È morto Mauro Bellugi. All’ex calciatore di Inter, Bologna, Napoli e della Nazionale, 71 anni compiuti il 7 febbraio, erano state amputate entrambe le gambe nei mesi scorsi per complicazioni legate al Covid. Ne ha dato notizia la famiglia. Bellugi è morto questa mattina all’ospedale milanese di Niguarda in seguito a un’infezione. L’ex difensore era ricoverato dal 4 novembre, dopo essere risultato positivo al coronavirus, dovendo poi subire l’amputazione di entrambe le gambe: il 13 novembre la prima, il 20 la seconda. La doppia amputazione è stata decisa dai medici in seguito al peggioramento di patologie pregresse rispetto al Covid-19. Bellugi lascia la moglie Loredana e la figlia Giada.
In carriera aveva vestito le maglie di Inter, Bologna, Napoli, Pistoiese, oltre che quella della nazionale con 32 presenze. Il suo unico gol in carriera con l’Inter fu in Coppa Campioni contro il Borussia Monchengladbach. “Il Covid mi ha tolto anche la gamba con cui feci gol al Borussia Monchengladbach”, aveva raccontato l’ex difensore che ai tedeschi realizzò l’unica rete della carriera, nella partita di Coppa dei Campioni del 3 novembre 1971, vinta 4-2 dall’Inter. Con grande forza d’animo Bellugi pensava comunque di poter riprendere a camminare grazie a delle protesi: “Prenderò quelle di Pistorius”, aveva detto con un sorriso.
In memoria di Bellugi, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha disposto l’effettuazione di un minuto di raccoglimento su tutti i campi. “È un grande dolore per il calcio italiano – ha dichiarato Gravina – Mauro è stato un protagonista importante della nostra storia comune. Oltre alle capacità in campo, ne ho apprezzato le qualità umane e la sua straordinaria forza d’animo, soprattutto in questo periodo di sofferenza”. Domani nel derby i giocatori dell’Inter giocheranno con il lutto al braccio. Non è escluso possa farlo anche il Milan.
“Io cerco di ricordarmelo quando giocavano insieme. Era un ragazzo simpaticissimo e divertente. E c’è un aneddoto che me lo fa ricordare in particolare: siccome lui era bravo con i piedi, era un difensore anomalo. Faceva il pallonetto anche agli attaccanti e io gli dicevo: ‘Mauro se per caso scivoli e prendiamo gol, comincia a correre…’ e lui mi diceva “si , lo so ma tanto non mi avresti preso…”. È il ricordo di Roberto Boninsegna su Mauro Bellugi. “A Milano ci si frequentava, purtroppo se ne è andato un amico. Io l’ho sentito due giorni fa. Non mi ha detto che stava così male, mi aveva detto che gli dovevano fare un altro intervento”, ha concluso commosso Boninsegna.
“Oggi ci lascia un grande uomo, un grande calciatore, un grande Interista: ciao Mauro”. Così l’Inter ha reso omaggio a Mauro Bellugi. “Fino all’ultimo ha voluto lasciare al mondo un messaggio di forza e di speranza, ha raccontato il bello del calcio e della vita, quella per cui vale la pena lottare ed è stato ripagato dall’abbraccio di tutti, dei suoi tifosi, dei compagni, degli avversari e delle persone che hanno riconosciuto in lui quell’esempio di vita che oggi più che mai diventa prezioso. Nella sua storia c’è forza, determinazione, allegria, amore e speranza. Ciao Mauro” conclude il club nerazzurro. Anche il Napoli si è unito al dolore della famiglia per la scomparsa del “caro Mauro”. Il Bologna stasera contro il Sassuolo giocherà con il lutto al braccio. Un ricordo di Bellugi lo ha fatto anche Antonio Conte. Il tecnico dell’Inter, prima della conferenza stampa di presentazione del derby, ha detto: “Purtroppo mentre eravamo in campo ci è arrivata la triste notizia della scomparsa di Mauro Bellugi. Ci dispiace veramente tanto. Tutti noi ci uniamo al dolore della famiglia”.
“La scomparsa di Mauro è veramente una brutta notizia, era un ragazzo simpaticissimo, allegro, grande raccontatore di barzellette. Era sempre un piacere passare del tempo con lui”. È il ricordo di Dino Zoff dell’ex difensore di Inter, Bologna e Napoli. “Era un uomo positivo e pieno di gioia di vivere, mi spiace molto per la sua scomparsa”, conclude Zoff.