Mentre il Matera baby e sperimentale affidato a Cadregari continuerà ad allenarsi sino a mercoledì pomeriggio prima di concedersi le meritate vacanze la società continua a lavorare nell’ombra per rafforzare la base economica e garantire un futuro al calcio materano. Un futuro che molti hanno prospettato nebuloso alla luce delle richieste esorbitanti che la Lega Pro richiede per l’iscrizione al campionato ma che potrebbe diventare più “azzurro” se tutti cominciassero a remare dalla stessa parte senza lasciarsi andare al classico pessimismo che regna sovrano in questa città sempre più strana. Matera si candida a capitale europea della cultura nel 2019 ma poi non riesce a trovare un’intesa per avviare quella strategia che potrebbe rappresentare l’ancora di salvezza nel prossimo futuro: l’azionariato popolare. Lo abbiamo suggerito anche quando era alla guida il presidente Vito Ripoli e ci auguriamo che qualcuno possa cominciare a lavorare in tal senso. Il calcio non si fa con le chiacchiere ma con la “moneta” e quindi è inutile continuare a chiedere il miracolo a dei dirigenti che evidentemente non hanno più la forza per andare avanti da soli. Non sappiamo se il Matera si iscriverà al prossimo campionato ma la senzazione è che nessuno vuole perdere quello che abbiamo inseguito per 13 anni e quindi in qualche modo riusciremo ad onorare le richieste della Lega Pro. Se saranno gli attuali dirigenti o presunte cordate di fuori Matera lo scopriremo solo tra qualche settimana. Il tifoso, quello vero, naturalmente non vuole attendere troppo, ma probabilmente è il caso di non interferire in questo momento sulla strategia societaria.
E’ quanto dichiara Girueppe Fragasso, punto di riferimento assieme a Tommaso Perniola e Mimmo Cinnella e sicuramente uno degli interlocutori privilegiati dei contatti che sono stati avviati nei giorni scorsi per allargare la base societaria. Qualcuno ha parlato di una cordata che ha messo sul piatto 400 mila euro e che il Matera invece ne ha chiesto 650 mila. Giuseppe Fragasso, raggiunto al telefono da Carlo Abbatino, su questa voce che si è diffusa in città puntualizza: “Di fronte a patti di riservatezza non possiamo dire nulla. Posso dire che queste sono voci che rovinano il calcio a Matera. Aggiungo anche che sino a quando ci saranno queste voci, il calcio a Matera si farà con i pettegolezzi e non con atti concreti. Se vogliamo bene al calcio a Matera bisogna evitare nel modo più assoluto di parlare di cifre. Lasciamo lavorare la società perchè i pettegolezzi non fanno bene in questo momento storico del Matera in quanto allontanano i potenziali investitori che vogliono agire in anonimato”.
Fragasso è stato chiaro, nel senso che la società non smentisce nè conferma le voci che parlano di una cordata pronta a rilevare il calcio materano. Non resta che attendere, con la speranza di assistere finalmente ad una stagione in grado di riportare il pubblico che solo un anno fa ha gremito lo stadio XXI Settembre-Franco Salerno per la storica conquista della Coppa Italia.
Michele Capolupo
UNA SOLA COSA…”IL MATERA AI MATERANI” A ME PERSONALMENTE LE CORDATE NON SONO MAI PIACIUTE SOPRATUTTO SE SONO “STRANIERI”. SPERIAMO CHE QUESTA SOCIETA’ RIMANGA IN VITA AL PIU’ A LUNGO E CHE L’ANNO PROSSIMO TUTTI I TIFOSI OCCASIONALI VISTI IN QUESTI ANNI CACCIANO LA MONETA E SI ABBONANO.
Spero che la città si svegli da questo torpore…