Rivoluzione nella corsa alla vetta del girone C di Lega Pro dopo le gare dell’undicesima giornata. La Juve Stabia batte il Cosenza e va in testa. Il Matera si sbarazza dell’Akragas e aggancia le due pugliesi Lecce e Foggia, che si annullano nel monday night in diretta su Rai Sport. Rivivi le sfide con il punto di Pippo Franzò.
JUVE STABIA – COSENZA 2 – 0 La Juve Stabia al Menti è un rullo compressore. Sei vittorie su sei, e conquista la vetta della classifica, visto il pareggio tra Lecce e Foggia nel posticipo serale di lunedì, con venticinque punti. Il Cosenza sulla carta era un ottimo banco di prova per testare le qualità della formazione di Fontana per una lotta al vertice. Alla fine della gara la squadra calabrese ne esce sconfitta per due a zero, anche se ha qualcosa da recriminare sul rigore assegnato dal signor Fourneau di Roma alle vespe con troppa magnanimità. Realizza Ripa, che arriva a quota sei reti, e con la rete del vantaggio sprona la sua squadra a chiudere la gara con un pressing insistente in area cosentina. Troppo modesta la reazione dei ragazzi di Roselli per tutta la prima parte della gara. Nella ripresa gli ospiti cercano il pari, e ci vanno vicino con Cavallaro che si vede respingere il suo tiro sulla linea di porta da Atanasov. Poi il gioco passa in mano ai gialloblu che affondano alla ricerca della seconda rete. Nei minuti di recupero, ben cinque, Kanoute dopo una fuga sulla fascia, appoggia a Sandomenico che realizza la seconda rete, mettendo il timbro sui tre punti che gli permettono di stare, meritatamente in testa alla classifica.
CATANIA –PAGANESE 2 -1 Il Catania gioca la solita gara che non produce molto sotto la porta di Chiriac ( Mauruocco squalificato ) nella prima parte della gara. La Paganese riesce a contenere bene, con qualche affondo di Reginaldo che aveva insidiato più volte la porta etnea. Nella ripresa la musica cambia per i campani in modo positivo, almeno fino al 65’ quando passano in vantaggio con Reginaldo. Sotto di un gol il Catania si sveglia ed inizia a giocare, dando alla gara un ritmo offensivo diverso. Infatti, dopo due minuti va a segno Paolucci (non segnava da ben nove gare), ristabilendo cosi la parità come punteggio ma non in campo, poiché i ragazzi di Rigoli si proiettano in avanti, macinando gioco, e mettendo in difficoltà la difesa ospite. Passano sedici minuti e Biagianti sigla la rete della vittoria che porterà altri tre punti, dopo quelli della settimana scorsa. Nei titoli di coda il gioiellino etneo Di Grazia sfiora la terza rete ma Dicuonzo ci mette il piede ed evita il gol. A fine gara Rigoli gongola per la seconda vittoria consecutiva, e perché finalmente la squadra ha intrapreso il cammino che tutto l’entourage si aspettava da tempo: la scalata verso l’alta classifica.
MATERA – AKRAGAS 3 – 1 A fine gara il tecnico dei siciliani ha dichiarato che il Matera è di un’altra categoria, troppo grande è stato il divario tecnico con la sua squadra. Da queste dichiarazioni esternate a fine gara dal tecnico dell’Akragas, si evince che i ragazzi di Auteri hanno giocato bene per buona parte della gara. Hanno sempre accusato i classici cinque minuti di amnesia che ha permesso all’Akragas di andare a rete con Gomez, mettendo in discussione il risultato.
