Nella tredicesima giornata del campionato di Lega Pro girone C non succede praticamente nulla nella zona alta della classifica con i pareggi conquistati da Juve Stabia, Matera, Lecce e Foggia. Di seguito il punto a cura di Pippo Franzò.
CASERTANA – JUVE STABIA 1 – 1 La Casertana affronta la Juve Stabia a viso aperto, e per poco non riesce a conquistare i tre punti. I ragazzi di Tedesco giocano le loro chance sin dall’inizio bene, tanto che al 24’ riescono a segnare con Corado con un bel colpo di testa su angolo battuto da Carlini. Pressano i falchetti per realizzare la seconda rete, e ci arrivano vicino con Rainone e Orlando ma il portiere ospite si oppone alla grande. Le vespe si fanno vedere dalle parti di Ginestra verso la fine del primo tempo con Ripa che di testa manda alto. Ad un minuto dalla prima parte della gara Rajcic spreca un’occasione d’oro per raddoppiare, la palla sfiora il palo. Nella ripresa si gioca da ambo le parti con grinta: La Juve Stabia sfiora il pareggio con Izzillo ma il numero uno casertano riesce a neutralizzare il tiro insidioso. Viene espulso Carriero ( Casertana ) per doppia ammonizione, e la Juve Stabia si propone ripetutamente in avanti alla ricerca del pareggio, che arriva al 76’ con Mastalli. Gli ospiti tentano il tutto per tutto per vincere la partita ma Ginestra si replica in modo perfetto, riuscendo a portare a termine un pareggio che alla fine accontenta entrambe le squadre. La Casertana fa un’ulteriore passo avanti in classifica, mentre la Juve Stabia, in virtù dei pareggi delle altre squadre di testa rimane sempre prima con un distacco di tre punti sulla seconda.
MATERA – FONDI 0 – 0 Per il Matera stesso copione delle altre gare. Gioca benissimo, crea moltissime occasioni da rete ma non riesce a metterla dentro, anche perché il Fondi trova il suo numero uno ( ex di turno ) in giornata di grazia, e para tutto, e la difesa riesce a chiudere bene qualsiasi zona del campo. Clamorose le azioni sciupate nella ripresa di Negro, solo davanti alla porta, e Iannini. Il mezzo passo falso dei ragazzi di Auteri non ha causato conseguenze visto che le altre, nel gruppo di testa, non sono riusciti a fare di meglio: hanno pareggiato tutte. Continua il periodo no per il Matera per quanto riguarda le reti ma, come dice mister Auteri a fine gara, non bisogna rammaricarsi più di tanto. Oggi sono mancati i tre punti ma si è visto ampiamente l’ottimo gioco espresso in campo da Negro e compagni. Solo il tempo quantificherà il vero valore del Matera, e con il ritorno al gol si può agganciare la vetta, che per troppe settimane è stata ad un passo.
LECCE – COSENZA 1 – 1 Le due squadre cercavano un pronto riscatto con una vittoria ma cosi non è stato, pertanto le velleità di classifica sono state rimandate da parte del Lecce, mentre per la vittoria dei lupi della Sila bisogna attendere tempi migliori, anche se un punto dopo tre sconfitte è sempre importante. Il Lecce non riesce a bucare la difesa calabrese in quanto ben organizzata, e punta tutto sulle ripartenze. Al 30’ va in gol il Cosenza con Statella che sfrutta in pieno un assist di testa di Mungo, e buca Gomis.
Allo scadere dei primi quarantacinque minuti sempre Mungo lascia partire un fendente che prende l’incrocio dei pali ma l’arbitro, il signor Proietti di Terni, contemporaneamente decreta subito la fine. Proteste degli ospiti. Nella ripresa la gara prende lo stesso tono del primo tempo. Il tecnico del Lecce prova a cambiare qualche giocatore per dare più incisività alla manovra offensiva, dentro Contessa e Persano per Ciancio e Pacilli. La squadra di casa si porta in avanti e Mancosu al 65’ con un tiro violento riesce a mettere alle spalle di Perina all’incrocio dei pali. Pareggio che si protrarrà poi fino alla fine.
