso Marcone che respinge d’istinto, la palla va di nuovo all’attaccante ex Monterosi e questa volta non sbaglia. Nei rimanenti minuti la Viterbese sciupa almeno due occasioni per poter chiudere in goleada la partita. Il triplice fischio del direttore di gara sancisce la vittoria più che meritata per i padroni di casa, mentre per l’Avellino si profila una settimana di passione per cercare di trovare la giusta soluzione per uscire dalla crisi di gioco e di risultati.