GIUDICE SPORTIVO
Euro 1500 di multa alla società dell’Avellino perchè propri sostenitori in campo avverso introducevano ed accendevano nel proprio settore diversi fumogeni; gli stessi in reazione alla provocazione di un calciatore della squadra avversaria lanciavano sul terreno di gioco sei bottiglie d’acqua semipiene, senza conseguenze.
Squalificati per un turno Pasquale Esposito del Nepolis e Antonio Del Sorbo del Matera per recividità in ammonizione (IV infrazione)
CONTROPIEDE DI SASSILIVE A CURA DI MICHELE CAPOLUPO
Ripartire dal gol di Giannone. La sua sforbiciata spalle alla porta ha scrollato di dosso le paure di una formazione composta da un gruppo di ragazzi che per la prima volta si affacciano in un campionato professionistico. La Cadregari band si trasforma e nel finale rischia anche di conquistare l’intera posta in palio contro un Avellino affamato di punti per continuare la scalata verso il vertice della classifica. Nel primo tempo solo un paio di occasioni degne di nota costruite dal Matera, la prima con Ancora su assist di Giannone e la seconda proprio con un tiro insidioso dell’esterno che farà esplodere il XXI Settembre alla mezz’ora della ripresa. Ma l’Avellino aveva conquistato subito il centrocampo e dopo aver provato in diverse occasioni a scardinare la retroguardia materana, con la complicità di un Lorello versione Mai dire gol, aveva concretizzato la superiorità con il tocco sotto porta di Vicentin. Nulla da eccepire sul risultato con il quale si è chiuso nel primo tempo e nell’intervallo Cadregari ha deciso di sostituire uno spento Ancora con Alassani, che purtroppo non è riuscito a fare granchè, perchè troppo avulso dal gioco che il Matera è riuscito ad esprimere. La svolta è arrivata grazie all’intuizione del tecnico del Matera, che ha spostato Capolei a sinistra, vera spina nel fianco della difesa irpina sulla corsia mancina con il supporto del terzino Di Fusco. Con Provenzano finalmente ritrovato nel ruolo di De Rossi che Cadregari ha cucito all’under scuola Udinese, il Matera ha finalmente offerto una prova convincente, anche se favorito da un evidente calo fisico degli avversari. Ma nel calcio si gioca per 95′ e la pressione in avanti della formazione di Marra si è esaurita proprio quando l’Avellino doveva proteggersi di più. Il gol, e questa è un’altra curiosità che conferma l’imprevedibilità del calcio, è arrivato comunque da un lancio lungo di Calà che ha praticamente imbambolato il difensore Caso, costretto a far scorrere la palla verso Giannone, bravissimo nel controllo e nella rovesciata che ha ricordato quella del mitico Piola. Poi il giovanotto napoletano ha zittito tutti imitando Batistuta e ha esagerato con un gestaccio rivolto alla tifoseria irpina. Gestaccio che le immagini non documentano ma che se fosse avvenuto sarebbe da condannare. In ogni caso ancora una volta ci permettiamo di contestare le cervellotiche scelte del governo Maroni di imporre una tessera del tifoso a chi non vuole saperne di sottoscriverla, tanto basta partire qualche ora prima per la trasferta e acquistare il biglietto in un altro settore diverso dalla curva. A Matera gli avellinesi contrari alla tessera del tifoso erano circa trecento e la Polizia non poteva ovviamente perquisirli tutti, altrimenti si faceva notte. E come per magia anche i tifosi dell’Avellino hanno acceso due fumogeni misteriosamente occultati da qualche parte per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Quando si è acceso il primo bengala diversi tifosi dell’Avellino hanno provato addirittura a trasferirsi in tribuna laterale, perchè disturbati dal fumo che impediva la visione della gara. Assurdo. In quel momento si è rischiato il contatto diretto tra le opposte tifoserie, l’esatto contrario di quello che in teoria avrebbe dovuto prevedere una legge contro la violenza negli stadi. Ma di paradossi in Italia ce ne sono così tanti che a questo punti non ci sorprende più nulla. E poco importa se tra qualche giorno chi ha acceso i fumogeni sarà colpito da un provvedimento di Daspo. Chi va allo stadio vuole sentirsi al sicuro e non respirare un clima di guerriglia urbana. Ma questo Maroni probabilmente lo ignora e continuerà a negare l’evidenza. Anche a fine gara c’è stato il rischio di un contatto tra i dirigenti delle opposte tifoseria ma questi episodi succedono quando qualcuno non accetta con sportività il risultato del campo. Matera ha dimostrato attraverso la sua dirigenza e l’educazione del pubblico presente sugli spalti di essere una piazza educata e sportiva. Probabilmente non servirà per fare punti sul rettangolo di gioco ma a noi piace sottolineare questo aspetto, perchè rappresenta un valore aggiunto nell’era di un calcio senza valori. Sulle prestazioni tecniche dei giocatori biancoazzurri vi rimandiamo alla pagella del nostro collaboratore Marco Pisciotta non prima di aver ricordato che la sfida contro l’Avellino ha restituito al Matera un giocatore che potrebbe anche rubare la scena al capitano Logrieco. Si chiama Scarpato e nei 30 minuti in cui è rimasto in campo ha fatto impazzire i giocatori in maglia verde. La sua idea più brillante, quel passaggio smarcante per Formuso, lo avrebbe consacrato nella sua prima gara davanti al pubblico amico, dopo lo spezzone di gara dell’esordio avvenuto a Campobasso. Stesso discorso vale per Formuso, che si è fatto ipnotizzare dall’uscita del giovane Cascella. Se la palla fosse entrata ora il Matera sarebbe nuovamente in zona play-off. Ma il punto contro l’Avellino, squadra costruita per vincere il campionato vale oro dal punto di vista mentale perchè nell’ultima mezz’ora i lupi sono stati messi a tacere, come ha sottolineato anche Giannone dopo aver segnato il gol del pareggio.
