Quando si punta tutto sui giovani una gara storta, quella costata la sconfitta contro il Milazzo, ci può anche stare. Se le gare diventano due dobbiamo cominciare a preoccuparci. Dopo la sosta, inutile negarlo, si è rotto qualcosa in casa biancoazzurra. Non spetta a noi individuare le cause delle due sconfitte consecutive contro Milazzo e Campobasso ma nel Contropiede di SassiLive proviamo ad analizzare anche la seconda sconfitta consecutiva della Cadregari-band. La squadra era priva di Logrieco, che quest’anno è diventato anche il capitano di una delle squadre con l’età media più bassa di tutto il girone C. Se a questa assenza pesante aggiungiamo le precarie condizioni fisiche del difensore Villagatti, che nell’occasione del gol incassato ha completamente mancato l’intervento per frenare l’incursione di Monti e la voglia del Campobasso di tornare al successo davanti al pubblico amico dopo nove mesi e mezzo a digiuno per regalare anche la prima gioia al tecnico Cosco, abbiamo un quadro più chiaro della situazione. Naturalmente in campo si va in undici e tutta la squadra è apparsa deconcentrata, poco disposta al sacrificio, a parte qualche spunto di Ancora. Se finiva 5-0 per il Campobasso nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Si è giocato praticamente ad una porta, con il Matera che ha regalato il primo tempo agli avversari e ha reagito in modo confuso nella ripresa, senza incidere in zona d’attacco. Del Sorbo isolato in avanti, centrocampo inesistente e difesa condannata a soffrire sino alla fine, con Lorello che stava per commettere la seconda ingenuità dopo quella che aveva favorito il raddoppio del Milazzo. Il Matera deve svegliarsi e solo il suo condottiero, Adriano Cadregari, può dare la scossa a questa squadra. Il mister, ne siamo certi, si farà sentire tantissimo negli spogliatoi quando il Matera riprenderà la preparazione martedì pomeriggio. Anche perchè domenica prossima va in scena la partitissima della decima giornata, la supersfida contro l’Avellino. Una gara in cui il Matera avrà gli stimoli giusti per cancellare le ultime due prestazioni imbarazzanti. Sia chiaro, il Matera non è stato costruito per un campionato di vertice e se dopo i primi sette turni si è ritrovato in zona play-off questo non vuol dire che ci dovrebbe rimanere sino alla fine della stagione. Il problema è un altro: si può anche perdere, ma bisogna farlo con dignità. A Campobasso il Matera ha toccato il fondo. Ma domenica prossima ha l’occasione giusta per riaccendere l’entusiasmo nell’ambiente biancoazzurro con una prestazione simile a quella sfoderata contro il Brindisi. Ma prima di cambiare qualche pedina nella formazione-base, crediamo che Cadregari dovrà lavorare molto sulla “testa” dei giovani atleti a disposizione. Solo se ritroveranno l’umiltà e la determinazione delle prime giornate questa squadra potrà recuperare la fiducia di una piazza scottata da troppe delusioni. E se non si ritorna subito a fare punti anche i potenziali imprenditori che dovrebbero dare una mano alla società del Matera non avranno più interesse a farlo. Sempre che ci sia davvero interesse verso la nostra squadra di calcio. I fatti dicono che la società del Matera è attualmente isolata. E la domanda nasce spontanea: sino a quando potrà camminare con le proprie gambe, visto che il contributo della Lega Pro garantito dai giovani in campo arriverà solamente a fine stagione?
Michele Capolupo
Ieri si e’ visto tutta la carenza del matera in fase offensiva. Del Sorbo, gioca troppo distante dalla porta avversaria e difficilmente potra’ segnare i gol della stagione scorsa.Ancora e’ l’unico che cerca la porta ma con scarsi risultati, Giannone ha perso lo smalto delle prime giornate. Ci vuole il classico “ariete” dell’area di rigore, ad aspettare lì le palle che gli capitano a tiro e buttarle dentro. Io un pensierino lo farei per Genny Del Prete, un giocatore che sicuramente farebbe volentieri il salto di categoria, anziche’ a marcire in quel paesino di porci e galline e sicuramnte sarebbe una operazione non molto costosa anche per le esigue risorse economiche della società.
Domenica pomeriggio alla notizia della seconda sconfitta del Matera mi era preso un senso di sconforto. . poi riflettendoci un pò mi sono ricordato dove siamo rimasti per tredici lunghissimi e deprimenti anni e sopratutto cosa proponeva la prossima sfida casalinga..MATERA – AVELLINO.. [size=large][color=blue]RIALZIAMOCI !!!![/color][/size]
Lasciando stare i luoghi comuni(è una squadra giovane,ci dobbiamo solo salvare,non c’è uno sponsor ecc ecc)è chiaro che c’è qualcosa che non va.Le armi di questo Matera sono il pressing e la corsa,queste cose nelle ultime partite non si sono viste,perchè???????Come mai si gioca sempre nello stesso modo?(palla a Del sorbo e finisce l’azione d’attacco)giocatori come Capolei e Spilabotte che hanno ben figurato in altre occasioni non vengono schierati.Chi sa rispondere?Cmq domenica tutti in gradinata con la speranza che qualcosa cambi…..