Il pallino del gioco ritorna al Matera che schiaccia nella propria metà campo l’avversario e a tempo scaduto realizza la terza rete con la complicità di Palmiero che si rende autore di un’autorete. I gol: il primo arriva su rigore concesso dal signor Massimi di Termoli. Al 5’ per fallo di Carillo su Iannini. Batte Negro ed è 1 a 0 per il Matera. Strambelli sulla fascia, e Negro in mezzo all’area dettano tempi e soluzioni. Il primo con bellissime traiettorie insidiose in area avversaria, e Negro con giocate spettacolari. Nei minuti finali del primo tempo Strambelli realizza, dopo essersi girato, la seconda rete. Nella ripresa l’Akragas va a segno nell’unico svarione difensivo del Matera, poi il finale tutto di marca casalinga che realizza la terza rete con l’autogol di Palmiero. Il Matera gioca bene, spreca, rischia nel bel mezzo della gara ma poi si riprende alla grande. Terza vittoria consecutiva, e la vetta dista solo un punto.
VIBONESE – REGGINA 1 – 0 Vince la Vibonese nel derby con la Reggina con un rigore contestato con veemenza a fine gara dal D.S. amaranto Martino. Una gara che non ha offerto grosse emozioni, se non alla mezzora del primo tempo per un rigore assegnato dal signor Strippoli di Bari alla squadra di casa, e messo a segno da Saraniti.
La reazione della Reggina si fa sentire con Porcino che non sfrutta una buona occasione e poi con Coralli che colpisce in pieno il palo. Nella ripresa il forcing ospite è ben controllato dai padroni di casa, che chiudono l’incontro per uno a zero. Tre punti importanti per i ragazzi di Costantino, che gli permettono di fare un balzo in avanti in classifica, e lasciare l’ultimo posto.
CASERTANA – FONDI 1 -1 Un gol nel primo tempo della Casertana alla mezzora con Carlini, ma nella ripresa al 71’ Albadoro rimette in parità la partita. Una gara giocata a ritmi blandi ma che ha visto nella prima parte della gara la Casertana andare in gol con Carlini ben servito da Corado. Nella ripresa il Fondi riesce a prendere il pallino del gioco, grazie anche ai cambiamenti azzeccati dal tecnico Pochesci, e realizza al 26’ con Albadoro che riesce a deviare la sfera in porta dopo una respinta del portiere Ginestra. Un pareggio che accontenta entrambi le squadre poiché stazionano nella zona play-off della classifica.
TARANTO – MESSINA 1 -1 Il Messina deve recitare il meo culpa se non è riuscito a portare l’intera posta in palio dallo Javocone di Taranto. Passa in vantaggio al 32’ grazie alla rapidità di Pozzebon (arrivato alla sesta rete stagionale) che “cattura” a centrocampo una palla persa da Nigro, e s’invola verso la porta di Mauriantonio, e da pochi passi lo trafigge per lo zero a uno. Nella ripresa i siciliani potrebbero chiudere la gara con Musacci al 49’ ma prende in pieno la traversa. Il Taranto si scuote e passa all’offensiva cambiando modulo tattico, dal 3-4-3 al 4-2-4 ed infatti, al 60’ perviene al pareggio con Nigro che rimedia l’errore del primo tempo che ha provocato la rete di Pozzebon. Bollino serve su un piatto d’argento la palla del pareggio a Nigro, che di testa appoggia indisturbato in rete. Nel finale una occasione per parte fallita, prima da Viola per i padroni di casa, e ancora Musacci per gli ospiti.
SIRACUSA – FIDELIS ANDRIA 1 – 1 Il Siracusa non riesce a conquistare i tre punti in una gara giocata ottimamente sotto l’aspetto tattico e tecnico nella prima parte della gara. Il tecnico dei siciliani non ha niente da rimproverare ai suoi perché hanno giocato bene. È mancata un po’ di fortuna nelle conclusioni ma finalmente si è visto un Siracusa imbastire ottime trame di gioco. La Fidelis Andria all’inizio ha subito il gioco del Siracusa ed ha rischiato molto. Gli azzurri di casa passano in vantaggio al 17’ su calcio di rigore per fallo di Tito su Catania. Lo stesso giocatore azzurro s’incarica del tiro dagli undici metri, e realizza per il vantaggio aretuseo. Gli ospiti vanno a segno al 39’ con Onescu che di testa riesce e mettere alle spalle di Santurro dopo un batti e ribatti sulla linea di porta. Il Siracusa gioca bene, e nella ripresa cerca il segnare la rete dei tre punti per un rilancio in classifica. Ci provano a turno prima Longoni dalla distanza, poi Catania e Scardina a perforare per la seconda volta la porta di Poluzzi ma l’imprecisione e la fretta nel concludere non portano al gol. Finisce con la divisione dei punti. Per l’Andria un risultato positivo in trasferta, mentre per il Siracusa, fischiato dal proprio pubblico e fine gara, un punto che lo colloca al penultimo posto in classifica.
