Il Presidente del Matera Calcio, Rosario Lamberti, prende atto della segnalazione alla Procura Federale da parte del Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, in merito alle dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore dal Presidente del club biancoazzurro.
Il Presidente Lamberti rimane in attesa di avere finalmente la possibilità di essere ascoltato dagli organi federali: “Sono lieto di apprendere questa notizia da Ghirelli, vuol dire che potrà finalmente ricevere risposte da questi organismi alle domande che ho posto nell’intervista rilasciata a TuttoC.com.
Ricordiamo che che Matera, Pro Piacenza, Lucchese e Cuneo sono le società di Lega Pro che non hanno sostituito la fideiussione entro il termine fissato del 17 gennaio 2019. Quali saranno le conseguenze? Lo spiega direttamente Ghirelli: “Faccio una premessa, noi quest’estate con l’allora presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, chiedemmo al Commissario Straordinario della Figc di escludere le dieci società che non avevano presentato una fideiussione idonea, ma nessun provvedimento venne preso in tal senso. Ora, al prossimo Consiglio Federale del 30 gennaio, presenteremo questo provvedimento che porterà all’esclusione delle società che non hanno sostituito la fideiussione. Si creerà una sofferenza per i campionati, ma bisogna mettere un alt a chi non ha rispetto delle regole”.
Michele Capolupo
Di seguito l’intervista rilasciata da Lamberti a TuttoC.com che ha provocato la reazione di Ghirelli
Domenica continua lo sciopero della prima squadra.
“In realtà lo sciopero riguarda una decina di calciatori della vecchia gestione: altri hanno già concluso il rapporto col Matera, altri come prevedibile non hanno trovato squadra. Un caso anomalo dal momento che chi è in sciopero continua a mandare certificati medici. E ammetto di non aver voluto chiedere le visite fiscali, mi sa che sarebbe stato umiliante per qualcuno di loro. Adesso stiamo tesserando nuovi giocatori e, grazie alle risoluzioni che hanno abbassato il plafond, potremo tesserare nuovi giocatori. Entro il 31 gennaio allestiremo una squadra competitiva, domani dovrebbe scendere nuovamente in campo la “Berretti”, poi col Catania dovrebbero esserci i nuovi acquisti”.
Eppure il direttore sportivo Genovese si è dimesso.
“Siamo amici fraterni e tra di noi non c’è alcun problema. Il suo gesto è dettato dal fatto che, al momento, il nostro mercato è bloccato, non potendo acquistare il numero di giocatori voluti. Il suo lo vedo come un segnale significativo di chi ha voglia di risollevare il Matera”.
Non avete cambiato la fideiussione entro la mezzanotte di venerdì.
“Non avere la fideiussione non significa esclusione dal campionato. Ma ci stiamo muovendo: abbiamo redatto attraverso la Cattolica Assicurazioni, una delle più affidabili compagnie assicurative italiane, una bozza di accordo: tale bozza, che riporta impresso il numero di polizza, è stata concordata con i responsabili della Lega da parte di un avvocato della Cattolica. Se la polizza sarà in regola, seppur in ritardo, potrebbe esser rivista la sanzione. Entro la prossima settimana il dentro o fuori”.
Intanto si va verso meno otto punti e 350mila euro di multa. Salvarsi sarà difficilissimo.
“Ai meno otto ci sono abituato grazie alle superficiali gestioni passate del Matera. Per quanto riguarda la retrocessione, mi chiedo: ad oggi la Lega ha stabilito i criteri? Ha spiegato quante squadre retrocederanno? Regna il caso assoluto, si passa dalle retrocessioni dirette ai playout, passando per il blocco totale. Hanno poche idee ma confuse. E noi non molliamo”.
Nel frattempo è stata cambiata la norma relativa al minutaggio per le squadre in sciopero. Niente fondi al Matera che schiera i ragazzini.
“Sembra che la Lega faccia le leggi ad Materam. Togliere i soldi del minutaggio a chi ne schiera tanti, a prescindere dal perché, è una contraddizione rispetto a quanto detto dal presidente della FIGC che invita a far giocare i giovani. A tal proposito ricordo che in C esiste la seconda squadra della Juventus. E poi la prima squadra ha perso 4-0 contro la Juve Stabia, la Berretti ha perso 4-0 con il Rieti. Un solo risultato non può essere indicativo, però…”.
Non è normale però che una squadra scioperi.
“Ma l’Assocalciatori, quando i calciatori del Matera sottoscrivevano contratti, non si preoccupavano, visto che la squadra non doveva iscriversi al campionato? Il Matera è accusato di non aver presentato bilanci, come ha fatto Gravina a iscrivere una squadra al campionato, con fideiussione Finworld che si reputava da un pezzo non a norma e dei lodi arbitrali? L’AIC dov’era? A Tommasi questa domanda l’ho fatta, la risposta è stata il silenzio”.
Ma chi gliel’ha fatta fare di prendere il Matera? Che la situazione stesse precipitando si sapeva da tempo.
“Avevo già trattato col Matera, non mi era sceso giù il modo in cui ero andato via la prima volta: ero passato per il cattivo della situazione. E soprattutto, non ho acquistato un club accollandomi ogni rischio, non sono un pazzo: il 10 ottobre la Guardia di Finanza e la Covisoc hanno raccolto tutti gli atti del Matera Calcio a causa delle indagini sul fallimento della Tradeco, società del vecchio patron Columella. Io ho acquistato il club il 15 ottobre, avendo quindi la garanzia che tutto quanto accaduto prima verrà accertato dalle forze dell’ordine e non potrò così essere accusato di cose non fatte”.
