Giovedì 21 maggio 2015 – Calcioscommesse, sono 8 le società su cui sono in corso approfondimenti della Squadra Mobile di Catanzaro e dello Sco per l’inchiesta “Dirty Soccer2” che riguarda società di Lega Pro e serie D.
Oltre a Salernitana, Benevento e Ascoli, ulteriori approfondimenti sono in corso per Reggina, Messina, Renate, Torres per quanto riguarda la Lega Pro e Viterbese e Nuorese per la serie D, in relazione alle seguenti gare: Salernitana-Messina, Ascoli-Santarcangelo, Reggina-Benevento, Renate-Torres e Viterbese-Nuorese giocate tra novembre 2014 e gennaio 2015.
Mercoledì 20 maggio 2015 – C’è anche la Salernitana, squadra di proprietà di Claudio Lotito che ha partecipato al campionato di Lega Pro girone C conquistando la promozione in serie B tra i club coinvolti nell’inchiesta sul calcioscommesse Dirty Soccer. Gli inquirenti di Catanzaro, infatti, ritengono che ci siano altre cinque partite combinate, che riguarderebbero almeno tre squadre (Benevento e Ascoli le altre). Nel corso delle perquisizioni della Polizia sono stati trovati alcuni “pizzini” con quote, nomi di squadre e modalità di giocate.
Un nuova fase dell’inchiesta ha preso il via dopo che alcuni degli indagati e degli arrestati nell’operazione di ieri avrebbero parlato di altre cinque partite in diverse telefonate. Discorsi nei quali, si apprende da fonti qualificate, i personaggi coinvolti nell’inchiesta affermerebbero di aver avuto notizie da soggetti terzi sulla possibilità di scommettere su quelle partite perché combinate. Si tratterebbe di almeno una decina di soggetti, tra cui altri calciatori e dirigenti sportivi.
Sarebbero almeno tre le squadre tirate in ballo: la Salernitana, che ha vinto il girone C di Lega Pro, ma anche il Benevento e l’Ascoli: la prima e’ inserita nello stesso girone della Salernitana; la seconda, invece, milita nel girone B, sempre di Lega Pro. Entrambe hanno disputato i play off per accedere in serie B e sono state sconfitte.
Nelle perquisizioni effettuate nella giornata di martedì, la polizia ha trovato diversi pizzini. In uno, ad accompagnare la giocata da fare,c’è scritto: “Se ci beccano ci arrestano”. Gli investigatori sono andati alla ricerca, soprattutto, di tablet e smartphone. Dalle indagini, infatti, è emerso che in certe fasi delle trattative per organizzare le combine, i fermati utilizzavano la messaggeria telefonica ed in particolare Whatsapp.
“Non ho niente da dire, parlo con i fatti: vado avanti come un treno sulla strada del lavoro e dei risultati, è evidente che sto cogliendo nel segno. Tutto queste bugie non mi interessano, rispondo alla mia coscienza”. Così Claudio Lotito sulle inchieste sul calcio: “La Salernitana? I pizzini? Ma non scherziamo…”