Matera e Juve Stabia fermate dalla nebbia, il Foggia dalla Casertana. Al Lecce il derby allo Jacovone contro il Taranto. Di seguito il punto sul campionato di Lega Pro a cura di Pippo Franzò.
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TARANTO – LECCE 0 – 1 Il derby pugliese fra Taranto e Lecce ritorna allo Javocone dopo moltissimo tempo. Le due squadre lottano per posizioni diverse in classifica, in un derby che sfugge quasi sempre ad ogni ragionevole pronostico. Questa volta pero ha vinto la squadra tecnicamente più forte, anche se con una contestazione da parte tarantina per un gol fantasma. La squadra di Padalino parte con il piede nell’accelleratore mettendo subito in difficoltà il reparto arretrato del Taranto. All’11’ i giallorossi vanno in gol con un tiro potentissimo dalla distanza del bulgaro Tsonev che sorprende Maurantonio. La reazione della squadra ionica è debole e non impensierisce l’attenta difesa ospite. Si chiude la prima frazione di gioco con il Lecce in avanti alla ricerca del raddoppio. Nella ripresa ai primi minuti, Potenza da posizione defilata tira verso la porta difesa da Gomes, che sorpreso del tiro si esibisce in una goffa parata, la palla gli sfugge di mano e danza sulla linea di porta, poi subito allontanata. I giocatori del Taranto gridano al gol ma per l’arbitro la palla non è entrata, e fa continuare il gioco. Inutile le protese dei giocatori che con veemenza reclamano l’assegnazione della rete.
Il Taranto con rabbia si butta in avanti alla ricerca del pareggio, ma favorisce il contropiede del Lecce che in più di una occasione sfiora la seconda rete.
Prosperi nel finale sbilancia la squadra in avanti ma il Lecce chiede bene in difesa, passata a cinque, e porta in porto una vittoria nel derby con il Taranto che mancava da oltre trentacinque anni, e ritorna in testa alla classifica solitario.
MATERA – JUVE STABIA 1 – 1 (sospesa per nebbia al 38’ )
Era un big match interessante tra due squadre che lottano per la vittoria finale. Entrambe avevano l’obbligo di vincere per cercare di superare il periodo negativo. La Juve Stabia era reduce di una sconfitta interna pesante per opera del Lecce, mentre il Matera doveva invertire il trend, per ritornare al gol dopo tre settimane di astinenza.
La nebbia ha fatto da padrona, facendo durare la gara soltanto trentotto minuti. Dopo quindici minuti di attesa l’arbitro ha interrotto definitivamente la gara quando si era sull’uno a uno. Sarà recuperata prima di due settimane, e riprenderà dal 38’ del primo tempo con il risultato di 1 a 1 come da regolamento.
I gol erano stati segnati da Iannini per il Matera al 10’ con un colpo di testa, su perfetto assist di Strambelli. Il gol del pareggio al 27’ per opera di Capodaglio che dalla lunga distanza riesce a centrare la porta, sorprendendo il giovane Alastra.
FOGGIA – CASERTANA 1 – 1 Il Foggia non riesce a superare in casa la Casertana che conquista meritatamente un punto. La squadra di Stroppa parte bene sin dall’inizio e mette il portiere ospite Ginestra ( un ex ) in difficoltà con azioni insidiose di Sarno ed Angelo. Nulla può invece al 10’ sulla gran conclusione di destro di Maza per l’uno a zero.
La reazione della Casertana passa attraverso Corado, che prima colpisce di testa la sfera mandandola sul palo esterno, e poi da una palla d’oro a Carlini per il pareggio, ma l’ex giocatore del Frosinone sbaglia in modo clamoroso.
Nel secondo tempo Carlini si procura un rigore, subisce un fallo di Angelo, e dal dischetto riporta la partita sull’uno a uno. Il Foggia si spinge in avanti ma Loiacono viene espulso, e resta in dieci uomini. Il tecnico pugliese alza il baricentro alla ricerca del gol.
Pur in inferiorità numerica i rossoneri sfiorano più volte la rete, prima con Sarno e poi con Agazzi. Nel finale di gara ancora una espulsione per il Foggia: Padovan colpisce al volto un avversario ed è rosso diretto. Foggia in nove, e alla fine il risultato non cambia, un pareggio amaro per Stroppa che lo allontana di nuovo dalla vetta.
SIRACUSA – COSENZA 1 – 0 Il Siracusa disputa una delle migliore partite in questa prima parte del campionato, e vince per uno a zero, conquistando tre punti importanti per la classifica, trovando coesione, gioco, padronanza e consapevolezza dei propri mezzi. Un Siracusa, quello opposto al Cosenza di Roselli, che ha fatto gioire i tifosi ed anche il tecnico Sottil, che finalmente raccoglie i frutti del lavoro, per una gara perfetta. Il Cosenza non è riuscito sin dall’inizio a leggere bene la gara, e durante la partita non è riuscito a fermare il gioco azzurro. Gli aretusei nella prima frazione di gioco hanno giocato ad attrazione anteriore, tanto che sono stati sciupate almeno tre palle gol nitide. Il gol arriva al 63’ con un bel colpo di testa di Scardina, che rompe il digiuno, su perfetto cross di Valenti da calcio d’angolo. Il Siracusa raggiunge quota diciassette punti, e si porta a soli due punti dalla zona play-off.
