Mister Imbimbo ha incontrato i giornalisti per analizzare le cause della prima sconfitta in campionato, rimediata con un secco 3-0 sul campo della Sicula Leonzio nella prima trasferta stagionale.
Come si riparte dopo questa sconfitta: “Sapendo di aver recepito bene gli errori commessi e poi dobbiamo acquisire mentalità, che per me è un punto importante. Alla squadra dico sempre una frase. Tranquillità, carattere, potere dei propri mezzi, non avere l’assillo della prestazione, sono concetti fondamentali. Di fronte ad una frase del genere si può prendere il meglio di una prestazione e sono convinto che sette, otto, nove volte su dieci si possono perdere le partite ma non si devono mai più assolutamente perdere con determinati errori su situazioni che proviamo settimanalmente, sia su palle inattive sia in fase difensiva. Questi errori mi hanno turbato tantissimo. Ma sono convinto che i ragazzi avranno recepito il mio modo di fare calcio e non accetterò mai più questo tipo di errori. Noi avevamo preparato la partita con un ritmo simile a quello della settimana scorsa, della gara con il Rieti. Avevo fatto capire che la Sicula non giocava partite importanti dal mese di luglio e probabilmente tenendo botta nei primi 15-20 minuti con un ritmo altissimo che avevo chiesto potevamo fargli paura ed ero convinto che portando una pressione massimale la squadra avversaria poteva subire un colpo. Cosa che è venuta anche fuori nei primi 5 minuti ma eravamo lunghi, larghi, non avevamo la giusta concentrazione per leggere tutte le situazioni che poi ci hanno messo in difficoltà. Avevamo preparato la partita in un certo modo, poi il calcio ti dà quello che realmente tu vuoi da te stesso e in quelle due-tre occasioni che abbiamo avute non abbiamo avuto la convinzione nel passaggio, nella zampata, nel tiro ma se entra quella palla il risultato poteva cambiare, certo poteva cambiare anche in favore della Sicula ma vorrei rigiocarmela con una zampata all’inizio della partita e vedere cosa ne veniva fuori”.
All’inizio ha sorpreso l’esclusione di Corso, rifaresti la stessa formazione se la giocassi di nuovo? “Ho parlato con Corso, non è una esclusione. Io volevo andare in vantaggio e poi gestire il risultato. Ho dei cambi con attitudini di attacco e ho pensato che se la partita veniva introdotta e sviluppata in un certo modo era il cambio che mi poteva far vincere la gara o portare a casa il risultato che mi aspettavo. Era per me una mossa tattica per gestire eventualmente un risultato favorevole. Il calciatore l’ha capito e lo rifarei perchè la partita era stata impostata in un modo diverso”.
Che idea si è fatto di questo campionato visto che nella prima ci sono stati risultati scontati mentre nella seconda diversi risultati a sorpresa: “L’avevo già detto ad agosto, la prima può perdere con l’ultima e così via, non ci sono partite semplici, ci sono fattori ambientali sul terreno di gioco che stravolgono i risultati. Ci sono squadre sulla carta attrezzatissime ma poi chi fa l’ago della bilancia è il terreno di gioco, non mi meraviglio di niente. Ci saranno fino alla fine risultati eclatanti. Non c’è una forza che potrebbe ammazzare il campionato. Sulla carta tutte le squadre sembrano attrezzate, anche per la salvezza ma poi ci sono tante componenti che influscono sulla stagione”.
Stasera cosa farai? “Vado a vedere Bisceglie a vedere la sfida con la Casertana. La Vibonese l’ho già studiata. Dopo una partita che mi ha veramente fatto incavolare avevo già in mente la prossima e ho già evidenziato gli errori commessi, sono errori di lettura dell’azione sia difensiva che offensiva. La Vibonese è una squadra con qualità importanti perchè ogni squadra ha giocatori di qualità e di esperienza per questo campionato. Nonostante sia un derby il Catanzaro potrebbe avere più possibilità di vittoria contro la Vibonese questa sera e quindi noi troveremo una squadra agguerrita con 1 punto in tre partite che aspetterà il Matera per rifarsi”.
La situazione dell’infermeria qual’è? “Abbiamo recuperato Sepe, c’è da attendere ancora una settimana per gli altri”.
