Una buona notizia anche per i tifosi del Matera Calcio, in particolare per gli Ultras Matera Curva Sud, che hanno sempre contestato la tessera del tifoso rinunciando a seguire la squadra del cuore in trasferta da quando è stata istituita la tessera del tifoso. Da oggi la tessera del tifoso non esiste più. E’ quanto sancito dal protocollo d’intesa denominato “Il rilancio della gestione, tra partecipazione e semplificazione” e sottoscritto da Figc, Coni, Ministro dell’Interno, Ministro per lo Sport, Lega Serie A, Lega B, Lega Pro, Lnd, Aic, Aiac e Aia. A spiegare le novità che entrano in vigore con la nuova stagione sportiva è Daniela Stradiotto, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive: “Semplificazione e partecipazione. La tessera del tifoso evolve, non si chiamerà più così e in tre anni sarà solo strumento di marketing per le società, una carta di fidelizzazione. Per le partite a rischio alto può essere richiesta dalle società stesse per far accedere solo i fidelizzati. L’abbonamento è svincolato dalla tessera del tifoso, non sarà più necessaria, fatte salve le campagne di marketing. Tamburi e megafoni saranno ammessi. La biglietteria sarà aperta nel giorno della gara, tranne per il settore ospiti. I biglietti saranno nominativi e il titolo sarà incedibile per le partite a rischio. Verranno abolite le campagne “Porta un amico o due amici” allo stadio, ma fin della prossima prima partita di campionato con il rischio minimo si può andare in trasferta senza tessera del tifoso”.
Carlo Tavecchio, Presidente della Figc: “Una giornata come oggi è un fiore all’occhiello. Lo stadio deve essere un ritrovo, non un posto di paura per i giovani, che vanno educati. Va cancellata la paura dello stadio. Serve un’educazione civica-sportiva”.
Giovanni Malagò, Presidente del Coni: “Bella giornata per il calcio e per lo sport. Era un problema e lo è stato per molti anni. Abbiamo vissuto stagioni difficili con problematiche che hanno portato a questi provvedimenti. Grazie e complimenti al Ministro dell’Interno, alle forze dell’ordine, all’Osservatorio e al Ministro per lo Sport. C’è un cambiamento culturale: per qualche anno si è voluto rendere complicato l’accesso agli stadi, dovuto a una serie di accadimenti, ora si passa ad aspetti di inclusione. Sono stati persi degli spettatori. Da oggi si ricomincia a risalire la china. Tutti i provvedimenti presi sono di buon senso, ora spetta alle società. Manca ancora l’ammodernamento dell’impiantistica sportiva delle società professionistiche. Tutti i Paesi che hanno avuto opportunità di avere impianti, li hanno fatti e sono sorti in concomitanza di grandi eventi”.
Luca Lotti, Ministro per lo Sport: “Mi piace definirlo un ulteriore passo in avanti verso un direzione diversa per offrire una nuova immagine del calcio. La strada è ancora lunga e tanto abbiamo fatto. Siamo convinti che questo passo aiuti, insieme alle altre novità normative, le persone a tornare allo stadio e le famiglie, vivendo il calcio come un gioco. Sì ai tamburi e megafoni allo stadio”.
Marco Minniti, Ministro dell’Interno: “Oggi è una giornata importante. Il risultato è frutto di lavoro comune. Investimento di fiducia. Abbiamo un’idea della sicurezza che sia tranquilla. Gli stadi non c’entrano nulla con la paura e noi vogliamo togliere questo sentimento. Allo stadio ci sono eventi di gioia e festa, anche durante la competizione all’insegna dei valori del calcio. Il limite invalicabile è quello della violenza. Partecipazione più serena e tranquilla possibile, tenendo fuori la violenza. Questo deve essere obiettivo comune. E’ un percorso che oggi cominciano e che siamo convinti porterà a risultati obiettivi. Punto di conclusione è l’ammodernamento delle strutture degli stadi. Stadi moderni e adeguati sono importanti per sicurezza e risultato sportivo”.