Nel monday night ha deciso la supersfida contro il Cosenza. E dopo aver siglato la terza rete in maglia biancoazzura per Gabriele Rolando arriva l’intervista su SassiLive a cura di Michele.
Il genovese Gabriele Rolando è un esterno destro offensivo di proprietà della Sampdoria: il prossimo 2 aprile compirà 21 anni.
Gabriele raccontaci la tua breve carriera calcistica: Sono nato a Genova e sono tifoso della Sampdoria, squadra con in cui sono cresciuto calcisticamente disputando 10 anni nel settore giovanile. Poi lo scorso anno la Sampdoria mi ha ceduto in prestito in Lega Pro al Como e ho conquistato la promozione in serie B dopo aver superato il Matera in semifinale allo stadio XXI Settembre vincendo la partita ai rigori”.
Cosa ricordi di quella partita giocata da avversario del Matera? “Ricordo emozioni bellissime, ho visto l’entusiasmo dei tifosi materani allo stadio e ho avuto modo di apprezzare una bella piazza calcistica. Qando è arrivata la chiamata del Matera ho accettato subito con grande entusiasmo.
Hai raggiunto quota 14 presenze in questo campionato ma la tua crescita è arrivata con mister Padalino, cosa pensi di questo allenatore? “Con Dionigi avevo poco spazio, poi Padalino mi ha dato maggiori opportunità e spesso ho cominciato da titolare. Credo che il tecnico ha dato una marcia in più sia per quanto mi riguarda sia a livello di squadra.
Il Matera vanta un ruolino di marcia da grande squadra, c’è rammarico per l’attuale posizione di classifica? “C’è rammarico perchè siamo partiti male, se partivamo meglio con 4-5 punti in più oggi per il Matera sarebbe un altro campionato ma questo non vuol dire che non ci crediamo. Ci attendono 9 partite che per noi sono 9 finali e cercheremo di portare a casa il risultato pieno ogni domenica.
Dopo Genova e Como la tappa di Matera rappresenta la tua prima esperienza al Sud, come ti stai trovando? “Sono in casa con Scognamillo e Biscarini, due ragazzi un anno più grande di me. Con loro mi trovo benissimo ma all’inizio non è stato facile ambientarsi perchè lo scorso anno giocavo a Como che era a 200 chilometri dalla mia città. Poi a gennaio è arrivato Casoli, mio compagno di squadra a Como e per me è stato sempre più semplice ambientarmi. La città di Matera è bella, tranquilla e mi trovo bene, poi devo dire che i tifosi sono eccezionali. Io arrivo da Como dove c’è una tradizionale calcistica importante ma ho notato che Matera non è da meno, anzi. Como e Matera sono tifoserie calde che seguono il calcio. Quando sono arrivato ho subito notato che ci sono gli stessi colori sociali e quindi mi sono trovato a mio agio”.
Felice di giocare nel Matera ma ti aspettavi una riconferma dal Como per giocare in serie B? “Sicuramente sono dispiaciuto perchè il Como non mi ha riconfermao ma sono molto felice della scelta di Matera, ho accettato di giocare qui e sono venuto molto carico per rimettermi in gioco”.
C’è un giocatore di alto livello con le tue stesse caratteristiche che segui particolarmente? “Sì, mi piace molto come gioca Cuadrado della Juventus”.
Dopo le reti in casa contro la Paganese e in trasferta ad Agrigento nel poker all’Akragas, nel posticipo contro il Cosenza è arrivato anche il terzo gol con il Matera, gol decisivo perchè ha permesso di conquistare una vittoria convincente contro il Cosenza. Come è andata e sopratutto a chi vuoi dedicarlo? “E’ stato un bel gol, ho tagliato centralmente, Iannini mi ha visto e mi ha servito un bellissimo assist, il portiere è uscito bene ma io l’ho messa all’angolino destro. In quel momento ho pensato a mia mamma e il gol lo dedico a lei anche perchè oggi è la festa della donna”.
Il tuo obiettivo personale e di squadra per questa stagione con il Matera? “Sono arrivato qui per migliorarmi e rimettermi in gioco dopo la promozione con il Como. L’obiettivo con il Matera è riuscire ad ottenere un traguardo più importante dello scorso anno e visto che nella scorsa stagione siamo riusciti a superare il Matera in semifinale quest’anno sarebbe bellissimo portare il Matera in finale per la serie B, poi tutto potrebbe accadere”.
Michele Capolupo
Gabriele Rolando nella foto di Emanuele Taccardi