CONTROPIEDE DI SASSILIVE A CURA DI MICHELE CAPOLUPO.
Sul ritorno di SassiLive in sala stampa abbiamo già scritto e non c’è altro da aggiungere. Sull’aggressione al collega Andrea Rospi invitiamo tutti ad abbassare i toni di una polemica che non produce nulla di buono. Se dalla gradinata arrivano dei cori contro i giornalisti e qualcuno ha pensato di rispondere con degli applausi ironici nessuno si doveva permettere di ricorrere alla violenza per consumare chissà quale vendetta. Se non si condividono le sue opinioni c’è sempre un telecomando per cambiare canale. Ma la violenza non è ammissibile, nè dentro nè fuori dal rettangolo di gioco. La provocazione ci può stare, la contestazione anche ma per favore non alimentiamo attraverso il blog una spirale di odio che non fa bene a nessuno. SassiLive ha dimostrato in questi mesi di saper sopportare anche un tentativo odioso di ostacolare la libertà di informazione ma con grande onestà intellettuale ha continuato ad informare gli sportivi sulle vicende della nostra squadra del cuore. Dopo questa partita contro il Pomigliano si è discusso poco della partita e moltissimo di quello che è accaduto dopo nei pressi della tribuna centrale. Così non va. Proviamo a recuperare cercando di analizzare dal punto di vista tecnico la prestazione del Matera contro il lanciatissimo Pomigliano. Per un destino beffardo l’esonero è arrivato nella giornata in cui probabilmente il pareggio contro una squadra che viaggia in perfetta media-promozione ci poteva anche stare. Probabilmente la società avrebbe dovuto prendere questa decisione già “un girone fa”, quando il Matera è stato umiliato per 3-0 dal Pisticci. Ma qualcuno ha preferito dare fiducia ad un tecnico che non ha costruito tutta squadra ad inizio campionato ma che ha sicuramente contribuito al disastro stagionale. Gli errori sono stati elencati dai nostri utenti già dopo l’imbarazzante tre a tre ottenuto all’esordio contro la Turris. Ma qualcuno non fatto orecchie da mercante e adesso i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ora che anche Giusto è andato via qualcuno probabilmente dovrà ammettere che in questo portale non ci sono gufi ma solo persone che amano il Matera e si permettono di criticare solo perchè sognano di tifare per la nostra squadra del cuore in categorie superiori dopo anni deprimenti in serie D. Giusto paga per tutti ma i problemi non si possono risolvere da un giorno all’altro e il nuovo allenatore che sarà scelto dal direttore sportivo Dimitri dovrà subito entrare in sintonia con il gruppo per cominciare con una vittoria toccasana a Pisticci. Conquistare un successo nella terra dell’amaro lucano renderebbe meno…amaro il cammino del Matera sino al termine della stagione in corso, in attesa di disputare con maggiore cattiveria agonistica e determinazione le semifinali di Coppa Italia previste a marzo. Contro il Pomigliano la squadra ha trovato il vantaggio ma non è riuscita ancora una volta a gestire la partita. E se Logrieco non era disponibile dal primo minuto, fa un certo effetto sottolinare che il migliore in campo sia stato un certo Mohammed Alassani, un ragazzo di appena 21 anni che non aveva mai giocato una partita ufficiale in Italia. Cosa hanno combinato a centrocampo due giocatori esperti come Mazzoleni e Martone? A cosa pensava Bartoli quando ha lasciato sfilare il pallone verso Auricchio, pronto ad insaccare nella porta materana? Perchè Albano non riesce a segnare davanti alla porta avversaria? Perchè Genchi non è stato più sostituito in attacco da un giocatore con le sue caratteristiche? Domande che difficilmente troveranno una risposta. Toccherà al nuovo allenatore, che probabilimente verrà annunciato già nel pomeriggio, capire dove sono i problemi di questa squadra e se con gli uomini a disposizione è possibile invertire la rotta.
Michele Capolupo
RINASCE LA SPERANZA MA…MAI PIÙ VIOLENZA!
