Sport Village – Pronostici tutti rispettati, o quasi. La quarta giornata del fantacampionato di serie A certifica di fatto quanto fino ad oggi espresso dalle squadre partecipanti con la sola eccezione del Milan che, complice il ponte di Ognissanti, non si è presentato all’appuntamento di campionato consentendo alla Lazio di incamerare tre preziosi punti che permettono agli aquilotti di salire in ottava posizione in perfetta solitudine.
Vince la capolista Sassuolo. Dopo l’inopinata sconfitta contro il Brescia nella finale di Supercoppa, i neroverdi hanno scaricato tutta la rabbia sul malcapitato Lecce infliggendo ai giallorossi un pesante 8 a 0. Ha aperto le danze la doppietta di Nicola Andrisani cui ha fatto seguito quella di Luciano Cifarelli, quindi hanno contribuito al risultato Pasquale Di Lecce, Sabatino Larotonda, Antonio Chieco e Federico Finamore. Nulla fa fare per i salentini restati a bocca asciutta e ancorati a quota tre punti in classifica.
Guida la muta delle inseguitrici il Napoli, vittorioso per tre a zero sull’ostica Roma. Soltanto nella ripresa i partenopei sono riusciti a violare l’ermetica difesa giallorossa per merito di Nicola Volpe al 29′ minuto di gioco, poi la rete di Fabio Pellegrino e, nel finale di gara era ancora Volpe a sancire il risultato. Identico punteggio, ma sicuramente meno sofferto, quello ottenuto dalla Sampdoria a spese dell’ottima Spal. Dopo un primo tempo concluso su doppio vantaggio: Vincenzo Palmirotta al 13′ e al 21′, i blu cerchiati hanno colpito ancora al 34′ con Giovanni Iacovone. Nel seguito della gara il risultato non è più cambiato complice l’espulsione di Francesco Buono al 39′ minuto.
Straripa, invece, il Brescia sul fanalino di coda Verona. Sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria ottenuta ai danni della capolista nella finale di Supercoppa, le rondinelle non hanno dato scampo agli scaligeri concedendo loro soltanto il gol della bandiera, giunto nei primissimi minuti di gioco per merito di Francesco Centonze. Man of the match Eustachio Cristallo, autore di una bella cinquina di reti, poi il solito Nicola Duni con una tripletta, Francesco Bianchini con due gol, e quindi i singoli squilli di Bruno Papapietro e Donato Buono.
Ricchissima di reti anche la gara tra la Fiorentina e il Parma. Alla fine l’hanno spuntata i ducali che hanno domato gli avversari con uno scoppiettante 10 a 5. Sugli scudi la coppia composta da Giuseppe Angelastri e Pasquale Cifarelli, autori di un bel poker di gol ciascuno, quindi la doppietta di Luigi Mangia, mentre per i viola tripletta per Valerio Gisonna e gli squilli di Vito Festa e Michele Grosso.
Quarta vittoria su cinque gare disputate per il Torino. I granata, seppure con il minimo vantaggio, hanno superato una buona Juventus che nel finale è riuscita a rimettere in discussione il risultato. Cinque gol per i torinisti: doppio Giuseppe Adorante, Marco Colucci, Maurizio Colucci e Davide Sarra, mentre per i bianconeri a segno due volte Carlo Chisena, quindi Francesco Paolicelli e Pasquale Vizziello.
Se lo aggiudica il Genoa il derby di coda della classifica. E dire che era partita bene l’Udinese andando in vantaggio all’undicesimo minuto con Roberto Chieco. La reazione dei grifoni, però, non si faceva attendere, e così capovolgevano il risultato Gianluca Antezza e Marco Armaiuoli, a segno al 22′ e 32′. Seguiva quindi un doppio botta e risposta tra il bianconero Giovanni Darretta e la coppia Antezza – Armaiuoli che, di fatto sanciva la vittoria, seppure sofferta, dei rossoblu genoani.
Vince, ma soffre, il Cagliari. Contro l’Atalanta i sardi, che si erano portati sul triplo vantaggio per merito di Alessandro Sabino, nel finire della gara hanno rischiato di gettare alle ortiche i tre punti a causa del doppio colpo a firma di Giuseppe Cerabbona e Giuseppe Scasciamacchia. Nel mezzo i gol del rossoblu Giuseppe Miglionico e del nerazzurro Francesco Tamburrino.
Unico pareggio della giornata quello tra Bologna e Inter, un quattro a quattro che, probabilmente, scontenta entrambe. Unica consolazione le triplette di Simone Bitetti e Stefano Orsi, quindi il risultato è stato completato dal felsineo Savio Flumero e dal meneghino Domenico D’Aria.