La scossa è arrivata ma adesso il Matera deve riconquistare la tifoseria

 

CONTROPIEDE A CURA DI MICHELE CAPOLUPO

Diciamo la verita. Se non ci fosse stato Logrieco (giocatore a lungo ignorato da mister Giusto) a Pisticci non ci sarebbe stata nessuna scossa. Senza Albano in attacco e Martinelli in difesa c’erano tutte le attenuanti del caso in caso di mancato successo nel derby di ritorno disputato contro i gialloblè, che all’andata avevano trionfato per 3-0 con Valente in panchina e al ritorno sono stati puniti da un Matera pronto a sfruttare al massimo le occasioni create in avanti. Doppietta di Logrieco a parte, il Matera a Pisticci non ha entusiasmato ma in serie D il risultato è quello che conta e il Matera da questo punto di vista va comunque applaudito perchè è riuscito a tornare a casa finalmente con la vittoria dopo tanti bocconi amari ingoiati negli ultimi mesi. Mettendo da parte il successo interno del 20 dicembre scorso ottenuto contro l’Ischia-baby il Matera non vinceva una partita in campionato da oltre due mesi (29 novembre, Grottaglie-Matera 0-1). E se le vittorie fanno morale, ben vengano i tre punti al Michetti. Ma da martedì prossimo, quando la squadra tornerà a sudare agli ordini del nuovo allenatore Roberto Rizzo, tutti dovranno lavorare per dare continuità a questo successo di  Pisticci. Non si può pensare di aver risolto tutti i problemi con due invenzioni di Logrieco, favorite anche da due incertezze del portiere Marino. Anche perchè di fronte c’era una squadra condizionata dal turn-over dopo aver battuto mercoledì scorso il Fasano in uno spareggio anticipato per la salvezza, magari attraverso i play-out. Chi ha visto la partita ha indicato in Mazzoleni il migliore in campo e questa è davvero una buona notizia per il Matera. Nel 4-3-3 che piace a mister Rizzo, un giocatore come Mazzoleni può e deve fare la differenza, fermo restando che anche Leta e Martone devono dare il massimo. In avanti è toccato a Branda svolgere il ruolo di vice-Albano ma è chiaro che l’under di Tramutola non poteva infastidire più di tanto la retroguardia del Pisticci, per tante ragioni. Branda non giocava una partita dal primo minuto da tre mesi e non ha certamente il fisico da centravanti. Il tridente ha funzionato sopratutto per la presenza di Logrieco e Carretta, anche se l’under ex Gallipoli dovrebbe sfruttare meglio ripartenze invece di intestardirsi nelle azioni personali. Ma anche queste situazioni di gioco si possono migliorare durante la settimana. In difesa invece poteva andare meglio se Gennaro D’Angelo non avesse ciccato il pallone scagliato sulla punizione calciata da D’Aniello mentre l’errore macroscopico di Manzo non è stato sfruttato al meglio nella fase finale della partita. Se Parente avesse indovinato la spaccata nella porta biancoazzurra a questo punto staremmo a raccontare di un’altra beffa. E’ vero che il Matera non ha mai tirato in porta nel secondo tempo ma anche il Pisticci non ha costruito poi così tanto da meritare il pari 2. E alla fine i biancoazzurri hanno vendicato l’umiliante 0-3 dell’andata. Siamo a Carnevale e probabilmente il risultato positivo ha mascherato ancora una volta i problemi di questo Matera: difesa che continua a prendere gol e organico ridotto, con De Vecchis e Albano fuori per infortunio e nessuna alternativa in panchina al titolare Branda. Urgono rinforzi ma il mercato è chiuso. E allora non resta che sperare di recuperare in fretta il nostro bomber e continuare a giocare con la stessa determinazione sfoderata a Pisticci. Almeno da questo punto di vista il Matera ha finalmente onorato la gloriosa maglia biancoazzurra. E solo continuando a vincere la tifoseria biancoazzurra potrà ritornare allo stadio per applaudire Mazzoleni e compagni. Tifoseria che da due settimane ha adottato la linea compatta della contestazione. A Pisticci il pubblico materano non c’era a causa del divieto imposto dalla Prefettura e il rammarico per questa assenza è stato espresso a fine partita da mister Rizzo. Pazienza, vuol dire che domenica prossima contro il Francavilla Fontana ci sarà una nuova occasione per dimostrare che la vittoria di Pisticci non è arrivata per caso.

Michele Capolupo

 

CONTRIBUTO DI ZOCCOLO DURO: VITTORIA SALUTARE, MA RIZZO HA TANTO DA LAVORARE

L’auspicata vittoria a Pisticci, come unico risultato possibile per sperare di dare una svolta alla stagione, è arrivata. La prestazione del Matera sul campo del paese dei calanchi non è stata eccezionale, ma la squadra ha mostrato vivacità agonistica e atletica ed uno spirito rinvigorito. E la vittoria è senz’altro meritata. Del resto il nuovo tecnico Rizzo non avrebbe potuto fare molto in una sola settimana di lavoro e poi è stato anche penalizzato dalle assenze di Martinelli ed Albano, che non gli hanno consentito di schierare la formazione che ha in mente. Ma la “scossa” ha sortito gli effetti sperati. In effetti il cambio di allenatore, con le dovute eccezioni (l’ingaggio di Foglia Manzillo lo scorso anno risulta ancora inspiegabile…), solitamente coincide con una netta inversione di tendenza nelle prestazioni e nei risultati di una squadra: sono di questa stagione i casi clamorosi di Mazzarri al Napoli e Ranieri alla Roma in serie A; ma ce ne sono esempi anche nella nostro categoria e nel nostro girone: Corino ha conseguito cinque vittorie e due pareggi nelle sette partite disputate dal Pomigliano da quando è subentrato al dimissionario Nastri; e lo stesso Arleo a Pisticci, arrivato a dicembre al posto di Valente, aveva conseguito due vittorie e due pareggi prima di ieri. Insomma, vittoria doveva essere e vittoria è stata. Importante per il momento, ma potrebbe rivelarsi fondamentale se segnasse l’inizio di una nuova fase: intanto il Matera si è riavvicinato alla zona play-off, ora a 7 punti, in attesa che il Casarano recuperi le due partite rinviate; e soprattutto ha ristabilito la distanza di sicurezza dalla la zona play-out, ora di nuovo ad 8 punti. Peccato solo – e lo ha sottolineato lo stesso Rizzo a fine partita – che gli impagabili sostenitori biancoazzurri non abbiano potuto godere di questa piccola gioia dal vivo: davvero incomprensibile il divieto disposto dal prefetto, tuttavia le motivazioni fanno sorgere il sospetto che la decisione sia stata indotta da qualcuno in cerca di una comprensibile ma ingiustificabile rivalsa. Poco male, la passione per i colori della propria città è più forte di ogni possibile forma di repressione. Ora, come sempre si dice in questi casi, Rizzo avrà una settimana per lavorare con maggior serenità, saranno anche recuperati gli infortunati e magari domenica contro il Francavilla Fontana al XXI settembre potrebbe cominciare ad intravedersi la fisionomia del nuovo Matera, il suo. Inutile sottolineare che anche in questo caso c’è un solo risultato possibile: la vittoria non può sfuggire, per dare un senso a continuità a quanto fatto ieri. E poi in casa manca addirittura dal 24 ottobre (3-2 all’Angri) che è stata anche l’unica del campionato: quella con l’Ischia infatti non conta. Forse si comincia a intravedere la luce in fondo al tunnel: è giunto il momento di accelerare per uscirne il più presto possibile.

Zoccolo Duro