Ieri si è vissuto al XXI Settembre-Franco Salerno un altro pomeriggio di grande passione biancoazzurra. I gruppi organizzati, uniti e compatti come non mai, hanno proseguito in maniera ancor più incisiva nella sacrosanta contestazione, civile e dignitosa, nei confronti di una società che finora non è riuscita a mantenere l’impegno dichiarato di rilanciare in grande stile il calcio a Matera. Loro ci mettono passione ed entusiasmo, sono sempre presenti in casa e in trasferta, macinano chilometri e spendono soldi; ma negli ultimi quindici anni sono stati ripagati solo con continue, indicibili ed umilianti delusioni. Frustrazione, rabbia, rassegnazione. Sono questi i sentimenti che ormai dominano in una tifoseria che comunque (e nonostante tutto) ha raggiunto un eccezionale livello di maturità. E in queste settimane lo sta dimostrando. Per questo risulta incomprensibile il becero atto di violenza compiuto ieri dagli ultrà biancoazzurri nei confronti del giornalista di TRM Andrea Rospi. La violenza è sempre spregevole. E poi ha spesso segnato i momenti più negativi del calcio materano: come dimenticare la stupida invasione in Matera-Trani che ci costò la vittoria del campionato? Non solo: nella gara dei play-off con il Manduria un innocuo fumogeno costituì un “perfetto” alibi per una società (allora posseduta dalla famiglia Nicoletti) che da tempo aveva deciso di disimpegnarsi. Quello che è successo ieri è diverso, forse ancora più grave. Ma è diversa anche la situazione: la piazza infatti non teme più repentini abbandoni, la delusione è talmente tanta che un’eventuale scomparsa definitiva del Matera sarebbe accolta quasi con sollievo. In fondo, come recita uno dei cori più ricorrenti in queste ultime domeniche, i “colori” restano comunque. Ma ieri nell’amato biancoazzurro è comparsa una macchia nera. Che noi auspichiamo sia presto lavata con un gesto di riconciliazione nei confronti di Rospi da parte degli ultrà che, sbollita la foga “agonistica”, sicuramente riconosceranno l’errore, se non l’hanno già fatto. In questo modo taciterebbero immediatamente le insulse accuse scagliate contro di loro dai soliti benpensanti, che non si sono lasciati sfuggire l’occasione. Eppure anche stavolta avrebbero fatto miglior figura a tacere…Del resto è comprensibile il fastidio che genera in loro la constatazione che oggi gli ultrà (e tutti i veri appassionati) sono la parte migliore dell’intero ambiente calcistico materano. Una “macchia nera”, per la verità, si è vista ieri anche sul verde manto del XXI Settembre-Franco Salerno: Mohammed Alassani – per tutti Momo – ha finalmente fatto il suo esordio in maglia biancoazzurra. Ed è stata una salutare scarica di energia, un bagliore di luce nel buio completo di una squadra ormai allo sbando. Bisogna ripartire da lui. E dal nuovo allenatore. Già due settimane fa avevamo sottolineato lo stato confusionale in cui si dibatteva Giusto, invocandone le sacrosante dimissioni. Dopo la sconfitta di Caserta poi, avevamo preannunciato che la sua esperienza a Matera poteva considerarsi conclusa. E così è stato. Il turno infrasettimanale ha ritardato solo di qualche giorno una decisione ormai presa, ma lui ha rinunciato a giocarsi nel modo migliore l’ultima possibilità che il destino gli aveva riservato: ieri ha infatti riproposto titolare l’impresentabile Mazzoleni, con Logrieco nuovamente in panchina; titolare inamovibile anche l’imbarazzante Bartoli, che dopo aver portato il Matera in vantaggio ha regalato il pareggio agli avversari; e poi Albano ancora solo in attacco a fare quel che può, con Branda e Selvaggi incredibilmente in panchina. Ora il direttore sportivo Dimitri è in cerca del sostituto, anzi probabilmente lo ha già trovato. E non crediamo sarà uno dei nomi che circolano nell’ambiente: da un professionista competente ed esperto qual è, il dirigente salentino non commetterebbe mai un errore così grossolano. A Pisticci comunque si andrà con uno spirito rinnovato, con l’unico obiettivo di vincere. Perché il vecchio Bue ritorni a vivere. E magari tra un mese con la Coppa Italia, anche a sognare…
Zoccolo Duro
L’aggressione a Rospi è qualcosa di inaudito. Abbassiamo tutti i toni, anche perché alla fine stiamo parlando di calcio. Non capisco certi tifosi cosa abbiano in testa, a volte. Penso sempre che all’ironia vada contrapposta altrettanta ironia. Almeno questo è quello che fanno le persone intelligenti. La gente si allontana anche per questo. Oh, sveglia: non si campa di solo calcio, ragazzi miei.
Tutti amiamo il Matera e tutti stiamo male per questa situazione, ma ricordiamoci che stiamo parlando sempre e solo di calcio e non saranno 11 giocatori a dare lustro o far vergognare una città intera.