PAGANESE FOGGIA 1 – 1 Un pareggio che sta un po’ stretto ai ragazzi di Stroppa ma dall’altra parte il portiere Marruocco è riuscito a fare il bello ed il cattivo tempo, determinando alla fine il risultato. Dopo appena sei minuti il numero uno azzurrostellato è in ritardo su Sarno che lo beffa e va in gol.
La Paganese reagisce e si propone in avanti più volte, costringendo la difesa ospite a chiudere i varchi con affanno. Ad una manciata di minuti dalla fine del primo tempo la Paganese pareggia con Camilleri che mette in rete da pochi passi. Nella ripresa il Foggia cerca la rete della vittoria proiettandosi in avanti. Il numero uno Marruocco si esibisce in parate strepitose. Al 63’ una punizione di Maza sembrava destinata nel sette all’incrocio dei pali ma Marruocco con un balzo riesce a togliere la palla dalla porta. Si supera poi al 75’ quando il signor Dionisi di L’Aquila assegna un rigore al Foggia. Batte Letizia angolato ma Marruocco ci arriva e salva il risultato. Terzo pareggio di fila per il Foggia che non compromette nulla visto gli altri risultati ma spreca una buona occasione per avvicinarsi alla vetta.
CATANIA – CATANZARO 3 – 1 Un Catania che cresce di gara in gara. La partita con il Catanzaro è stata giocata ad alti ritmi dagli etnei che hanno capitalizzato tutte le manovre offensive, sbagliando pochissimo sulla tre quarti. Il Catanzaro non è riuscito a tenere testa ai padroni di casa che sono andati subito in gol al primo giro delle lancette con Biagianti. Alla mezzora uno svarione della difesa catanese mette Tavares in condizioni di segnare, e riportare in parità la partita. Sui minuti di recupero segna il Catania con Mazzarani. Nella ripresa il Catania ha il pallino del gioco, e si propone ripetutamente nelle parti di Grandi, tanto che al 70’ Di Grazia, sempre lui il gioiellino etneo, buca il portiere ospite con un perfetto rasoterra. Reagisce la squadra calabrese ma l’ottima vena di Pisseri chiude ogni velleità al Catanzaro. Gli etnei si trovano in zona play-off, e se in testa alla classifica continuano a camminare ad un ritmo di un punto a partita, è auspicabile un rientro nella zona alta della classifica dei ragazzi di Rigoli.
SIRACUSA – AKRAGAS 4 – 2 Un derby siciliano veramente entusiasmante per come si è svolta la partita. Un tourbillon di emozioni, delusioni e gioia per entrambe le tifoserie. Alle fine hanno gioito i supporters aretusei dopo l’amarezza dei primi quindici minuti. I derby si sa, vanno fuori da ogni pronostico, ma quello visto al Nicola De Simone di Siracusa fa storia a sé. Inizia la gara con un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Enzo Maiorca recordman di immersioni. L’Akragas inizia veloce sulle fasce, e mette subito in difficoltà la difesa azzurra. Al 13’ passa in vantaggio con Gomez, che sfrutta un diagonale da fuori area. Passano due minuti, Cochis sfugge a Giordano e si presenta solo davanti a Santurro che accenna all’uscita ma viene trafitto da un preciso destro: 2 a 0 per gli ospiti. Sono passati solo quindi minuti. Il Siracusa non riesce a trovare il proprio gioco, e rischia molto nei minuti seguenti. Un gol annullato all’Akragas per fuori gioco, e un gol sprecato subito dopo. Dal possibile 3 a 0 il Siracusa passa nell’arco di soli 3 minuti al 2 a 2. Al 33’ Turati di testa mette a segno il primo gol azzurro, dopo pochi minuti Catania riesce a deviare in rete una punizione di Longoni e porta gli azzurri sul 2 a 2. Nella ripresa il Siracusa comanda il gioco ed annichilisce l’avversario con il gioco ed i gol. Al 70’ Valente subentrato a Talamo, realizza il 3 a 2, e al 76’ Catania porta a quattro le reti. Nel mezzo dei due gol, l’arbitro Amoroso di Paola nega un rigore al Siracusa per un plateale fallo di Riggio su Catania in piena area di rigore. Una bella gara del Siracusa, una bella vittoria che scrolla di dosso molti tabù, e può ripartire dalla prossima settimana con più fiducia nei propri mezzi.