Michele Capolupo
LA PAGELLINA DI MARCO PISCIOTTA SU MATERA-AVELLINO
Giusto pareggio tra Matera e Avellino, con gli irpini superiori nella prima frazione di gioco e i Materani in grado di uscire alla distanza, spazzando via le recenti delusioni, figlie soprattutto di prestazioni agonisticamente non
all’altezza delle prime partite di campionato.
Sugli spalti non tutti sapevano che il budget messo a disposizione del ds dell’Avellino aveva qualche zero in più di quello gestito da Dimitri, per cui prima di criticare e sputare veleno su società e staff tecnico bisognerebbe
prima riflettere sui mezzi a propria disposizione.
Che il Matera Calcio non “vada di moda” quest’anno è ormai un dato di fatto, del tutto inspiegabile per una piazza notoriamente affamata come la nostra. Non riusciamo neanche a raggiungere 2000 spettatori contro l’Avellino, in
condizioni climatiche ideali. La classifica non può essere una scusante, siamo ancora in lotta per i play-off (soli -2 punti di distacco) e, anche quando eravamo in zona play-off, nonkè reduci da due vittorie consecutive, il numero
di presenti al XXI Settembre non raggiungeva cifre accettabili. Frutto esclusivamente del biglietto nominale??
Dopo tanti anni nei quali società e squadra non meritavano questa piazza devo ammettere che i ruoli si sono invertiti, basta solo constatare la figuraccia dei nostri ultras (nuovamente divisi e avulsi dal resto della gradinata) di
fronte ad una tifoseria compatta, che si dimostra all’altezza della sua tradizione.
Lorello 5: da tre partite il ragazzo non è tranquillo. Sta collezionando papere imbarazzanti, sia nelle prese aeree che con i piedi. Oggi, solo per miracolo, non è risultato decisivo in negativo.
Fedi 6: contiene Comini, ma nel primo tempo si concede alcune pause. Esce alla distanza, aiutato anche dal calo fisico degli irpini.
Di Fusco 6.5: soffre tantissimo le sovrapposizioni di Meola e Balzano, meritava nella prima frazione di gioco più copertura. La sostituzione di Ancora e l’inserimento di Capolei sulla fascia sinistra cambiano le carte in tavola, tale fascia diventa proprietà del Matera e le numerose sovrapposizioni tra Di Fusco e Capolei sono una spina del fianco dei campani.
Villagatti 6.5: non è al meglio fisicamente, ma da buon toscanaccio non molla mai e i crampi finali dovrebbero far riflettere i criticoni della domenica circa l’impegno di ognuno dei calciatori Materani.
Calà 6: con Villagatti ricompone la coppia centrale migliore del Matera. Oggi i clienti da affrontare erano pessimi, Vicentin su tutti è punta di categoria superiore e per il difensore Materano sono necessari gli straordinari per
arginarlo.
Provenzano 6: corre tantissimo peccando in precisione. Nella mediana gli irpini giocano con un uomo in più ed è difficile chiedere al giovane centrocampista Materano le solite prestazioni “monstre”.
Logrieco 5: parte bene, sembra ritornato ai suoi livelli, ma fisicamente non è al top e dopo metà primo tempo passeggia in campo mandando in difficoltà l’intera squadra. Il 4-3-3 di Cadregari richiede un lavoro nella mediana che il centrocampista bitontino non può garantire e la sostituzione con Scarpato (voto 7) è una manna dal cielo. L’ex Pianura entra subito in partita ed offre un assist perfetto a Formuso, oltre a tanta qualità e quantità.
Capolei 6: primo tempo mediocre, nel secondo tempo Cadregari lo schiera come esterno sinistro e la sua prestazione ne giova tantissimo. Anche lui esce stremato dal terreno di gioco.
Del Sorbo 6.5: con i piedi è meno preciso del solito, ma di testa non ha rivali. Condisce la sua discreta prestazione con tanta corsa e pressing, difficile chiedere di più ad una punta centrale.