Abbiamo un esempio lampante di come si possa continuare a seguire le proprie passioni, pur se toccati nell’orgoglio: la redazione di Sassilive che, come ricorda il direttore, ha continuato a informare noi tifosi pur vivendo una situazione incredibile per un paese civile e una città come Matera.
E poi..oh, se non ce la fate a sopportare le trasmissioni di Rospi, cambiate canale: non penso le prescriva il medico curante.
Già…si spera che Dimitri possa rappresentare l’aria nuova per il matera di cui si ha tanto bisogno. E certo ingaggiare un nuovo allenatore con improvvisazione come spesso fatto negli ultimi tempi non farebbe certo bene! Se si pensa che neglimultmi anni questa squadra non ha l’onore di avere un trainer che se la gestisca per più di un anno…è difficile così pianificare! quindi spero che arrivi uno su cui RI-COSTRUIRE basi finalmente più solide! Tanto, su quest’anno c’è ben poco da recuperare; speriamo solo in una tranquilla salvezza.
Sono strafelice che sia andato via Giusto! non mi ricordo mai un allenatore così tenuto sullo stomaco come questo qui! e ciò anche per la assurda ostinatezza dei “dirigenti”…
Poiché ritengo questo il momento più delicato e importante del calcio materano degli ultimi anni, per le motivazioni che tutti conoscono, credo l’unica cosa da fare ora sia smorzare i toni a tutti i livelli ed attendere con ansia il nome del nuovo tecnico, che spero vivamente non sia uno dei nomi che circolano. Anche io non penso che Dimitri commetterebbe un errore clamoroso affidando una piazza bollente come è in questo momento Matera, ad un tecnico giovane e inesperto. Per ora lasciamo da parte l’ostinatezza dei Dirigenti che per lunghi tratti si sono dimostrati ottusi e presuntuosi di fronte a dei problemi evidentissimi, l’esasperazione e la rabbia contro tutto e tutti che ha portato all’aggressione vile e da condannare al giornalista Rospi, la delusione per il secondo fallimentare campionato che doveva vederci protagonisti e cerchiamo invece di riunire tutti insieme le forze per cercare di raggiungere ancora l’unico obiettivo che ci è rimasto, la Coppa Italia, che vincendola ci darebbe ottime probabilità di entrare in C2 dalla porta di servizio. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità di fronte a quello che è accaduto, Società, Mezzi d’informazione e Tifosi, chiedendo anche scusa pubblicamente e ai diretti interessati per i loro errori. Ma dopo non ci saranno veramente più alibi. Non ci sarà più nessuno che potrà prendersi gioco di una città e di una tifoseria che, pur sbagliando come ha fatto ieri qualcuno di loro, hanno come unico obiettivo il ritorno nel calcio che conta. E i Dirigenti devono smentire con i fatti i tanti che pensano che il loro unico obiettivo è invece diverso. Io sarò tra quelli che andrà a Pisticci domenica con uno spirito rinnovato, con l’augurio che il Vecchio Bue si rialzi e torni a vivere.
Martedì 2 Febbraio, a partire dalle ore 11, verrà presentato presso la sala stampa dello stadio “XXI Settembre – Franco Salerno” il nuovo allenatore del F.C. Matera. Si tratta di Roberto Rizzo, nato il 20 Ottobre del 1961 a San Cesareo di Lecce ed ex calciatore di Monopoli, Salernitana, Cosenza e Lecce. La sua carriera da allenatore è cominciata nel settore giovanile del Lecce, dove con la formazione Primavera ha vinto 2 Scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe di categoria. Nel 2006 ha guidato per 17 giornate la prima squadra del Lecce in Serie A. Nel 2006/2007 ha allenato il Martina Franca (Serie C1) mentre nella stagione successiva ha guidato la Virtus Casarano in Eccellenza Pugliese.
portiamolo noi il matera in c2.organizziamo una megatrasferta facciamo vedere che siamo noi che vinciamo le partite.tutti a pisticci e poi in finale che la c2 in un modo o nell’altro sarà nostra.
Tre gli acquisti: arriva l’attaccante Roberto Magliocco, 32enne nelle ultime due stagioni in D con la maglie di Nocerina, Matera e Messina. Tesserati anche il centrocampista Matteo Mazzetto (classe ’88 dal Padova) e l’attaccante kosovaro di passaporto svizzero Almin Murati, già in prova da qualche giorno. Tutti hanno firmato un contratto fino a giugno. Restano in organico Cardinale, Giannusa, Lucenti, Langella e Chiavaro: erano dati in partenza ma non hanno trovato una sistemazione.