Il Matera dà un lezione di calcio al Lecce e nega ai salentini la possibilità di una fuga solitaria in testa alla classifica del campionato di Lega Pro. Il commento alle gare della 16^ giornata di Lega Pro girone C è affidato a Pippo Franzò.
LECCE – MATERA 0 – 3 Partita di cartello quella tra Lecce e Matera, e gara interessante sotto l’aspetto tecnico tra due squadre più intriganti dell’alta classifica di questa prima parte di campionato, assieme a Juve Stabia e Foggia. Ha vinto il Matera tre a zero riuscendo, finalmente, a capitalizzare tutto il gioco espresso durante l’arco della gara, con due reti annullate per fuorigioco, e nel finale un palo di Louzada. Nelle ultime tre partite alla squadra di Auteri non gli è certo mancato il gioco ma i gol che non arrivavano. Nella partita di Via Del Mare il Matera è riuscito a capitalizzare tutto, mettendo alle corde i giallorossi. Il primo gol bello per la rapidità di Negro che lascia sul posto i due difensori leccesi. Gli altri due gol si potrebbero definire in tanti modi, bravura balistica, gol della domenica, euro gol ma se Armellino e Strambelli non avessero tirato con convinzione dalla distanza verso la porta di Gomis non avremmo visto le due “perle “ in rete, ed oggi parleremmo certamente di una vittoria diversa.
Fa bene il tecnico siciliano a non esaltarsi troppo per questa vittoria, come non si è mai demoralizzato nelle tre precedenti gare finite senza reti. A questo punto del campionato, mancano solo tre partite al giro di boa, è evidente che le prime quattro squadre del campionato sono le dirette interessate per la promozione in serie cadetta. Superato l’ostacolo Lecce a pieni voti, si aspetta la gara da recuperare con la Juve Stabia in casa per verificare la continuità della squadra. La squadra di Auteri gioca bene in tutti i reparti, è ritornata al gol, e con gli esterni hanno smontato tutto il piano difensivo leccese. Manca soltanto una cosa alla squadra del presidente Columella per mettersi alla pari con le altre squadre sulla griglia di partenza per lo sprint finale: una panchina lunga che non sia solo di quantità ma anche di qualità.
JUVE STABIA – FRANCAVVILA 1 – 0 Partita difficile per le vespe contro il Francavilla che sta dimostrando di essere una squadra forte e ben organizzata in quasi tutti i reparti. I padroni di casa nella prima parte della gara ha attuato una supremazia territoriale che non ha portato al gol. Solo tiri dalla distanza senza impensierire Casadei. Allo scadere dei primi quarantacinque minuti il signor Schirru di Nichelino assegna un rigore per fallo evidente di Pastore su Salvi. Tira lo specialista Ripa ma Casadei para. Nella ripresa la Juve Stabia aumenta le azioni offensive ma trova lo stabiese Casadei a chiudere tutti i varchi con ottime parate. Il Francavilla di Calabro’ (espulso nel primo tempo ) tiene bene il campo, e tenta il colpo da tre punti andando ad insidiare la porta di Russo. Ne Albertini e Nzola non riescono a segnare, vuoi per imprecisione, vuoi per sfortuna. Il tecnico dei padroni di casa inserisce Mastalli per dare più incisività al fronte offensivo. Dopo una ventina di minuti la mossa di Fontana si rivela vincente, poiché è lo stesso Alessandro Mastalli, ventenne figlio d’arte, ad andare in rete. Da una palla vagante riesce a mandarla alle spalle di Casadei, fino a quel momento il migliore in campo, e portare la sua squadra in vantaggio. Tre punti d’oro che consolidano i giallo blu al primo posto in classifica assieme al Lecce in attesa della difficile trasferta di Matera, nel recupero di martedì 13 alle ore 14,30.
REGGINA – FOGGIA 1 -1 In tribuna al Granillo si è fatto vedere Zdenek Zeman per assistere alla partita tra Reggina e Foggia. Per la prima volta il tecnico boemo vede la squadra di suo figlio giocare, mentre l’avversario gli ricorda sicuramente anni importanti della sua carriera quando con il Foggia nel 1991 – 92 aveva creato Zemanlandia.
