La zuccata di Naglieri, che nell’occasione ha dimostrato di avere anche le qualità del centravanti Albano, ha confermato che il Matera non ha alcuna intenzione di mollare le due squadre che attualmente sono davanti ma è pronto a sfruttare qualsiasi indecisione per recuperare in fretta i punti persi in questo mese di ottobre. La gara giocata sul campo sintetico di S. Antonio Abate non è stata bella ma se il Matera doveva fare la partita e in questo senso ha sicuramente deluso sul piano del gioco, occorre anche considerare il fatto che gli avversari ci metteranno sempre il massimo per contrastare una della squadre candidate alla vittoria finale. I sette punti di distacco dal Brindisi erano sicuramente bugiardi ma adesso che il Matera si ritrova a meno cinque non deve più fermarsi. Domenica prossima è atteso dalla seconda trasferta consecutiva sul campo del Francavilla in Sinni, terreno che non ha regalato grandi soddisfazioni al calcio materano negli ultimi anni. Purtroppo la tegola della squalifica allungata a Tonio Chisena non ci voleva affatto perchè il ricorso numero due presentato dalla società sarà esaminato, se siamo fortunati, solamente venerdì prossimo. E in quel caso si prospettano tre soluzioni: il giudice avrebbe la facoltà di aumentare ulteriormente “il…brodo”, oppure confermare le tre giornate o ancora ridurre nuovamente a due o a una le giornate di squalifica per il nostro fantasista. Staremo a vedere. Intanto il Matera torna già al lavoro questo pomeriggio per preparare la gara di ritorno dei sedicesimi di Coppa Italia in programma mercoledì a Francavilla Fontana. Si parte dal 7 a 1 dell’andata e la qualificazione agli ottavi non dovrebbe essere in discussione. Mister Corino dovrà dare spazio ai giocatori meno impegnati in campionato e se rivedremo in campo anche Chisena, probabilmente potrebbe esordire con la maglia biancoazzurra anche Antonio La Fortezza a centrocampo. Da verificare invece le condizioni di Marsico e Garcia, non convocati per infortunio a S. Antonio Abate. Il Matera è vivo ma su questo non abbiamo mai avuto dubbi. Piuttosto la rete di Naglieri ha confermato la nostra sensazione: il Matera non deve dipendere esclusivamente dai gol di Albano, che fa reparto da solo in avanti ma deve contare anche su una spinta maggiore sulle fasce per sfruttare la sua stazza fisica sui traversoni alti. A S. Antonio probabilmente c’è stata un’involuzione di gioco anche perchè ad un certo punto della ripresa Corino ha richiamato Renna per inserire Pedano. Probabilmente meritava di uscire anche Principiano, che non sta mettendo in mostra i pezzi forti del suo repertorio ma ci auguriamo che sia soltanto per problemi fisici. A questo punto Chisena servirebbe come il pane ma un ricorso “beffardo” impedirà probabilmente al materano di giocare una gara che non avrebbe mai pensato di perdere. Al Fittipaldi ha dato spettacolo per due anni con il Francavilla di Cupparo e in fase di mercato è stato il giocatore più richiesto dalla tifoseria biancoazzurra. Chisena è arrivato ma non è ancora riuscito ad esprimere le sue qualità, anche a causa di un infortunio in fase di preparazione. Purtroppo Tonio è caduto nel tranello teso dai giocatori del Pomigliano e ha reagito con un gesto violento ad un fallo di gioco. E adesso deve scontare anche la beffa di un ricorso sul quale preferiamo non esprimere giudizi. Speriamo solamente che l’incubo di questa squalifica prolungata possa terminare al più presto in modo tale da ammirare quel Matera che abbiamo sognato in estate.
Nell’ottava giornata le attenzioni erano anche sul testa coda Grottaglie-Brindisi. A nostro avviso la squadra di Del Rosso non merita l’ultimo posto in classifica e nel match contro l’attuale prima della classe ha dato il massimo per dare un dispiacere alla squadra di Silva. Il guizzo dell’ex Chiesa stava per regalare l’ottava vittoria consecutiva ma nel calcio bisogna sempre fare i conti con l’orgoglio degli avversari e ancora un ex, questa volta in forza al Grottaglie di nome D’Amblè, ha fatto felice Grottaglie e Matera. Al secondo posto resiste in ogni caso la Nocerina, che supera “all’inglese” il modesto Venafro, ancora ultimo in compagnia del Grottaglie. Ai molossi basta la rete nel primo tempo di Cavallaro, poi ad un minuto dal novantesimo arriva il raddoppio di Moro da Silva. Se il Matera difende con il prezioso successo esterno, il terzo dopo i colpi ad Angri e Francavilla Fantana, al quarto posto c’è un curioso avvicendamento tra Pomigliano ed Ischia. I granata superano di misura solo al minuto 86 con Cutolo la squadra di Lazic, prossimo avversario del Matera, mentre l’Ischia cade a Fasano che vince grazie alla rete in avvio di gara di Formuso. E in compagnia degli isolani al sesto posto in classifica adesso c’è il sorprendente Bacoli, che trova il blitz per 2-1 sul campo di un Bitonto ormai in caduta libera dopo un buon avvio di stagione. Crisantemo (punta dal cognome davvero letale per gli avversari) porta in vantaggio il Bacoli, poi Ruisi si fa cacciare e nella ripresa il pari della punta Di Bitetto è vanificato dal nuovo vantaggio di Coquin. Punto d’oro per il Genzano sul campo della Turris e classifica meno pericolosa adesso per la squadra di Bardi. La gara sicuramente più divertente è stata quella tra Francavilla e Pianura, con gli ospiti che pagano più del previsto l’infortunio di Tommaso Manzo. La squadra imprevedibile di Francioso vince la sfida per tre a due e fa scivolare in settima posizione una delle squadre candidate a dare fastidio alle tre favorite, Brindisi, Matera e Nocerina, rigorosamente in ordine alfabetico. Il partenopeo Ianniello risponde dal dischetto al rigore segnato quattro minuti prima dal brindisino Sergi poi nel finale del primo tempo arriva il raddoppio di Galeandro per i padroni di casa. Al 18′ della ripresa Ianniello regala con la sua doppietta il pareggio al Pianura ma la gioia dei napoletani dura solo un minuto perchè Nasca segna il gol-partita. In zona play-out l’Angri vince lo scontro diretto con il Gelbison nel derby tutto salernitano e raggiunge a quota otto Bitonto e Turris: decisiva la rete al 38′ della ripresa di Galdi.
Michele Capolupo