MELFI – REGGINA 3 – 0 Il Melfi conquista la vittoria ( la seconda dopo quella della prima giornata ) ed inguai la Reggina di Karl Zeman che è alla quarta sconfitta consecutiva. Decisa e concentrata la squadra di Bitetto che ha subito messo alle strette una Reggina poco attenta in difesa e per nulla incisiva in avanti. La dirigenza amaranto ha rinnovato la fiducia a Zeman ma da parecchie settimane nella squadra latinano schemi tattici e gioco offensivo. Il Melfi che ritorna alla vittoria con i gol di Laezza al 21’, Gammone al 26’ e su rigore di De Vena. Un successo meritato quello del Melfi su una Reggina che sembra avere intrapreso un tunnel senza luce. Poco pungenti le folate offensive degli amaranto nei primi minuti della ripresa con Oggiano e Porcino, poi nulla.
Il Melfi con la vittoria è riuscito a lasciare l’ultimo posto e a mettersi ad un solo punto dalla Reggina.
MESSINA – FIDELIS ANDRIA 1 – 1 Bella partita quella tra Messina e Fidelis Andria. Un pareggio che premia entrambe le squadre per come hanno interpretato la partita: sempre in avanti alla ricerca del gol per i tre punti. Alla fine si contano due pali per parte e tante occasione da rete. Va in vantaggio la Fidelis con Cruz al 22’ dopo un lungo pressing nell’area messinese. La reazione del Messina è affidata al solito Pozzebon che sciupa delle buone occasioni, De Vito prende una traversa, e al 64’ il signor Provesi di Treviglio assegna un rigore ai siciliani. Stavolta Pozzebon realizza dall’undici metri e riporta in parità la gara. Nel finale Madonia colpisce il palo esterno.
MONOPOLI – VIBONESE 0 – 2 Vibonese corsara a Monopoli. La squadra di Costantino con un gol per tempo riesce a conquistare tre punti importanti ai fini della classifica. Il Monopoli non è riuscito ad imporre il proprio gioco, mentre la Vibonese controlla la partita e al 7’ va in gol con una fucilata di Cogliati. La reazione del Monopoli arriva attraversi i piedi di Sounas e Montini ma entrambi sprecano l’occasione per pareggiare. Nei titoli di coda Leonetti riesce a siglare la seconda rete con un’azione rapida e precisa.
TARANTO – FRANCAVILLA 2 – 3 Nel posticipo di lunedì vince il Francavilla sul Taranto per 3 a 2. Continua la crisi di risultati degli ionici, mentre per il Francavilla una vittoria esterna importante. Poco incisivi i padroni di casa contro un Francavilla apparso deciso e pungente in avanti. Al 16’ la Virtus va in vantaggio con Nzola che ruba palla nei pressi dell’area avversaria, e infila Murantonio con un preciso diagonale. Passano cinque minuti ed il Taranto perviene al pareggio grazie ad un autogol di Idda. Nella ripresa, neppure il tempo di assestarsi tatticamente, che il Francavilla passa di nuovo in vantaggio con Prezioso che riprende un rinvio corto di Pambianchi e mette alle spalle di Maurantonio. La Virtus pressa in area il Taranto e va vicino alla terza marcatura che arriva i al 62’ con Idda che di testa realizza su angolo battuto da Alessandro. Timida è la reazione del Taranto con qualche azione non proprio pungente. Al 73’ arriva il rigore per il Taranto per fallo in area di Prezioso su Bollino. Lo stesso attaccante tira dagli undici metri e realizza il 2 a 3.
Il Taranto ha una buona occasione per pareggiare ma il palo dice no al tiro in semirovesciata di Nigro con il portiere ospite battuto. Si arriva alla fine con la vittoria del Francavilla che conquista il centro classifica con quindici punti, mentre per il Taranto il terz’ultimo posto in classifica conferma il non buon periodo che sta attraversando.