Uno striscione con la frase “Se non ci credete questa fine farete” e una testa di maiale in mostra sull’asfalto presso lo stadio San Nicola. I tifosi del Bari, delusi dal ciclo negativo della squadra biancorossa hanno deciso di manifestare in questo modo tutta la loro rabbia dopo l’ultima sconfitta rimediata sul campo della Turris, che ha condannato il club pugliese al quarto posto in classifica nel campionato di serie C girone C. La squadra, costruita dal patron Luigi De Laurentiis (figlio del presidente del Napoli) era considerata una delle favorite per la vittoria del campionato che invece è stato dominato dalla Ternana. Invece dopo l’esonero di Auteri la squadra è riuscita a fare ancora peggio con mister Carrera e ora dovrà vincere l’ultima gara contro il Bisceglie per chiudere la stagione regolare al quarto posto, in vista dei play-off. Nella mattinata di martedì 27 aprile i tifosi hanno sfogato la rabbia con un gesto intimidatorio grave, tanto che sul posto è intervenuta anche la Polizia scientifica per effettuare i rilievi del caso.
Di seguito l’intervento sull’episodio di minacce al Bari da parte del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli.
Ghirelli (Lega Pro): “Minacce al Bari, questo non è calcio”
“Questo episodio non ha nulla a che vedere con il calcio. Non è giusto che un atto violento e criminale debba rovinare l’armonia intorno a quello che è pur sempre un gioco”. Queste le parole del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, in merito alle minacce ai calciatori del Bari che, allo stadio San Nicola, hanno trovato una testa di maiale mozzata e uno striscione intimidatorio. “Voglio davvero sperare che questo resti un episodio isolato e che il presidente De Laurentiis e i calciatori del Bari possano proseguire il campionato in un clima di serenità e sicurezza” conclude Ghirelli.