Karl Zeman per affrontare il Foggia ha cambiato tattica, cercando di contenere gli attaccanti rossoneri. Il Foggia da subito detta il gioco e va in avanti alla ricerca del gol. Azioni in velocità mettono in difficoltà Gianola e quasi tutto il pacchetto difensivo. Al 18’ arriva la rete dei pugliesi con Sicurella, che riesce a seminare due avversari al limite dell’aria amaranto, per poi lasciare partire un tiro di rara potenza verso Sala che s’insacca alla sinistra del portiere reggino. Nei minuti di recupero, Sarno, ex di turno, sciupa in modo clamoroso il raddoppio. Al gol mancato arriva il gol subito. Nell’ultimo minuti di recupero rimasto, Angelo cerca di liberare su Porcino ma svirgola la palla che carambola sul palo e s’insacca alle spalle di Guarna per l’ 1 a 1. Nella ripresa la Reggina cambia nuovamente assetto tattico, e si propone con due attaccanti, Porcino e Bianchimano ma la musica non cambia. È sempre il Foggia a dettare il gioco e con Chiricò fallisce due clamorose occasioni. Prima con un tiro al fulmicotone che centra il pieno l’incrocio dei pali, e dopo tutto solo davanti a Sala si fa respingere il tiro destinato in rete. Alla fine la divisione dei punti non giova a nessuno delle due squadre.
COSENZA – CATANIA 1 – 2 La vittoria degli etnei al San Vito di Cosenza, porta i silani in piena crisi di risultati, mentre il Catania riesce a sfatare il tabù delle vittorie esterne. Successo di misura per i ragazzi di Rigoli che conquistano tre punti importanti in vista di due gare difficili da affrontare fra martedì e sabato. Prima con il Monopoli di Zanin e poi sul difficile campo del “ Nicola De Simone “ di Siracusa per un derby siciliano molto sentito. Ritornando alla partita di Cosenza, i padroni di casa passano in vantaggio al 19’ con Blaclet che mette in rete dopo che Pisseri aveva respinto debolmente. Anastasi mette lo zampino nella rimonta del Catania, ribaltando il risultato finale. Nel primo gol etneo, al 29’ c’è il tiro di Anastasi, corta respinta di Perina, arriva come un falco Bergamelli che mette in rete. Nella ripresa il Catania tiene il pallino del gioco e riesce a manovrare bene sugli esterni. Al 72’ ancora Anastasi appoggia a Mazzarani che non ha difficoltà a mettere in rete a porta vuota, anche se in semirovesciata.
SIRACUSA – CATANZARO 1 – 0 Non è stato un bel Siracusa dal punto di vista del gioco, anche se vincente. La causa principale è da attribuire all’avversario, al Catanzaro di Zavettieri che sin dal primo minuto ha messo la partita sul piano fisico, andando più volte al limite del regolamento, con l’arbitro che ha sorvolato su molti falli punibili con cartellini gialli. Alla fine gli ospiti hanno chiuso la partita con due giocatori espulsi. Il Siracusa ha cercato invano di fare gioco ma veniva sistematicamente spezzettato dai giocatori giallo-rossi. Il pallino del gioco è stato quasi sempre in mano agli azzurri di Sottil che hanno sprecato qualche occasione da rete. Al 35’ Valenti trafigge Leone con una punizione capolavoro. Nella ripresa il Siracusa va alla ricerca della seconda rete che viene fallita in diverse occasioni. Santurro alla fine risulterà spettatore non pagante in campo per non essere mai intervenuto su tiri difficili. Il Siracusa con i tre punti conquistati si mette in una posizione di classifica tranquilla, dopo avere ottenuto la quarta vittoria nelle ultime cinque gare. Il Catanzaro visto a Siracusa è apparso senza un progetto tattico ben preciso, un allenatore che ancora non riesce a trasmettere ai suoi giocatori le giuste motivazioni, e una dirigenza che in settimana dovrà trovare una risposta a questa impasse che persiste da diverso tempo.