Ancora 5: divora una palla goal nei primi minuti di gioco e concede a Meola il lusso di fare il pendolino sulla fascia destra. Azzeccatissima la sostituzione.
Giannone 6.5: under anomalo, a volte sembra compassato, a tratti alieno dal gioco, ma la giocata è sempre dietro l’angolo. Per pochi centimetri non segna sia su azione che su punizione. Da applausi il goal su rovesciata.
Formuso 5.5: non convince il suo esordio. In 15′ sbaglia un’occasionissima e non funge da spalla per Del Sorbo contro una difesa irpina ormai stanca.
Alassani 4.5: come nelle precedenti partite il ragazzo non sembra adeguato per questa categoria.
Marco Pisciotta
non condivido il giudizio su alassani ke per la mezz’ora rimasto in campo ha lottato e recuperato molti palloni in fase di copertura e quando è sceso sulla fascia aveva di fronte due colossi come puleo e caso,non diamoli addosso.
Qualche “chicca”: da qui in poi – [url]http://forum.pianetabiancoverde.it/showthread.php?t=9540&page=6[/url] – ci chiamano bastardi, zingari, chiavicume (loro a noi… 😯 ), senza che da parte nostra ci sia mai stato nulla più che indifferenza verso di loro. Magari quelli che ci chiamano zingari sono gli stessi che quando sono venuti a giugno a fare lo spareggio con la Rossanese andarono a rompere le palle ad una povera vecchietta che abita a piano terra a Piccianello, prendendo a calci la porta d’ingresso; o magari quel LUPONE 61 che ci chiama bastardi, da vero campano doc è uno di quelli che al bar prima della partita facevano gli AMICONI…
Per non parlare infine dei PIAGNISTEI sulle “terribili” PROVOCAZIONI che hanno ricevuto dalla nostra squadra di ragazzini (addirittura qualcuno scrive “mai visto nulla di simile”!!) e dai nostri steward, notoriamente dei veri banditi… 😯 Tutto ciò detto dagli avellinesi, non proprio dei LORD quando hanno bisogno di fare risultato in casa…
Che tristezza sti tastieristi avellinesi! E comunque, nonostante i tastieristi, obiettivamente a livello ultras sono senza dubbio i migliori del campionato.
Viene contato un 100% della cifra sui nati nel 1988. La cifra normale per ogni giovane schierato in campo è di 700 euro. Per i giovani dell’87 si conta il 40% di questa cifra, ovvero 280 euro per almeno 30 minuti di gara. Per gli ’88, lo ripetiamo, 700 euro per almeno 30 minuti di gara. Dal 1989 in poi i contributi aumentano del 10% per ogni anno. Quindi abbiamo 770 euro, pari al 110% per i nati nel 1989, 840 euro, pari al 120% per i nati nel 1990. Si prosegue col 130% per i nati nel 1991 (910 euro) e il 140% per i nati nel 1992, che fruttano 980 euro a gettone. Si arriva addirittura alla cifra di 1050 euro, ovvero il 150%, per i nati nel 1993.
Purtroppo eccetto i 20′ discreti col Latina e il goal al Muelfi sembra un oggetto misterioso in questa categoria.
Nn ha mai puntato e superato l’avversario, premettendo ke spesso i terzini sono under e gli stessi Puleo, ma soprattutto Caso (il 5 iprino) non erano dei fenomeni…anzi!!
Spero di sbagliarmi e di invertire il giudizio su di lui già nelle prox pagelle…
Letti i contributi??
Lorello è del 1987…mi devi una birra!
I veri ultras irpini nn ci pensano proprio così come noi nn consideriamo loro.
+ ke i migliori, sono gli unici ke abbiamo visto!!
Sicuramente sono avvantaggiati da una campagna acquisti faraonica rispetto alla nostra, ma dalla mia città ero abituato ad essere stupito in positivo..quest’anno solo delusioni!
[quote=Furia biancazzurra]E comunque, nonostante i tastieristi, obiettivamente a livello ultras sono senza dubbio i migliori del campionato.[/quote]
Noi invece domenica abbiamo confermato di essere i peggiori, non del campionato ma dell’intere Lega Pro. Sono scontati i motivi.
i gruppi della gradinata hanno stancato perchè si sono isolati,divisi e non sanno coinvolgere il resto dei molti ragazzi della gradinata,facciamo ridere eravamo superiori negli anni dell’eccellenza (materasassi)……SERVE UN CAMBIAMENTO URGENTE!!
L’assenza di Del Sorbo peserà tantissimo per il Matera, ma anche Esposito rappresenta tanto per il Neapolis, diciamo mezza difesa.
L’anno scorso lo comprarono nel mercato novembrino perkè avevano nella difesa il punto debole..
Uno dei loro assi è fuori, ora si tratta di tenere a bada i vari Bonanno, Longobardi (il Matera dell’anno scorso ne sa qualcosa) e Daleno..il resto della squadra non è trascendentale.