Quanto ha complicato i piani quel rigore subito ad inizio ripresa a Lentini contro la Sicula Leonzio? “Moltissimo. Avevo già pensato i cambi da fare nel secondo tempo. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi “cerchiamo di non commettere più errori perchè se facciamo un gol la partita si può riaprire tranquillamente e si può ancora vincerla. E’ stata una forma per ricaricare le pile a dei giocatori un po’ frastornati ma qualcuno ha accusato il colpo. Anche sul rigore c’è stato un errore difensivo: siamo in quattro in trenta metri quadrati con un avversario che ha messo la palla dietro e lì bisognava stringere, prendere la marcatura. La cosa che mi fa stare tranquillo è che gli errori sono elementari e possono essere gestiti dal singolo calciatore. Sono gravi ma semplicissimi da non ripetere”.
Il modulo provato nella ripresa, il 3-4-1-2 potrebbe andar bene anche dall’inizio nelle prossime gare? “Sì, perchè devo tentare in tutti i modi di spezzare le linee della squadra avversaria e poi le caratteristiche della rosa mi permettono giocate con il trequartista dietro le due punte. I numeri non bastano ma serve l’interpretazione, la volontà della squadra. Se attacchi novanta minuti e stacchi la spina nei minuti di recupero puoi subire anche due gol che ti possono capovolgere il risultato. Nonostante quello che è accaduto mi prendo le mie responsabilità, tutelerò sempre la squadra ma i ragazzi hanno già capito e devono sapere che non ci saranno più errori di questo genere”.
Il capitano e difensore Mariano Stendardo, cosa è cambiato dopo il Rieti? “Non penso, dopo una gara ottima contro il Rieti non possiamo essere considerati in maniera negativa. Sicuramente l’approccio non è stato dei migliori. Dobbiamo reagire subito a Vibo, un altro campo difficile ma c’è stata anche una reazione nella partita di Lentini. Dopo la prima giornata non si può avere un atteggiamento sbagliato, perchè non è una cosa positiva. Forse abbiamo sottovalutato la gara ma credo che la Sicula sarà una delle squadra che vuole fare un campionato di un certo livello”.
Sei tornato a giocare a distanza di un anno esatto, cosa è successo negli ultimi 12 mesi? “Parlare di quello che è accaduto l’anno scorso non mi va perchè sapete tutti come sono andate le cose. Sono contentissimo di essere rientrato con il Matera perchè comunque mi sono sempre impegnato in maniera professionale, se poi qualcuno ha gestito male la mia situazione quello non tocca a me dirlo. Da parte mia c’è massimo entusiasmo e la massima voglia di dare il mio contributo alla squadra e al Matera. Ringrazio il presidente che sta facendo tanti sacrifici, sicuramente ci toglieremo delle soddisfazioni con il massimo impegno e umiltà”.
Stendardo è molto legato al Matera e lo conferma annunciando di aver rinnovato il contratto: “Questa è la dimostrazione che Matera per me è una piazza importante e l’ho sempre considerata tale. Non ho mai mancato di rispetto al Matera, forse l’hanno scorso sono state dette cose sbagliate su di me ma non dette da me altrimenti non stavo ancora qui a Matera”.
Stendardo è la chioccia di questo Matera con oltre 500 presenze nei professionisti, sei tu anche il capitano, come ti senti in questo ruolo? “Essendo capitano è normale, ma c’è massima disponibilità. Sarà mia bravura gestire i momenti negativi come quelli di adesso, gestire i giovani, perchè il giovane può reagire in maniera sbagliata rispetto ad uno esperto come posso essere io. Io e altri esperti come Corado dobbiamo essere bravi a gestire lo spogliatoio in maniera positiva”.
Stendardo unico difensore centrale della rosa a disposizione, che sensazione ti dà? “Io voglio fare bene non solo a livello personale ma anche a livello di squadra. Il mio obiettivo di far migliorare i giovani perchè siamo una squadra giovane e lo faccio con la massima serenità perchè i giovani sono predisposti al lavoro e al sacrificio e quando ci sono questi fattori tutto può filare per bene”.
Preferisci giocare in una difesa a tre o a quattro? “Per me è indifferente, negli ultimi anni ho giocato in difesa a tre ma so giocare anche in una difesa a quattro, sarà il mister a sapere come gestire la situazione e il modulo che vuole attuare”.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)