CASERTANA – AKRAGAS 0 – 1 L’Akragas vince a Caserta e conquista tre punti d’oro per una classifica che langue da moltissime settimane. Una prodezza personale di Salvemini al 34’ porta in vantaggio l’Akragas. L’ex giocatore dell’Andria ruba palla a Rainone proprio nei pressi dell’area di rigore avversaria, e tira prontamente in rete realizzando lo 0 a 1. La Casertana reagisce bene sfiorando la rete in alcune occasione. Nella ripresa l’Akragas si spinge in avanti alla ricerca della seconda rete che non arriva, nonostante il prodigarsi di Palmiero e Salvemini. Gli agrigentini si chiudono bene e la Casertana non riesce a passare. I padroni di casa cercano la rete fino alla fine senza riuscirvi. L’arbitro con il triplice fischio manda tutti negli spogliatoi, con i siciliani che conquistano tre punti importanti.
MONOPOLI – TARANTO 1 – 0 Il Monopoli vince sui titoli di coda, e manda affondo il Taranto. Adesso la panchina di Prosperi è a rischio per il proseguo del campionato. Il gol decisivo lo mette a segno Montini, otto reti nella classifica dei marcatori, che sblocca di fatto la sua squadra dalla vittoria. Il Monopoli non vinceva da sei partite. La gara è rimasta equilibrata per quasi tutto l’arco dei novanta minuti. Nella ripresa il Taranto ha cercato il gol del vantaggio dopo il palo colpito da Magnaghi, senza riuscirvi. Il Monopoli riparte in contropiede, e nel finale riesce a sbloccare il risultato. Tre punti che portano la squadra di Zanin in piena zona play-off, rendendo cosi meno difficile raggiungere l’obiettivo iniziale della squadra che rimane quello di conservare la categoria.
FONDI – FIDELS ANDRIA 1 -2 Perde in casa il Fondi nonostante la gara sin dall’inizio si era messa bene per i ragazzi di Pochesci. Va subito in rete la squadra di casa con Fissore al 4’. L’Andria riesce a reagire subito, e si porta in avanti alla ricerca del pareggio. Cianci e Cruz risultano incisivi ma qualche strepitosa parata di Baiocco e una traversa frenano momentaneamente la squadra ospite. In area del Fondi D’Angelo fa fallo da rigore su Cruz, e per il signor Candeo di Este è d’obbligo decretare il penalty. Dal dischetto realizza Cianci per l’1 a 1. A quattro minuti dalla fine Valotti, subentrato a Minicucci, realizza la rete del 2 a 1. I pochi minuti finali che chiudono la partita non portano ad altri cambiamenti. Per l’Andria una vittoria che li fa entrare di diritto nei play-off, mentre per il Fondi un passo falso che non compromette quanto di buono è stato fatto in precedenza.
MELFI – MESSINA 3 – 0 Il Messina perde la prima gara sotto la gestione Lucarelli, mentre il Melfi con un rotondo tre a zero si rilancia in classifica, uscendo dallo sbarramento play-out anche se solo per differenza reti. La squadra di casa ha saputo ben interpretare la gara, ed ha trovato in Foggia il suo uomo partita. Il giocatore napoletano con un gol per tempo stende i siciliani che non riescono a reagire, anzi s’innervosiscono, e ne fa le spese Maccarrone che per un fallo su De Vena è espulso con il rosso diretto. In campo gioca solo il Melfi che riesce a siglare anche la terza rete con Grea a meno di una dozzina di minuti dalla fine. Il Messina finisce la gara in nove uomini con i tifosi, venuti al seguito fino a Melfi, che a fine gara hanno duramente contestato la squadra.
VIBONESE – PAGANESE 0 – 0 Alla fine la divisione dei punti premia la Vibonese, e un po’ meno la squadra campana che per gioco e pericolosità sotto porta avversaria meritava di più. Molto bravo è stato il portiere Russo che più di una volta ha chiuso la porta a Reginaldo con delle parate importanti nella prima parte della gara. Nella ripresa la Paganese non ha spinto tanto, e la Vibonese, con il solito Saraniti ha certato il gol del KO senza riuscirvi. Alla fine un pareggio che fa muovere la classifica alla Vibonese, veniva da una sconfitta esterna, mentre per la Paganese i tre punti erano importanti.