Una standing ovation per ricordare il presidente di quella impresa memorabile, il senatore Franco Salerno da parte di una squadra costruita per salvarsi e che invece è riuscita a regalare alla città di Matera la storica promozione in serie B. E’ stato il momento più emozionante dell’evento promosso a Matera per ricordare i protagonisti di una impresa memorabile, la promozione del FBC Matera in serie B, avvenuta esattamente 40 anni fa, il 9 giugno 1979. Hanno risposto all’invito di Materacalciostory quasi tutti i protagonisti di quella impresa sportiva: il portiere Casiraghi e i calciatori Generoso, Bitetto, Beretta, De Canio, Gambini, Giannattasio, Imborgia, Morello, Raffaele, Sassanelli, Quinto, Quinto, Angelino e Pavese.
Dopo la “reunion” mattutina allo stadio XXI Settembre-Franco Salerno l’evento “1979-2019: un sogno chiamato serie B quarantanni dopo” è proseguito nel pomeriggio prima con un aperitivo al Burbaca, dove è allestita una mostra fotografica con alcuni degli scatti più belli dedicati a quella impresa memorabile e poi al cinema Il Piccolo per la proiezione del dvd “ 9 giugno 1979: una città nel pallone”, realizzato nel 2014 da Sandro Veglia. Dopo la visione del filmato è stato avviato un dibattito, moderato dal giornalista Eustachio Follia, con le testimonianze di tutti i calciatori di quella stagione e la partecipazione attiva del pubblico. Le istituzioni sono state rappresentate dal vice sindaco e assessore allo sport Giuseppe Tragni, dall’assessore comunale ai lavori pubblici Nicola Trombetta, dal consigliere regionale Roberto Cifarelli e dal presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Salvatore Adduce. Al termine sono stati distribuite ai partecipanti copie del dvd e targhe ricordo agli eroi dell’epopea biancoazzurra che ha conquistato a Lucca il 9 giugno di 40 anni fa la storica promozione in serie B.
La giornata-amarcord è stata ideata e organizzata da Nicola Salerno e Sandro Veglia, promotori del sito Materacalciostory ed inserito tra i Progetti di Comunità della Fondazione Matera-Basilicata 2019. Hanno partecipato tra gli altri il fisioterapista Michele Scasciamacchia, il segretario del FBC Matera, Marziolino Muscatiello e vecchie glorie del calcio materano tra cui Bussalino e Peragine che hanno disputato la serie B, Antonio Carella per rappresentare il papà, Antonio Antezza, Antonio Rebesco, Vito Chimenti e Aldo Busilacchi.
La giornata di festa ha coinvolto allo stadio XXI Settembre Franco Salerno anche l’Asd Matheola, scuola calcio affiliata al progetto Matera Sport Academy che riunisce oltre 1500 atleti di varie discipline sportive. Protagonisti i ragazzi delle scuole calcio Matheola, Invicta e Sportivamente di Matera e la Fosso San Rocco di Bernalda in un ideale abbraccio tra passato e futuro. Il campo sportivo è stato suddiviso in 16 mini-campi per far disputare mini-partite 4 contro 4 ai giovani calciatori dai 5 agli 11 anni.
Matera ha ricordato la serie B esattamente quarantanni dopo ma il 2019 sarà ricordato anche come l’anno in cui la squadra di calcio per la prima volta si è ritirata da un campionato in corso, quello di serie C. Un calcio che adesso potrebbe ripartire dalla serie D se ci saranno imprenditori interessati alla manifestazione di interesse lanciata dal Comune di Matera. Ad oggi nessuna richiesta è pervenuta al Comune di Matera. C’è tempo fino alle ore 13 di venerdì 14 giugno.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)
emozionante rivedere dopo 40 anni gli eroi di quell’impresa storica, campioni dentro e fuori dal campo, generazione di calciatori tecnicamente eccellente; ho avuto la fortuna e l’onore di veder nascere l’embrione di quella squadra dai primi anni 70 quando andavo allo stadio con mio padre, ho visto anno dopo anno maturare e crescere una generazione di calciatori fatti in casa o presi dalle giovanili del Bari, ho assistito a due promozioni consecutive nell’arco di 3 anni, nel 76 dalla D alla C, nel 79 dalla C1 alla B. Tutto questo a costo quasi zero, era una società che non aveva nulla, non c’erano soldi, avevamo solo un GRANDE PRESIDENTE SALERNO, una persona che di calcio se ne intendeva molto piu’ di allenatori di adesso, e un allenatore Dibenedetto fatto in casa, che ha saputo plasmare poco alla volta una squadra e a darle un gioco entusiasmante, ma sopratutto gli interpreti di quel gioco hanno deliziato il pubblico materano con partite spettacolari.