Però gli stipendi non sono stati pagati, i fornitori bussano alle porte, la fideiussione non c’è…
“Sto pagando i crediti sanabili. Se poi un preparatore atletico dopo anni e anni fa richiesta di risarcimento a una nuova società, di che stiamo parlando? La realtà è che ho acquistato una società che non poteva essere iscritta al campionato. Niente bilanci, niente liberatorie da parte dei tesserati, una fideiussione chiacchieratissima. Eppure il Matera è stato iscritto in Serie C: non serviva molto a scoprire le magagne, bastava una visura camerale. Vi pare normale che per avere un documento il Matera deve chiederlo alla Guardia di Finanza? Che, ovviamente, risponde picche visto che tutte le carte sono oggetto di indagine. La vecchia gestione, altrettanto ovviamente, non ci dà nulla. Mi sono recato da Ghirelli spiegandogli che abbiamo difficoltà oggettive nel preparare la fideiussione, visto che servirebbero degli atti in mano agli inquirenti. Credo che lui abbia il potere di chiedere questi documenti ma al momento non è stato fatto nulla”.
Non è molto tenero nei confronti della Lega Pro.
“Sarò anche uno sciocco ma qualora continui questo atteggiamento quasi persecutorio nei confronti del Matera, da cittadino tutelerò i miei diritti. E credo che una denuncia per danni alla Lega di Gravina e Ghirelli mi divertirò a farla, visto che ho acquistato una società che non poteva essere iscritta al campionato”.
Noi, però, non abbiam capito chi metterà i soldi per salvare il Matera.
“Partiamo dal fatto che salvare questa squadra sarà un miracolo. Le strategie per salvare il Matera ci sono: io fino a ora ci ho rimesso più di quanto dovessi, dagli sponsor della zona ho incassato solo 12mila euro. E al momento ho anche un ammanco di cassa di 200mila euro perché non si trovano i soldi degli abbonamenti.
Ma supponiamo che questa società non abbia soldi. Vantiamo un credito in Lega di circa 700mila euro. Il problema è che non possiamo aprire conti correnti a nome del club vista la situazione. Per fortuna ne esiste ancora uno sul quale, però, incidono protesti a carico della vecchia gestione. Inoltre questo conto è noto a tutti i creditori, vi dico solo che è arrivata anche una richiesta di risarcimento per la consulenza a un giocatore di anni fa per 142mila euro. Quindi, se io verso un solo euro su un conto del genere, viene subito aggredito dai creditori.
Noi ci stiamo opponendo a tutti i pignoramenti e, al contempo, abbiamo chiesto alla Lega di pagare direttamente loro i giocatori con i soldi del Matera. La domanda viene spontanea: volete tutelarli i giocatori? Io sto cercando di salvare il calcio nella capitale europea delle cultura: le proposte le facciamo, però poi non veniamo ascoltati”.
I debiti però non sembrano essere finiti qui.
“Già, il vero problema sono i debiti con l’erario che ammontano a 4 milioni e mezzo di euro. In questo caso ho avuto contezza delle somme solo dopo l’acquisto della società, prima non è possibile accedere ad Equitalia. La precedente gestione aveva dichiarato ad aprile, confermandolo a luglio, di aver chiuso con un attivo di 80mila euro. Appena sono entrato mi son trovato con questi debiti con lo Stato. I precedenti proprietari erano arrivati fino alla rateizzazione: per aderire bisognava pagare almeno una rata, senza sarebbe arrivato l’annullamento della rateizzazione. Pagando una rata a luglio avrebbero consentito una comoda rateizzazione: il bello è che non hanno pagato la rata e, quindi, l’accordo è saltato. Adesso io dovrei versare un milione e 200mila euro cash con il rischio che il Matera a giugno non si iscriva”.
Quindi scacco matto?
“Sto cercando di trovare una soluzione anche a questo: ho un appuntamento al ministero dell’economia, vorrei accedere al Lodo-Lotito, per rateizzare nuovamente i debiti come accadde alla Lazio. Ecco quali sono le verità sul Matera: noi di errori ne abbiam potuto farne, non siamo Buffon che riesce a evitare ogni gol. Però, dopo aver condito il piatto con tutti questi elementi, venitemi a dire come si comporta Lamberti. Stiamo vivendo una commedia buffa”.
calcio ormai molto malato dappertutto dalla prima all’ultima serie, peccato per i tanti tifosi che investono tempo e denaro sopratutto, e credo che farebbero meglio ad appassionarsi ad altri sport molto piu’ sani; tanti,troppi stranieri nel nostro calcio, ma nessuna squadra italiana che vince qualcosa a livello europeo, e i tanti stranieri che ci sono non hanno elevato la qualità dei nostri massimi campionati che sono davvero molto scarsi e poco competitivi, credo che una squadra di serie A equivalga ormai a una buona squadra di lega pro, squadre che cambiano continuamente tanti troppi giocatori durante l’anno e che non trovano mai un’amalgama per costruire qualcosa che possa dare delle soddisfazioni, i tifosi stessi sono molto disorientati, vedono continuamente giocatori che vanno e vengono dalle proprie squadre, non si crea mai affiatamento,amalgama tra i giocatori, giocatori che sbagliano due partite e vengono crocifissi, per vincere qualcosa di importante ci vuole molta pazienza e perseveranza; gli anni d’oro del calcio italiano sono ormai andati, meglio virare su altri sport.