La SuperLega (o Super League se vi piace di più) si trasforma nel giro di 48 ore nel più grande superflop della storia del calcio. Dopo la rinuncia prima di mezzanotte delle sei squadre inglesi (Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Tottenham), il passo indietro di Atletico Madrid e la scelta del Barcellona di affidare ai soci l’ultima parola, alle due di notte è arrivato il comunicato ufficiale della Super Lega che di fatto ha sospeso, almeno per il momento, il progetto contestato praticamente da tutti gli addetti ai lavori, società, giornalisti e tifosi.
Ecco il comunicato ufficiale: “La Super League europea è convinta che l’attuale status quo del calcio europeo debba cambiare. Proponiamo un nuovo progetto europeo perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta mira a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l’intera piramide del calcio, anche aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall’intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà a tutte le parti interessate del calcio”.
“Nonostante l’annunciata partenza dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa delle pressioni esercitate su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente in linea con le leggi e le normative europee come è stato dimostrato da una decisione del tribunale per proteggere la Super League da azioni di terzi”.
“Date le circostanze attuali riconsidereremo i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i pagamenti di solidarietà per l’intera comunità calcistica”.
Dunque, in attesa che il progetto venga “rimodellato”, l’esperienza della SuperLega europea può dirsi temporaneamente sospeso. Del resto, dopo l’addio delle sei squadre inglesi – Manchester City, Manchester United, Chelsea, Totttenham, Arsenal e Liverpool – anche due dei tre club spagnoli, Atletico Madrid e Barcellona avevano già fatto sapere che stavano meditando di sfilarsi. Restavano dunque solo il Real Madrid e le tre italiane, Juventus, Inter e Milan. Proprio l’Inter, pochi minuti prima che venisse diffuso il comunicato ufficiale, anche l’Inter aveva fatto un passo indietro. “Il progetto della Superlega allo stato attuale non è più ritenuto di nostro interesse” avevano spiegato fonti nerazzurre all’Ansa già alla fine della riunione d’urgenza dei 12 club fondatori del progetto.
E nella notte anche la As Roma è intervenuta ufficialmente sulla vicenda con una breve dichiarazione diffusa dai vertici della società: “Chiediamo ufficialmente alle tre società italiane – Juventus, Inter e Milan – di uscire dalla SuperLega e di chiedere scusa ai tifosi italiani”. L’Inter lo avrebbe già fatto, si attendono le reazioni degli altri due club.
Di seguito il commento del dj e direttore artistico di Radio Deejay, Linus, sul clamoroso flop nel giro di 48 ore della neonata SuperLega o Super League.
Tutto qui?
Siamo proprio dei fessi.
Tendiamo sempre a sopravvalutare l’intelligenza delle persone.
Davanti a questa follia della Superlega abbiamo pensato un po’ tutti che ci fosse un astuto piano B che avrebbe svelato il vero obiettivo della minacciata scissione. Tipo “chiediamo dieci per avere almeno tre”. E invece sono bastati due giorni di inevitabili e scontate proteste e la maggior parte dei coraggiosi se la sono già data a gambe.
Quindi, come sempre nel calcio, non era strategia ma solo arroganza e superficialità.
Davvero, tutto qui?
#superlega #superflop