Il Calcio Catania non disputerà le ultime quattro partite della stagione regolare e il club viene cancellato dalla C. Questo il comunicato del presidente del Tribunale etneo, dott. Francesco Mannino, emesso dopo pranzo: “Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna il Tribunale di Catania – sezione fallimentare – ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistico della Calcio Catania s.p.a.”. La Federcalcio, con il comunicato ufficiale n° 214/A, ha deliberato ” di revocare l’affiliazione alla fallita società Calcio Catania S.p.A., con svincolo del parco tesserati”.
Dopo il rinvio del giorno prima, nel corso di una notte lunghissima e di enorme tensione, il direttore dell’area sportiva rossazzurra, Maurizio Pellegrino aveva cercato, con i suoi collaboratori, di racimolare una cifra pari a 35 mila euro per permettere ai curatori di disporre della somma utile per disputare la partita con il Latina, in programma domani. Gara che è saltata nonostante all’ultimo istante alcuni imprenditori avessero garantito delle somme a fondo perduto, pescando dal proprio patrimonio. Sgomento nel quartier generale di Torre del Grifo, dove l’allenatore Baldini, la squadra, gli altri dirigenti attendevano dalle 9 di stamane segnali dal Tribunale.
Dopo la notizia dell’intervento di alcuni imprenditori locali s’era aperto uno spiraglio. Invece la cessazione dell’esercizio provvisorio (che aveva validità fino al 19 di questo mese) fa calare il sipario su una situazione grottesca. Dal 2015, momento dello scandalo “I treni del gol” con la retrocessione d’ufficio del Catania in C, non c’è stato un riscatto. Tutt’altro: dalla Serie C il Catania non s’è risollevato. Due anni fa la Sigi aveva salvato il titolo sportivo, ma senza rilanciare. Si è arrivati al fallimento del 22 dicembre scorso, a tre aste competitive per l’assegnazione del titolo sportivo. Quindi l’arrivo di Mancini che ha agito con pagamenti a rate e fuori tempo massimo rispetto alle scadenze dettate dal Tribunale. Il sipario cala inesorabilmente tra la rabbia dei tifosi e le lacrime dei calciatori che avrebbero voluto chiudere la stagione sul campo. Un finale amaro. Indegno per una città che per 75 anni ha contribuito a scrivere la storia del calcio italiano.
La classifica sarà riscritta visto che saranno annullati tutti i risultati del Catania, con ripercussioni notevoli sulla graduatoria: il Bari è comunque già promosso in B, ma il Catanzaro da secondo diventa quarto e per quanto riguarda la zona bassa la novità è che la Vibonese, prima del fallimento del Catania destinata a retrocedere perchè in ultima posizione, ora si ritrova al penultimo posto e potrà disputare i play-out contro la squadra classifica che si piazzerà al quint’ultimo posto, posizione occupata ora dal Potenza, un’altra formazione favorita dall’esclusione dei siciliani dal campionato in corso. Di seguito la nuova classifica: Bari 71, Palermo 63 (dopo la vittoria di oggi a Monopoli), Avellino 61, Catanzaro 58, Francavilla, Monopoli 55, Foggia 48, Monterosi 47, Juve Stabia 44, Turris, Picerno 43, Latina 41, Campobasso 40, Taranto 37, Messina 36, Potenza 32, F. Andria 29, Paganese 26, Vibonese 21.
Il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha così commentato la notizia: “Innanzitutto esprimo il massimo rispetto per l’operato della curatela e del giudice fallimentare. Con grande dolore debbo constatare che la cessazione dell’esercizio provvisorio nel corso di svolgimento della stagione regolare arreca un grave nocumento al Campionato di Serie C ed è questa una situazione che come Presidente di Lega, non avrei mai voluto vivere. In questi mesi, e ancor prima fin dall’operazione Sigi, ho cercato in tutti i modi di far capire che gli impegni assunti dovevano essere rispettati; impegni che tuttavia non sono stati mantenuti. È innegabile, il covid ha aggravato irreversibilmente la situazione, ma rimane il fatto che, in quest’ultima fase, sono state avanzate proposte prive di alcun senso che hanno determinato la più spiacevole delle conclusioni. La Lega Pro ed i propri club, in quanto dotati di uno spiccato senso di responsabilità, sanno comunque affrontare e venire a capo di una situazione che avrebbe potuto determinare un danno non governabile. Concludo sottolineando la insopportabile sofferenza che tutta questa vicenda provoca alla città di Catania, ai tanti tifosi del Catania in Sicilia, in Italia, nel mondo”