MONOPOLI – CATANZARO 2 – 2 Il Catanzaro con il nuovo tecnico Zavattieri non trova la vittoria ma trova gol e punti per pareggiare. A Monopoli un due a due interessante dopo quello del Melfi. Il Monopoli prima rischia per essere passato sotto di un gol al terzo minuto, poi riporta subito in parità la gara con Montini, e nella ripresa riesce a ribaltare il risultato al 60’ con D’Auria. Nel finale di gara il Catanzaro raggiunge il pareggio con Basrak. Al Monopoli sfugge la vittoria ed i tre punti che l’avrebbero portato al quinto posto in classifica, oltre agli infortuni di due giocatori importante per l’economica della squadra: Montini e Genchi.
MELFI – VIRTUS FRANCAVILLA 0 – 1 Il Melfi delude ed il Francavilla ne approfitta per portasi a casa tre punti, e raggiungere quota quattordici punti in classifica, in piena zona play-off. Nella prima parte della gara le due squadre non hanno spinto troppo in avanti ma hanno cercato di arginare il gioco a centrocampo. Nella ripresa si gioca con lo stesso ritmo del primo tempo fino alla rete di Abate al 76’ che di destro anticipa il difensore e mette in rete. La reazione del Melfi non produce nessuno effetto per la poco incisività offensiva. Il Francavilla controlla bene la partita fino alla fine, e conquista l’intera posta in palio. Il Melfi di Bitetto resta all’ultimo posto in classifica, mentre per il Francavilla di Calabro’ un inizio di campionato interessante, e per certi versi inaspettato, visto l’ottima posizione in classifica.
LECCE – FOGGIA 0 – 0 Incontro clou dell’undicesima giornata di Lega Pro girone C. Si affrontavano le due corazzate del girone, e per il primo posto in classifica, in caso di vittoria di una delle due formazioni. Cornice di pubblico stupenda a Via Del Mare di Lecce con oltre diciassette mila spettatori. Gara giocata con tensione e grande intensità.
Alla fine il derby termina con il nulla di fatto. Grosse emozioni durante la gara. Al 5’ Ruben per il Foggia colpisce la traversa con un tiro al volo, su ottimo assist di Agnelli.
Risponde il Lecce con Caturano che manca all’appuntamento con il gol per pochi centimetri, su suggerimento di Lepore. Al 38’ il Lecce potrebbe passare in vantaggio ma Caturano solo davanti a Sanchez si fa ipnotizzare e tira nella traiettoria del numero uno foggiano che para. Ci prova ancora la punta di diamante leccese nel finale ma la sfera va fuori, anche se di poco. Nella ripresa si gioca con ribaltamenti di fronti continui.
Agnelli per il Foggia in area lascia partire un bolide che viene murato dalla difesa leccese. Al 62’ Mancosu dalla distanza tira di potenza ma la palla pizzica la traversa. Finale incandescente ma senza l’emozione del gol. A pochi minuti dalla fine Giosa fa un anticipo provvidenziale su Sarno, pronto a deviare in rete. Ad un minuto dal termine Sarno non arriva a deviare la sfera in rete su ottimo invito di Maza. Si chiude l’incontro in parità. La Juve Stabia mantiene il primo posto conquistato ieri con la vittoria sul Cosenza, mentre le due squadre pugliese raggiungono il Matera al secondo posto a ventiquattro punti.