Vi siete qualificati per la fase finale ma tu l’europeo l’avevi già sfiorato due anni fa, poi l’infortunio al ginocchio ed un finale di stagione non esaltante con il Padova ti hanno tagliato fuori dal gruppo di Devis Mangia, ora hai voglia di recitare un ruolo da protagonista all’europeo in Repubblica Ceca ?
“Assolutamente si. Quello è stato un anno sfortunato, avevo iniziato molto bene sia con il club che in Under 21, poi l’infortunio mi ha sicuramente condizionato. Non ho fatto l’europeo anche perché c’erano tanti giocatori molto forti che meritavo di andare più di me in Israele. Adesso ho tanta voglia di conquistarmi questo europeo sul campo arrivando a giugno nel migliore dei modi. ”
Con Gigi di Biagio hai un rapporto particolare, già con l’under 20 non ha esitato un attimo ad assegnarti la fascia da capitano :
“Vero, con il Mister la stima è reciproca anche se dentro al campo magari mi massacra e cerca sempre di tirare fuori il meglio di me senza farmi mai sedere e senza mai farmi credere di essere bravo, cerca sempre di migliorarmi sia dal punto di vista mentale che dal punto di vista strettamente tattico. Gli sono grato sempre perché anche in Under 20 mi ha dimostrato tanta fiducia dandomi la fascia da capitano, da quando sono qui in Under 21 ha sempre creduto in me considerandomi un giocatore importante, mettendomi in campo anche nei 6 mesi che non giocavo tanto a Pescara. Lo ringrazio tanto, ora sta a me cercare di conquistarmi il posto sul campo. Il mister mi riempie, così come ai mie compagni, di consigli utilissimi. Lui inoltre è stato un giocatore di altissimo livello quindi è molto importante ascoltare quello che mi dice.”
Di Biagio sin dall’inizio di questo biennio ti ha affidato le chiavi del centrocampo in coppia con Baselli, ora però c’è stata l’esplosione di Sturaro e la riconferma di un giocatore come Crisetig, secondo te c’è spazio per provare un centrocampo a tre ?
“Sono scelte che farà il Mister, siamo quattro centrocampisti e stiamo facendo tutti molto bene. Loro tre inoltre stanno facendo un’ottima stagione in serie A e si meritano tutta la visibilità e gli elogi che gli stanno facendo in questo momento. Dobbiamo tutti cercare di farci trovare pronti e restare concentrati fino alla fine della stagione, poi solo il Mister saprà il modulo da adottare in campo.”
A livello personale però secondo te ci sono gli spazi e le caratteristiche tecniche per provare un 433 ?
“Secondo me si perché la squadra è adatta per fare questo tipo di gioco nonostante fino ad ora abbiamo giocato con il 442. Va detto però che se il mister volesse provare a sperimentare questo nuovo modulo bisognerebbe comunque provare e riprovare tante volte per verificarne l’efficacia, anche perché adesso abbiamo raggiunto una certa quadratura e compattezza con il 442 e cambiare modulo potrebbe essere deleterio.”
Avete vinto un girone quasi impossibile ma troppo spesso però avete sofferto più del dovuto. In questi 7 mesi su cosa bisogna lavorare ?
“Nessuno credeva in noi, molti sostenevano che questo gruppo non era pronto per giocare ad alti livelli e che non avremmo mai raggiunto la fase finale dell’europeo. Abbiamo smentito tutti lavorando sul campo e, impegnandoci sempre stando sempre uniti e compatti, abbiamo così dimostrato di essere una buonissima squadra. Però, come dice sempre il Mister, la nostra forza è quella di giocare sempre con una certa intensità e compattezza, appena molliamo un attimo e stacchiamo la spina – come è successo l’ultima mezz’ora contro la Slovacchia – rischiamo di subire un avversario anche inferiore a noi. Dobbiamo quindi lavorare continuamente con questa intensità perché solo mantendo la giusta concentrazione secondo me possiamo mettere in difficoltà chiunque e dimostrare di non essere secondi a nessuno.”
L’obiettivo di Federico Viviani nei prossimi 7 mesi ?
“Innanzitutto fare bene con il club, poi arrivare all’europeo nelle migliori condizioni possibili e cercare di giocarmi un europeo da protagonista. La squadra si è messa in testa un obiettivo comune : andare a fare le olimpiadi, una manifestazione stupenda. C’è da continuare a lovarare e sono convinto che attraverso la dedizione e l’impegno di tutti noi non ci saranno problemi.”
A quale giocatore ti ispiri ?
“Sicuramente a Daniele De Rossi. Lui è un modello ed un simbolo da seguire e cercare di ripercorrere le sue orme, essendoci stato a contatto tutti i giorni posso dire che è un grandissimo giocatore ma soprattutto è una grandissima persona.”