CATANIA – VIBONESE 1 – 0 Il Catania con un po’ di fortuna riesce a strappare tre punti alla Vibonese che se avesse creduto di più nei propri mezzi, avrebbe sicuramente raccolto almeno un punto. Il quinto successo interno consecutivo degli etnei porta la firma di Mazzarani che a quindici minuti dalla fine riesce a tramutare in gol un perfetto assist di Di Grazia. La Vibonese prima timorosa ma nelle ripartenze ha messo in serie difficoltà il pacchetto difensivo rosso azzurro con Favasuli e Saraniti, con Il portiere Pisseri ancora una volta determinante per le parate. Il Catania pur non brillando nel gioco offensivo alla fine prende tre traverse contro le due della Vibonese. Nel finale Di Curzio non riesce ad agganciare la sfera in area a due passi da Pisseri, e spreca una buona occasione per equilibrare la gara. Ad inizio e fine partita il tecnico Pino Rigoli è stato contestato dai tifosi etnei.
CATANZARO – REGGINA 1 -1 Il derby calabro fra Catanzaro e Reggina finisce in parità, ma non soddisfa nessuno dei due tecnici. Zavatteri rinvia la prima vittoria dopo sei gare alla guida della squadra, tre sconfitte e tre pareggi. Zeman dalla sponda amaranto, con il pareggio ottenuto a tempo scaduto riesce a tenere ancora in vita la sua traballante panchina. Una gara quella del Ceravolo che è iniziata tutta di marca casalinga con un possesso palla quasi continuo. Pasqualoni nel primo quarto d’ora timbra la traversa, poi non viene concesso un rigore ad Icardi dal signor Volpi di Arezzo, e al 26’ un netto rigore, stavolta è assegnato al Catanzaro. Realizza dagli undici metri Giovinco. Nella ripresa la Reggina non riesce a tenere il ritmo degli avversari ma si difende bene, e nei titoli di coda riesce a strappare il pareggio con Bianchimano. Il Catanzaro rimane all’ultimo posto in classifica, e la posizione del tecnico si fa sempre più ardua in attesa di disputare sabato la difficile trasferta di Siracusa. La Reggina non riesce a superare il momento no, e per Zeman la conferma sulla panchina si fa sempre più difficile.
FIDELIS ANDRIA – FRANCAVILLA 1 -1 Un derby giocato con tanto agonismo ma con poche emozioni. Il Francavilla passa in vantaggio al 22’ grazie ad un’autorete di Annoni che nel tentativo di allontanare una palla insidiosa, rinvia svirgolando il pallone che va dentro la propria porta. La reazione della squadra di Favarin la porta vicino al pareggio ma viene fallito per imprecisione degli attaccanti bianco azzurri. Nei minuti di recupero all’Andria viene assegnato un rigore per un fallo plateale in area da Idda. Batte Cianci e riporta la partita in parità. La divisione dei punti in questo caso soddisfa entrambe le formazioni poiché rimangono agganciate ai play-off, e continuano la striscia positiva. L’Andria non perde da sette gare, mentre il Francavilla da sei.
MESSINA – FONDI 1 -1 Il Messina pareggia con il Fondi ma avrebbe potuto vincere con almeno due gol di scarto nella prima parte della gara, De Vito e Milinkovic fossero stati più precisi nelle conclusioni. Il Fondi si era fatto vedere nei pressi di Berardi solo per un tiro di Bombagi che aveva preso il palo. Nella ripresa viene subito espulso Rea ed i giallorossi sono costretti a giocare più coperti, ma di rimessa arriva gol per il Messina al 73’ con Capua.
Il Fondi sbaglia un rigore con Tiscione ma al 79’ riesce ugualmente a pareggiare con Albadoro. Nel finale De Martino del Fondi viene espulso per fallo da cartellino rosso su Foresta.
PAGANESE – AKRAGAS 2 – 0 Continua il periodo nero per l’Akragas che non riesce a portare un punto da Pagani nonostante la buona volontà dei ragazzi di Di Napoli. La Paganese è apparsa squadra più esperta e navigata rispetto all’undici siciliano che in alcuni frangenti ha peccato d’ingenuità. Dopo un breve dominio a centrocampo i padroni di casa passano in vantaggio con Herrera al 14’, lesto a sfruttare un assist in area di Reginaldo. La reazione dell’Akragas è solo in un violento tiro di Gomez che si stampa sul palo. Nella ripresa la squadra siciliana tenta qualche sortita ma la retroguardia della Paganese controlla e gioca di rimessa. Al 68’ Reginaldo chiude i conti definitivamente siglando la seconda rete per gli azzurro stellati.
MELFI – MONOPOLI 3 -2 Bella partita con emozioni e tanti gol. Con questa vittoria il Melfi di Bitetto arriva a quattro risultati utili consecutivi, e abbandona i bassi fondi della classifica anche se ancora resta ai margini dei play-out. Per il Monopoli è un momento no, infatti, è alla terza sconfitta consecutiva. Al 4’ Vincente trafigge l’incerto Pellegrino e porta in vantaggio il Melfi. Nella ripresa al 50’ arriva il pareggio del Monopoli con Mavretic. Al 73’ De Vena conquista una palla nei pressi dell’area avversaria, tira di prima intenzione trafiggendo Pellegrino. Passano altri quattro minuti e Foggia porta a tre le reti per la sua squadra, mettendo la firma sulla vittoria finale. Allo scadere del novantesimo sempre Mavretic riesce a siglare la rete del 3 a 2 che chiude di fatto la gara.