Credo che il calcio di oggi manchi di tutti quegli ingredienti che hanno reso possibile in quel decennio 70-80 quel miracolo calcistico delle 2 promozioni in 3 anni: a cominciare dai giocatori, oggi davvero molto cambiati, tutti tatuati come avanzi di galera, presidenti improvvisati che si indebitano fino all’inverosimile, ai costi esorbitanti dei calciatori di oggi con plusvalenze che fanno fallire le società, e obiettivamente i calciatori di oggi non valgono affatto tutti i soldi che i presidenti spendono per acquistarli, tecnicamente sono di gran lunga inferiori a quei giocatori di allora; per oltre un decennio il vivaio biancazzurro sforno’ tanti calciatori, erano tempi in cui Matera pullulava di tantissimi giovani che giocavano nei tanti campetti rionali, ricordo il portiere Mancini al campetto di Bottiglione giocare innumerevoli partite, tantissime squadre di ragazzini giovani materani si sfidavano nei campetti in terra battuta della città, io stesso ho giocato in tantissime partitelle in varie squadrette di ragazzi, erano anni, gli anni ’70, in cui c’era un fermento calcistico in città davvero eccezionale, c’era una prima squadra in cui a elementi sfornati in casa, si aggiungevano giocatori provenienti dalle giovanili di squadre di Bari e provincia, oggi tutto questo non esiste piu’, i campetti e i cortili sono vuoti, i ragazzi non giocano piu’, sono li’ a rincoglionire sui cellulari, anzichè crescere come abbiamo fatto noi in mezzo alla strada, giocando a piu’ non posso.
Una squadra costruita a costo zero o quasi, partita per salvarsi, costrui’ un’impresa calcistica eccezionale, sbaragliando fior di squadroni, che erano favoriti per vincere quel campionato.
C’è una grande nostalgia di quei tempi, insieme a una grande malinconia per i tempi in cui viviamo, non vedo nulla all’orizzonte, solo gente incompetente e una generazione di calciatori obiettivamente scarsa, gonfiati con plusvalenze folli, ma sopratutto una generazioni di ragazzi giovani perduta, nei cellulari, nei computer, non si gioca piu’ per strada, nei cortili, nei campetti rionali, non c’è piu’ quel fermento calcistico come allora quando vennero fuori tantissimi calciatori che hanno fatto la fortuna del Matera.
Ieri sera ho vissuto momenti di gioia nel vedere questa rimpatriata del Matera che conquistò la Serie B. Un grazie particolare agli organizzatori nelle persone del Dott.Nicola Salerno ed al giornalista fotografo Rag. Sandro Veglia.
La storica promozione del 1978/79 è ancora nei cuori di tutti i tifosi materani.Un campionato avvincente e conclusosi soltanto all’ultima giornata dai biancazzurri con la trionfante vittoria x 4 – 0 contro la Lucchese.
Un traguardo ambito e mai superato nella storia sportiva materana.Indubbiamente quella vittoria mi corre l’obbligo di ricordare l’artefice principale nella persona del Dott. Franco Salerno che ebbe l’intuito nel programmare una squadra di uomini disposti a sacrifici e rinunce di ogni natura, Grazie anche all’Amministrazione Comunale dell’epoca per la delibera dell’intitolazione dello Stadio XXI Settembre al Sen. Franco Salerno storico Presidente e artefice dell’unica promozione in Serie B.
Permettetemi di richiamare l’attenzione del TG3 Basilicata nella persona del Capo Redattore Dott. Oreste Lo Pomo in quanto oggi nel TGR Bas. delle 14,00, non è stato speso nemmeno una virgola per questa importante iniziativa.
Certamente, tutto questo alimenta ancora di più questo stupido campanilismo tra noi ed i nostri cugini. Rinnovo i ringraziamenti agli organizzatori ed a tutti i giocatori che sono intervenuti.
Pasquale Fontana