“Esprimo grande soddisfazione sia per i qualificati interventi dei relatori sia per l’attenzione con la quale le società intervenute hanno seguito i lavori di un interessante convegno che rappresenta un altro tassello di quel percorso di informazione e di cambiamento culturale che abbiamo intrapreso all’indomani dell’elezione dell’attuale gruppo dirigente del comitato Regionale della Figc Basilicata che mi onoro di presiedere”. Queste le parole di Piero Rinaldi, presidente del CRB, al termine del convegno “I traumi del calciatore: dalla prevenzione alla cura” tenutosi a Potenza, presso la sala A del Consiglio Regionale della Basilicata, e organizzato dal CR Figc Basilicata. Qualificato il parterre dei relatori, tra i quali il prof. Angelo De Carli medico della Nazionale Figc U21, che hanno affrontato in maniera chiara ed esaustiva il tema oggetto del simposio catturando l’attenzione della platea. I lavori, moderati dal consigliere del CRB Gianluca Tartaglia, sono stati aperti dai saluti del presidente Piero Rinaldi e del fiduciario medico del CR Figc Basilicata Marinella Lapenna che ha sottolineato l’importanza da parte delle istituzioni e delle società sportive di mettere al centro della propria azione la tutela della salute degli atleti. Ad inaugurare il ciclo degli interventi è stato il dott. Egidio Sproviero, medico delle Rapp.ve del CRB e responsabile Riabilitazione dell’Asp Potenza, che ha illustrato le misure necessarie per prevenire gli infortuni nel calciatore tra le quali l’uso appropriato degli scarpini con i relativi tacchetti che devono necessariamente avere differenze specifiche per ogni tipologia di terreno di gioco ( in erba artificiale o naturale) e il corretto utilizzo di protezioni come i parastinchi che, troppo spesso, sono utilizzati impropriamente o addirittura non utilizzati aumentando il rischio di traumi contusivi e di fratture. Le attualità e le misure preventive nelle lesioni muscolari nel calcio è stato, invece, oggetto della relazione del prof. Angelo De Carli, medico della Nazionale Figc U21 e responsabile dell’Unità Operativa di Traumatologia dello Sport dell’Ospedale “S. Andrea” di Roma, che si è soffermato sulle nuove classificazioni che prevedono non solo le lesioni classiche di primo, secondo e terzo grado già note, ma anche le lesioni cosiddette funzionali e il dolore muscolare tardivo. La diagnostica per immagini deve essere sempre effettuata e l’ecografia può offrire informazioni importanti sia per il trattamento iniziale sia per il monitoraggio delle evoluzioni delle lesioni muscolari. La risonanza magnetica è riservata agli sportivi di alto livello e può offrire informazioni più dettagliate con una più elevata sensibilità diagnostica. Si è parlato, inoltre, delle infiltrazioni con fattori di crescita (PRP) spesso utilizzati con eccessivo entusiasmo nei traumi dello sport. Trovano, invece, un loro preciso impiego in casi selezionati come pure, raramente, possono trovare
indicazione interventi chirurgici in alcuni tipi di lesione di terzo grado di alcuni gruppi muscolari. Il prof. De Carli ha, infine, sottolineato l’importanza della prevenzione che oggi ha un ruolo fondamentale nel prevenire gli infortuni e soprattutto le recidive. Il dott. Alessandro Cerino ha discusso sulle tecniche infiltrative articolari nella patologia degenerativa artrosica. L’associazione delle metodiche ecografiche per l’esecuzione di infiltrazione di sostanze terapeutiche in particolare di acido ialuronico, risulta in alcuni casi (come ad esempio nell’anca) pressoché insostituibile. E’ ovviamente indispensabile ricorrere ad un centro qualificato per l’esecuzione delle pratiche diagnostiche terapeutiche. Il dott. Antonio Castelluccio ha, invece, sottolineato la professionalità del fisioterapista e il corretto equilibrio tra l’uso di mezzi fisici appropriati e una attenta rieducazione funzionale e propriocettiva sempre rispettando le corrette indicazioni dettate dal medico sportivo. Il dott. Libero Mileti, direttore del DIRES, ha infine illustrato le novità riguardanti le normative esistenti per l’uso del defibrillatore e dei corsi di istruzione BLS-D (Basic Life Support Defibrillation). Il corretto utilizzo di questi strumenti, che saranno obbligatori presso gli impianti sportivi, potrebbe salvare delle vite.